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Caserta non vuol deludere al debutto casalingo, Brindisi sente l’odore del sangue e mira al colpo grosso

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Juve Caserta Mascotte

Per la seconda giornata del campionato di Lega A, Domenica alle ore 18:15 si affronteranno al PalaMaggiò la Juve Pasta Reggia Caserta e l’Enel Brindisi, in un classico derby del sud tra due squadre e tifoserie da sempre molto attaccate ai propri colori. I padroni di casa debuttano dinanzi al pubblico amico, e dopo il K.O di Roma non vogliono sfigurare, mentre gli ospiti dopo il brillante esordio con Pesaro, puntano al colpo in trasferta per incrementare la fiducia nei propri mezzi.

 

LA CHIAVE TATTICA:

Molte chances per la Juve dipendono probabilmente dal pieno recupero di Sam Young, stella della squadra per indubbie capacità atletiche e soprattutto tecniche. L’ala ex Indiana Pacers infatti, grazie alla propria stazza fisica unita a piedi veloci e mano caldissima, può essere un rebus di ardua definizione per gli avversari, e in questo caso il duello con il dirimpettaio DelRoy James, si prospetta scintillante e ricco di spunti interessanti. Brindisi sotto canestro con il duo Mays-Ivanov può far la differenza se sfrutterà a dovere lo strapotere dinamico del centro naturalizzato centroafricano contro i non irresistibili Howell e Michelori. In compenso, nel reparto esterni, l’assist-man Ronald Moore e lo “shooter” Frank Gaines potrebbero avere una marcia in più rispetto ai rivali Henry-Denmon, soprattutto se riusciranno ad attaccarli e batterli sul primo passo, facendo valere in questo modo la miglior reattività e velocità.

QUI CASERTA:

Marco Mordente chiama lo schema di difesa

Settimana tribolata per la Pasta Reggia, che ha dovuto fare la conta degli indisponibili, ma che con molte probabilità riuscirà a recuperare quasi tutti i giocatori fermi ai box o malandati la settimana scorsa per la partita con la Virtus Roma. Il “quasi” è riferito a Michele Vitali, cui esami specializzati svolti a inizio settimana, lo hanno indotto a un periodo di riposo assoluto di circa 30 giorni a causa di un trauma contusivo-distorsivo al ginocchio destro. Discorso diverso invece per Richard Howell, ristabilitosi dalla sindrome influenzale, e Luigi Sergio, superato il problema al gemello della gamba sinistra, che si sono aggregati al gruppo e hanno svolto regolarmente gli allenamenti settimanali. Capitolo a parte la situazione di Sam Young che, dopo un lavoro differenziato, solo ieri si è unito ai suoi compagni. La sua presenza comunque non è in dubbio per Domenica, in quanto stringerà i denti e sarà regolarmente in campo. Nella prima gara casalinga della stagione, i ragazzi di coach Molin vorranno destare un’ottima impressione ai propri tifosi che, come sempre, trasformeranno il PalaMaggiò in un catino bollente per supportare e trasportare una Juve Caserta acciaccata, indebolita, ma che sicuramente renderà cara la pelle. 

QUI BRINDISI:

Dopo la sbornia inaugurale della travolgente vittoria con Pesaro, coach Bucchi ha riportato i suoi ragazzi con i piedi per terra, senza fare troppi voli pindarici, ripartendo dal duro lavoro quotidiano, base necessaria ed essenziale per poter sprigionare le qualità del suo roster. Non disponendo di una vera e propria stella, Brindisi può ruotare perfettamente 10 giocatori, senza che si noti alcuna particolare differenza. Proprio per questi motivi, la squadra allestita in estate dal GM Alessandro Giuliani, si mostra letteralmente “Bucchiana”, ovvero costruita su esterni intercambiabili, capaci sia di portare palla che di attaccare uno contro uno dal palleggio, e soprattutto decisamente propensi ad una fase difensiva estremamente aggressiva. Il ritorno in grande stile di capitan Bulleri, il buon impatto del criticato play Sek Henry, e la conferma di disponere un reparto lunghi dal notevole valore (su tutti spicca James Mays), sono state le note più liete aldilà del punteggio finale del primo match. Osservando le problematiche in casa Pasta Reggia, l’Enel sente l’odore del sangue, giungendo in Campania conscia di poter sfruttare una grande occasione per mettere in cascina punti importanti e creare un’ondata di entusiasmo. Non resta che attendere il momento giusto, per azzannare la preda. E’ questo ciò che i tifosi brindisini (molti in partenza per riempire il settore ospiti) si augurano.