I semafori verdi si accenderanno alle 18.15 (diretta Tv su Rete7): in quel momento inizierà il rush finale verso la salvezza, che coinvolge oltre all’Upea e alla Manital Torino, anche Pesaro e Bologna.
Al Palafantozzi arriva quella che potrebbe essere definita la squadra meno costante costante dell’anno, la Manital, reduce da un periodo nero, cioè sei sconfitte nelle ultime sette uscite. Al contrario l’Upea ha sfruttato il fattore Boatright per cambiare il volto alla propria stagione, che nelle ultime partite vede un bilancio di quattro vittorie e due sconfitte.
Perciò i padroni di casa si presentano con un bottino di 4 punti di vantaggio, e con in più il vantaggio di aver vinto all’andata per 71-69, grazie al canestro decisivo di Jasaitis negli ultimi secondi, complice però un errore di comunicazione fra Dawkins e Ivanov, i quali però oggi non fanno più parte del roster piemontese.
Se la truppa di Di Carlo dovesse vincere, porrebbe una serissima ipoteca sul raggiungimento della salvezza, sebbene nelle ultime sette uscite il suo calendario sia forse il più complicato di tutte (affronterà infatti cinque delle otto squadre che ad oggi andrebbero ai playoff).
Qui Capo d’Orlando
Il folletto Boatright, (23 punti di media con il 43% da tre), tutto esplosità e nessuna timidezza, guida già la squadra e si dimostra sicuro di sè:”Dobbiamo vincere perchè ormai saranno tutte finali da qui alla fine del campionato”. Sullo “scontro” con Dyson, con cui condivide l’aver frequentato l’università di Uconn, dice:”Non sarà una gara fra noi due soltanto: posso contare su tanti compagni talentuosi ed esperti”.
Per l’Upea imperativo sarà impedire a Torino di correre, per far giocare con il cronometro la squadra di Vitucci, magari sfruttando le non altissime percentuali al tiro da fuori degli esterni piemontesi (peggior squadra al tiro dai 6.75 con il 29%). Coach di Carlo sottolinea:”Loro hanno molto talento vicino a canestro ma noi dovremo sfruttare le nostre risorse e sopratutto l’energia che ci darà il nostro pubblico. Siamo dove volevamo essere: ci giochiamo una finale, contro una diretta concorrente, in casa e con tanta fiducia”.
Qui Torino
Vitucci ha chiaro ciò che bisogna fare per raddrizzare una stagione vissuta fra infinite vicessitudini:”Trasformare la rabbia e la frustrazione per il risultato che ci è sfuggito contro Milano in furia agonistica. Sarà fontamentale approcciare al match con gli occhi della tigre, ma ancor di più fare risultato, ciò che ci è mancato in questo girone di ritorno”.
Anche Mancinelli, che rappresenta forse la cartina di tornasole della squadra, propone la propria ricetta per raggiungere il traguardo salvezza.” Giocare di squadra fa la differenza. Lo abbiamo fatto a Milano, in cui è mancato solo il risultato, ma questa è la strada giusta. Ciò significa sfruttare le individualità nei momenti delicati della partita, nei finali”.
L’Auxilium spera di ritrovare il Jerome Dyson, leader realizzativo ed emotivo, apparso in crescita dal rientro dopo l’infortunio alla testa, e il duello con Boatright potrebbe galvanizzarlo. Indispensabile sarà trovare altre fonti realizzative diverse da Whyte (macchina da punti con 18.2) e da Ebi (oltre 15 punti di media nelle ultime 4). In primis Miller, confermato fino a fine stagione, ma sopratutto i nuovi arrivi Kloof e Goulding, specie dai 6.75.
Fondamentale, in caso di arrivo in volata, sarà migliorare le percentuali ai liberi che sono risultate decisive già in diverse occasioni (a Brindisi e a Milano):in questo fondamentale l’Auxilium è penultima con 67.6% (con oltre 18 tentativi).
Il traguardo per l’Upea è vicino, per Torino sembra più distante. Ma il clou, il vero spettacolo, comincia adesso.