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Cantù-Torino: alla rivalità storica si aggiunge l’importanza dello scontro-playoff

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vander blue torino

“Ho chiesto aiuto alla stampa, ho fatto un appello ai tifosi”. Se questo è stato l’incipit della conferenza stampa di Marco Sodini, persona acuta d’ingegno e che conosce l’arte del persuadere, allora significa che per Cantù il match contro la Fiat Torino rappresenti un crocevia della stagione. Non sarebbe stata comunque una partita come le altre, anche se non ci fossero stati in palio due punti cruciali per raggiungere i playoff, vista la rivalità fra le due squadre, riemersa dopo quasi trent’anni oblio.

Sul tavolo ci sono quindi tutti gli ingredienti per far sì che spettacolo e intensità agonistica non manchino, vista la trazione spiccatamente offensiva delle due squadre, (Cantù è il migliore attacco della Serie A con oltre 87, la Fiat il sesto con oltre 80) e il risultato dello scontro dell’andata, che ha visto la squadra lombarda espugnare il Palaruffini mettendo a segno 94 punti in trasferta.

Qui Cantù

Visto il calendario certamente non benevolo nelle giornate successive alla partita di domani (Brescia, Bologna, Milano), è necessario mettere fieno in cascina, agganciando in classifica i piemontesi e mettendosi virtualmente davanti a loro (grazie all’eventuale 2 a 0 nei confronti diretti). Sodini vorrebbe che i suoi replicassero la prestazione offerta lo scorso 19 Novembre, “la migliore dell’intero girone d’andata”, ma egli ha ben presente come l’Auxilium sia molto diversa da quella affrontata allora:”È chiaro che la stagione di Torino è stata condizionata, nel bene o nel male, da grandi cambiamenti a livello strutturale: la partenza di Banchi, l’arrivo di Recalcati e poi adesso quello di Galbiati. Noi abbiamo bisogno di impattare fisicamente ed emotivamente la partita, non possiamo accettare di far giocare libera una squadra di così grande talento come Torino. C’è bisogno di una grande attenzione difensiva”.

Qui Torino

Anche per Torino il mantra è quello di elevare la qualità delle prestazioni nella metà campo difensiva, come conferma l’associate coach Comazzi:”Nelle ultime tre gare di campionato abbiamo subito 89, 90 e 92 punti, mentre servirebbe un po’ più di compattezza nei momenti in cui le partite si incanalano su binari non favorevoli”. A differenza di coach Sodini però, tenta di stemperare la tensione, visto il nervosismo di alcuni giocatori:”Non consideriamola in ogni caso la partita dell’ultima spiaggia poiché dopo Cantù ne mancheranno ancora sette e i giochi playoff rimarranno aperti a mio parere fino alla fine”. L’obiettivo è quindi quello di ritrovare l’unità di intenti che ha permesso di vincere la Coppia Italia fornendo tre prestazioni in quattro giorni senza  black out difensivi prolungati ma anche quello di riuscire a rimanere in partita per tutti e 40 i muniti, cosa non accaduta sia contro Cremona che contro la Reyer.

La Chiave tattica

Proprio la Reyer potrebbe essere presa a paragone per evidenziare pregi e limiti delle squadre che si affronteranno domani, alle 18 con diretta su Eurosport Player: Cantù contro i campioni d’Italia è letteralmente andata alla deriva concedendo quasi il 60% da due agli avversari e non trovando alternative alla giornata no di Christian Burns, colonna portante della squadra, con le sue 11 doppie doppie messe a segno sino a questo punto. I piemontesi invece contro la Reyer non sono riusciti a pareggiare l’intensità e non hanno mai dato l’impressione di poter competere ad armi pari: hanno poi concesso il 64% da due agli avversari,

Senza Crosariol e con un Thomas dal rendimento altalenante, Burns è l’unico a dover battagliare sotto canestro contro i lunghi avversari e alla Fiat i centimetri non mancano (Mbakwe, Pelle se sarà della partita e Mazzola): le sorti del match potrebbero quindi passare dalla vittoria della lotta a rimbalzo e dalla capacità di difendere  il proprio tabellone dalle scorribande dei piccoli avversari.

Per rimanere in partita sino alla fine però la Fiat non può prescindere da una prova, degna di nota sotto il profilo realizzativo, da parte di Vander Blue, accreditato di essere un marcatore di razza ma che finora in campionato ha inanellato pessime prestazioni al tiro, con l’apice negativo contro Cremona (zero punti e 0/8 al tiro). Marcatore di razza che dopo una flessione dovuta ad infortunio è  tornato invece ad essere Culpepper, la cui esplosività atletica può far male come ha fatto male Johnson-Odom della Vanoli alla difesa della Fiat la scorsa settimana.