Umana Reyer Venezia sul mercato? Per Federico Casarin non se ne parla. Nonostante evidente stanchezza e mancanza di lucidità mostrate nelle partite con Sassari e Maccabi Rishon fatte risaltare dal 3/14 al tiro di Haynes e lo 0/11 da tre di McGee nel match di Champions League, la Reyer per il presidente oro-granata va avanti così con questo gruppo e deve stringere i denti, senza bisogno di innesti dal mercato. Non viene smosso dall’assenza di Stefano Tonut che è atteso dall’operazione all’ernia, a quella di Ariel Filloy (adduttore) e al centro Jamelle Hagins, rimasto in albergo causa influenza nel match di mercoledì. Continui infortuni e acciacchi che mettono alla dura prova la squadra allenata da coach De Raffaele.
Queste le parole di Casarin sulle pagine dell’edizione odierna de Il Gazzettino che lasciano più di qualche perplessità ai tifosi oro-granata. “La sfortuna ha voluto che si infortunassero due italiani nello stesso ruolo, anche se lo stop di Filloy sarà meno lungo di Tonut. Se volessimo allungare o integrare il roster dovremmo rivolgerci al mercato italiano e non c’è molto. I giocatori di qualità le squadre se li tengono.”
Pure sull’inserire degli stranieri che darebbero fiato alla squadra per il doppio impegno campionato-coppa (facendo un esempio, Sassari domenica nel match contro la Reyer si è presa il lusso di tenere fuori Carter e Olaseni), Casarin risponde così: “Uno straniero non allungherebbe la squadra, la cambierebbe e obbligherebbe a tenerne fuori un altro ad ogni partita. Abbiamo massima fiducia in questo gruppo.”
E intanto domani la Reyer ritorna in campo in terra di Puglia contro l’Enel Brindisi (ore 20:30, diretta televisiva su TeleVenezia) per cercare di conservare il secondo posto in chiave Final Eight.