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Cantù-Venezia, Gara 3 – La sala stampa

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Reyer - Cantù: Stefano SacripantiCoach Sacripanti spiega così le chiavi della vittoria della sua Acqua Vitasnella contro la Reyer in Gara 3: “Credo che questa partita abbia dimostrato la grande voglia che avevamo di non far finire il nostro campionato questa sera. Fin dall’inizio abbiamo cercato di aggredire i nostri avversari prendendo dei tiri nei primi otto secondi. È chiaro che il pubblico ci ha aiutato molto e ha creato le giuste condizioni per permetterci di cominciare la gara nel migliore dei modi. Basti pensare che siamo riusciti a prendere un vantaggio di quindici punti nel primo quarto”.

La partita è cambiata nel secondo quarto, quando la Reyer ha dimostrato la sua vera forza riaprendo nuovamente la gara con grande talento ed esperienza – prosegue il coach canturino, che sottolinea la capacità di reagire dei suoi uomini -. Sono molto contento della reazione che la mia squadra ha avuto quando il punteggio è tornato quasi in equilibrio, perché abbiamo attaccato bene la zona e abbiamo difeso davvero bene. Oggi abbiamo avuto l’apporto determinante di Buva, che ha segnato canestri preziosi e catturato rimbalzi in attacco importanti. Adesso siamo due a uno: speriamo di essere così bravi lunedì da tornare a giocarci gara 5 a Venezia”.

Reyer - Cantù: panchina ReyerNon dissimile la disamina di coach Recalcati che individua nell’inizio soft le ragioni della battuta d’arresto dei suoi: “La sconfitta di questa sera si può spiegare guardando al nostro inizio di partita. Abbiamo cominciato il match concedendo troppo ai nostri avversari e, per recuperare, abbiamo dovuto spendere una grande quantità di energie. Dobbiamo fare tesoro di questa gara e imparare che quando si gioca su un campo come quello di Cantù bisogna essere pronti fin dal primo minuto, perché altrimenti ti trovi a gestire la partita in debito di ossigeno”.

Abbiamo sofferto fin da subito l’aggressività dell’Acqua Vitasnella e non siamo stati capaci nel primo tempo di trovare soluzioni – ha concluso il tacnico Reyer – . Ci siamo affidati troppo e troppo presto al tiro da tre punti. Dobbiamo quindi fare un progresso, dimostrando la maturità che è necessaria per provare a vincere in trasferta”.

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