Sono due squadre attanagliate dalla crisi Pesaro e Cantù, che si scontrano domani all’Adriatic Arena (ore 18.15, diretta locale su Tele7Laghi, canale 74 DTT) per la 14^ giornata di andata di Serie A. Se Cantù ha trovato respiro dalla vittoria di Domenica scorsa contro Reggio Emilia, Pesaro sembra nel baratro, con un occhio alle proprie spalle dove resta solo Caserta ancora a quota zero.
Qui Cantù – I biancoblu di Sacripanti si presentano senza problemi fisici, anche se resta l’incognita Laganà, rientrato a inizio Dicembre poi sparito dalle rotazioni, e con la probabile conferma del quintetto base, e relative chiavi della squadra in mano, per Stefano Gentile, come visto contro la Grissin Bon. Partenza dalla panchina per Johnson-Odom (14.2ppg con 3.8 assist, ma 3.4 perse a partita), da vedere il ruolo di Hollis, anche lui fuori dai cinque domenica, ma, a differenza della guardia da Marquette, in campo per tutto l’ultimo e decisivo quarto. La crescita di Williams (11 più 9 reb contro Reggio) sotto i tabelloni è un fattore da cui ripartire, aspettando la miglior condizione per Shermadini. La risposta di Feldeine, in termini di leadership contro gli emiliani (12 più 4 assist) è un buon segnale, dopo la parentesi negativa del dominicano nelle 5 precedenti partite (con l’eccezione del loosing effort da 23 punti a Capo d’Orlando), anche a seguito di una condizione fisica meno brillante rispetto all’inizio di stagione. Dequan Jones è l’elemento più continuo, nelle ultime tre giornate ha portato 16.3 punti e 5.6 rimbalzi alla causa, oltre a un impatto fisico notevole sui due lati del campo.
Qui Pesaro – Dopo il colpo a Cremona alla 10^ giornata la Consultinvest ha infilato tre sconfitte consecutive, due delle quali in casa, prima del disastroso 84-53 con cui gli uomini di Dell’Agnello sono usciti dalla trasferta di Pistoia. L’assenza di Anthony Myles, fuori da quasi un mese, ha pesato parecchio sul già asfittico attacco biancorosso, ultimo per punti segnati a soli 68.9 di media. Responsbilità offensive che passano principalmente per le mani di LaQuinton Ross (17.3ppg col 37.3% da tre più 6.8 reb) e Bernardo Musso (12.1ppg col 32% dai 6.75), con l’arrivo di Frank Gaines da Caserta che finora ha aggiunto poco, mentre continua a non convincere il playmaking di Kendall Williams (5.8ppg, col 34% dal campo e il 45% dalla lunetta), con la società che potrebbe pensare a nuovi arrivi. Sotto canestro si registrano le due ultime buone prove di Wally Judge (13.5 e 8 ribalzi di media nelle sconfitte con Bologna e Pistoia), accanto ad un Reddick calato drasticamente dopo la doppia-doppia (19 e 11 reb) che lo aveva reso protagonista dell’ultima vittoria pesarese a Cremona. Gli italiani Crow, Basile e Raspino completano le rotazioni di Dell’Agnello.
Fattori chiave – E’ il tiro da tre la prima statistica da prendere in considerazione, con Pesaro ultima in Serie A con il 26.9%, mentre Cantù, dopo il disastroso 19/95 (20%) delle 5 sconfitte precedenti, ha tirato 6/12 dall’arco nella gara con Reggio, una delle chiavi, seppr non quella decisiva, della vittoria. I biancoblu dipendono in questo senso dalla capacità di muovere la palla, che Sacripanti vuole ritrovare con la regìa affidata a Gentile; fondamentale per Pesaro non far correre gli avversari, il cui attacco si esalta quando sale il numero dei possessi. La circolazione di palla è una questione anche per Dell’Agnello, con i suoi che detengono il peggior quoziente assist/perse (0.596), frutto dei soli 9.8 passaggi smarcanti a partita a fronte di 16.4 palloni gettati al vento. La stessa Cantù commette troppi errori (16.1 perse a sera), ma se trova transizione e condivide il pallone (non a caso 16 assist di media nelle vittorie, solo 11.8 nelle sconfitte), può segnare tanti punti in periodi relativamente brevi (come la rimonta da -18 in 6′ di gioco effettivo, poi sfumata nel finale, a Cremona), a patto di mantenere attenzione difensiva, aspetto chiave ai fini del controllo del ritmo partita.
Precedenti ed ex – La lunga lista dei precedenti tra due baluardi storici della “provincia” cestistica italiana vede 59 successi brianzoli contro i 51 dei marchigiani. Biancorossi in vantaggio, però, nei precedenti casalinghi, con 32 vittorie a fronte delle 22 canturine.
E’ Pino Sacripanti uno dei due ex di giornata, sulla panchina di Pesaro dopo il suo primo “settennato” a Cantù. In riva all’Adriatico il coach raggiunse i quarti playoff al termine del suo secondo anno, cedendo 0-3 alla corazzata MontePaschi. L’anno successivo sbarcherà nelle Marche Eric Williams, in maglia Vuelle con coach Dalmonte nella stagione 2009/10, che il centro da Wake Forest chiuderà a 14.2 ppg con 8.1 rimbalzi di media e all’attivo le semifinali di Eurochallenge, pur fallendo l’obiettivo playoff.
Direzione di gara affidata ai signori Begnis, Aronne e Morelli.
Stefano Mocerino
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