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Cantù, passo falso a Pesaro contro una grande Vuelle

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Elston Turner penetra, Cantu-PesaroSconfitta pesante per l’AcquaVitaSnella Cantù, battuta 82-79 da una ritrovata Vuelle Pesaro, che mette a frutto quei passi avanti già mostrati contro Avellino e Brindisi.

Un Anosike dominante (25 e 6 reb, con 9 falli subiti e 11/15 dalla lunetta) e la grande prova di Elston Turner (19, 6 reb, 8/18 al tiro) decidono la gara nel secondo tempo, dopo che nei primi 20′ il tiro da tre (9/27 alla fine dopo il 7/14 del primo tempo) aveva sostenuto l’attacco biancoblu. Le 16 perse (solo 8 quelle di Pesaro), pagate a caro prezzo in transizione, a fronte dei soli 4 assist tagliano le gambe a una Cantù che non trova mai ritmo in difesa, spendendo falli e regalando continui viaggi in lunetta agli avversari (23/32 Pesaro contro il 10/11 VitaSnella). La regia di un buon Perry (10, 8 reb e 4 assist)e l’enorme impatto di Musso (14 e 4 recuperi) dalla panchina al posto di un evanescente Johnson, fanno la differenza, mentre a Cantù non bastano i 18 di Ragland (4/8 da tre e 5 rimbalzi), in una serata complicata dai problemi di falli di Aradori (12, 5 reb) e soprattutto Leunen (0 in 15′ con 0/6 dal cmapo)

In cronaca. Scatta meglio dai blocchi di partenza la VitaSnella con le due triple di Ragland e il lavoro di Uter (13, 4 reb) in vernice. Anosike O.D. PesaroPesaro risponde con un Anosike (12 e 4 falli subiti nel primo quarto) subito efficace e l’iniziativa di Petty – che costano anche i due falli a testa per Leunen e Aradori – e torna avanti 17-16 dopo la mini fuga ospite. Si rivede Cusin (5 più 4 reb), che segna col gancio del nuovo +5 biancoblu, ma si scaviglia e deve subito uscire. Rullo (9, 2/2 da tre) con due triple tiene alto il ritmo per Cantù, Gentile (10, ma 1/7 dall’arco) in contropiede trova il 2+1 del 23-31 esterno che chiude i primi 10′.

Si mette al lavoro Turner, che con la prima tripla del suo match ed il rimbalzo d’attacco riavvicina la Vuelle. La buona notizia per gli ospiti è il ritorno di Cusin, ma le tre perse consecutive frenano l’attacco e a rimbalzo Cantù fa acqua, pagando col terzo fallo di Leunen (solo 5′ in campo nel primo tempo così come Aradori) e il 32-33 a metà frazione. Con Abass (10 e 6 reb) da 4 che trova la tripla allo scadere dei 24”, VitaSnella tiene la testa avanti, ma sanguina dalle palle perse ( 6 nel secondo quarto). La grinta di Musso tiene cucito lo score sul 37-38 a meno di 3′ dal riposo, con Sacripanti che fa ricorso al timeout. I brianzoli riequilibrano le cose a rimbalzo, ma concedono troppo in lunetta (15 a 3 pro Vuelle il conto dei liberi tentati nel primo tempo), ci vogliono le triple di Ragland e di Gentile allo scadere per fissare il 40-44 ospite dopo 20′.

Abass e Petty scambiano triple in avvio di ripresa, Cantù continua a pungere dall’arco, Aradori da sotto la porta +8, ma Anosike e Turner con le due triple tengono a galla Pesaro. La panchina biancoblu risponde ancora con Abass e con il 2+1 di Rullo, che firma il 56-61 a 3′ dall’ultimo mini riposo. Sale il livello dei contatti, così come il numero degli errori con Jenkins (0 anche per lui con 0/5 dal campo) che regala a Musso il contropiede del – 3 in una partita che resta sempre cucita, ma Awudu Abass Pallacanestro CantuCantù perde Abass per una distorsione alla caviglia. Torna Leunen dopo la lunga assenza per falli, ma la Vuelle guadagna liberi a ripetizione e Pecile dalla linea della carità chiude il terzo quarto sul 62-65 esterno.

Anosike è incontenibile per la difesa canturina, firma il sorpasso (più il 4° fallo di Leunen) sul 67-65 dopo 1′ di quarto periodo. Turner estende il parziale obbligando Sacripanti al timeout, da cui Cantù non trova soluzioni. Pesaro trova il massimo vantaggio, 71-65, col tap-in di Trasolini (10 e 7 reb di cui 5 offensivi), VitaSnella stenta in attacco e concede transizione agli avversari, un furioso Sacripanti ferma di nuovo la partita sull’ennesima persa, sotto 73-67 a 5′ dal temine. La Vuelle tocca il +8, Aradori e Ragland tengono vivi gli ospiti sul 77-72 a 3′ dalla sirena. Leunen sbaglia il jumper del – 3, Cusin lo porge poco dopo, con Pesaro che sbaglia 4 liberi in fila. Non così Ragland che col 2/2 scrive il –1, ma Turner chiude al ferro e dopo l’errore da tre di Leunen, Cantù lascia un altro rimbalzo d’attacco da cui Perry lucra l’80-76 a una manciata di secondi dalla fine. Segna Aradori ma Pesaro non sbaglia i liberi della staffa e la chiude 82-79, centrando un successo fondamentale per sperare nella rimonta salvezza in classifica.

Cantù perde il treno di testa con le vittorie di Brindisi e Milano, e il fatto che dietro Roma, Sassari e Siena non ne approfittino non è consolazione sufficiente. Lasciare due punti all’Adriatic Arena è un passo falso pesante, serve ritrovare fiducia e condizione in vista delle Final Eight al via Venerdì al Forum.

Stefano Mocerino

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