È un Tony Carr con grandi motivazioni e nuovi stimoli quello arrivato a Cantù. Il neo giocatore biancoblù, arrivato dalla Fiat Torino Auxilium, è uno dei due nuovi rinforzi dell’Acqua S.Bernardo insieme all’ala Tyler Stone, ingaggiato anch’egli negli scorsi giorni. Pallacanestro Cantù che, durante la lunga pausa per la Coppa Italia e gli impegni delle nazionali, ha scelto di ritoccare il proprio organico dopo la separazione sia da Tony Mitchell che da Ike Udanoh, ormai ex capitano canturino, ora in forza alla Sidigas Avellino. La (virtuale) fascia di capitano, dunque, è passata ad inizio di questa settimana a Salvatore Parrillo, da tre stagioni idolo della tifoseria biancoblù.
Tornando a Carr, la combo guard americana – arrivata in Brianza nella giornata di ieri – ha comunicato di voler indossare la maglia numero 3, in onore di Allen Iverson e Dwyane Wade. «Ho scelto questo numero per omaggiare i miei due idoli di sempre» ha commentato proprio Carr, il quale si è detto molto carico per la nuova avventura a Cantù, dove è arrivato insieme ai genitori ed al fratellino. Il classe 1997 nativo di Philadelphia, nel Pennsylvania, ha svolto oggi pomeriggio il suo secondo allenamento con i nuovi compagni di squadra.
«Pratico questo sport per mio nonno, è grazie a lui che ho deciso di iniziare a giocare a basket, la passione me l’ha sicuramente tramandata lui. Giocava con il numero 10, motivo per cui al college scendevo in campo con quel numero sulle spalle». La scelta di un numero è spesso sottovalutata ma per uno sportivo è tutto. Con il numero 10 a Penn State University, con il 4 alla Fiat Torino di coach Larry Brown prima e di Paolo Galbiati poi. Adesso il cambio di numero, il 3. Nuova maglia, nuova squadra, nuova sfida. Contro l’Happy Casa Brindisi, lunedì quattro marzo al “PalaBancoDesio” alle ore 20:30, il suo esordio con i colori dell’Acqua S.Bernardo Cantù.
Ufficio Stampa Pallacanestro Cantù