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Cantù pesca ancora in Israele. In arrivo Adrian Uter

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Adrian Uter Rishon, CantùSi infiamma anche alla voce “lunghi” il mercato della Pallacanestro Cantù, pronta a completare il roster dopo avere messo a punto il settore esterni. Tra i nomi che circolano il più vicino allo sbarco in Brianza è quello del 28enne Adrian Uter, centro undersized di 2 mt per 102 kg, di passaporto giamaicano, proveniente dalle fila del Maccabi Rishon, nella Winner League israeliana.

Lì ha chiuso la stagione a 15.3 ppg con 9.4 rimbalzi (media salita nei playoff a 21.8 punti e 10.4 carambole nella serie di quarti di finale persa in 5 partite contro l’Hapoel Eliat), prima di trasferirsi a Portorico per terminare la stagione con i Cachiques de Humacao, mettendo a referto 13.9 punti e 9.6 rimbalzi in 14 partite. Le parti sono ai dettagli contrattuali e conferme ufficiali potrebbero arrivare già nelle prossime ore.

Journeyman con precoci esperienze europee in Austria, Francia e Portogallo, Uter ha trovato il proprio ambiente ideale in Israele: scoperto dal Lev Hasharon nella stagione 2008 dopo un primo provino fallimentare con il Kiryat Tivon (squadra satellite del Maccabi Haifa), passa poi all’Habikaa, con cui vince la National League (la seconda Lega israeliana), prima di approdare all’Hapoel Tel Aviv. Infine il salto al piano di sopra al Rishon, con cui nel 2012 chiude la stagione con il 3° posto e la semifinale playoff nella Winner League.

Giocatore classe’84, che a dispetto della taglia fa della potenza la sua arma principale, ha iniziato a giocare seriamente a basket a 16 anni, dopo la partenza dalla sua amata Jamaica. Per sua stessa ammissione non aveva idea di cosa fosse un pick’n’roll prima di entrare alla Springfield GardensHigh School nel Queens, NY, terminata la quale si iscrive al Broward Community College in Florida. Sono le sue impressionanti doti di rimbalzista a procurargli la scholarship per la Hofstra University dove spende gli ultimi due anni di carriera collegiale, chiudendo nel 2006 da senior a 9.3 ppg e 7.8 reb.

Gran lottatore, in grado di adattarsi al sistema alzando il rendimento dei propri compagni (anche 2.4 assist di media quest’anno, non pochi per un centro) sotto la Stella di David si è distinto per l’abnegazione e l’intensità in difesa, caratteristiche che lo hanno portato all’attenzione di Cantù, dove simili doti sono particolarmente apprezzate. Possibile tallone d’Achille la percentuali dalla lunetta, dove però Uter ha mostrato progressi in carriera, passando dal 45.6% dell’anno da Junior a Hofstra al 63.6% dell’ultima stagione a Rishon, fino al 73.5% (61/83) nella recente esperienza portoricana.

Stefano Mocerino

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