Convincente inizio di 2015 per l’Acqua VitaSnella Cantù, che apre l’anno solare passando d’autorità a Pesaro 83-103, in un match mai in discussione dal secondo quarto in avanti. Come aveva chiesto Sacripanti in sede di pregara i biancoblu mandano il match esattamente dove vogliono (16-24 già alla prima sirena), capitalizzando al meglio le caratteristiche dei singoli.
Se il coach decide di lasciare il quintetto base a un Johnson-Odom (17 e 3 assist) che risponde in maniera convincente al netto delle 6 palle perse, è StefanoGentile (17, 3/5 da tre, 7 reb e 5 assist) a prendere in mano le chiavi della regia a partire da metà primo quarto. Con il casertano sul ponte di comando si vede una Cantù molto equilibrata in attacco (26/36 da due, 8/18 da tre), che porta la giusta pressione sulla palla in difesa, complicando da subito le cose per Dell’Agnello e i suoi.
Anche nel pitturato la bilancia pende tutta per Cantù, nonostante un generoso Reddic (15 e 6 reb), con un Buva (9 più 8 reb) protagonista del break prima dell’intervallo (32-43 esterno) ed uno Shermadini (16 più 10 reb) che spacca la partita nella terza frazione a suon di canestri, falli subiti (5 alla fine) e stoppate (4). Arriva anche il miglior Feldeine (17, 7/12 dal campo) per far volare una Cantù da 35 punti in un quarto e il 56-78 al 30′ che chiude i conti. Pesaro prova a resistere alla marea con la classe di Laquinton Ross (22, 7 reb, 7 falli subiti), in una serata disastrosa al tiro (21/46 da due, 9/25 da tre, numeri tra l’altro mitigati nei minuti finali) dove in pochi vedono il canestro quando c’è ancora partita. In un match ormai deciso trovano la doppia cifra anche Musso (12, ma 4/15 dal campo) e Gaines (18, 7/13) che prova a trovare un po’ di confidenza con la nuova maglia, nel 27-25 di un quarto periodo di sotanziale garbage time.
Prova da dimenticare sunque per la Vuelle e l’ennesima sconfitta di Caserta è una magra consolazione per una squadra che vede allontanarsi il resto del gruppo e, in attesa di ritrovare Anthony Myles, si interroga sulla competitività di questo roster ed eventuali aggiunte.
Cantù si era data l’obiettivo di giocare un match in controllo, in una sfida segnata come vittoria obbligata sul calendario. L’averlo fatto in questo modo può rilanciare la fiducia dei biancoblu, che trovano ora due impegni casalinghi (Roma e il derby con Varese) per tornare in scia di quell’ottavo posto da tenere come orizzonte principale (discorso Final Eight a parte, per le quali pure c’è ancora una flebile speranza) per raddrizzare la stagione.
MVP: Stefano Gentile (17pti, 2/3 da due, 3/5 da tre, 4/4 ai liberi, 7 reb, 5 assist, 4 falli subiti, 27 di valutazione) interpreta alla perfezione i ruolo che il coach gli chiedeva. C’è la sua mano nel controllo assoluto che Cantù impone sul match, anche in termini di difesa e aiuto a rimbalzo (7, tutti sotto il proprio tabellone). Se lui e Johnson-Odom riescono ad essere complementari nella gestione della posizione di point-guard per Sacripnati può cambiare molto da qui in avanti.
Tabellini e statistiche:
Consultinvest Pesaro-AcquaVitaSnella Cantù 83-103 (16-24, 32-43, 56-78)
Consultinvest Pesaro: Ross 22, Williams 4, Basile 1, Gaines 18, Musso 12, Raspino 2, Judge 9, Crow, Reddic 15, Tortù, Caverni ne. All. Dell’Agnello.
Acqua Vitasnella Cantu’: Johnson- Odom 17, Feldeine 17, Abass 5, Bloise ne, Laganà, Maspero ne, Jones 6, Shermadini 16, Hollis 8, Buva 9, Gentile 17, Williams 8. All. Sacripanti.
Tiri da due: Pesaro 21/46, Cantù 26/36
Tiri da tre: Pesaro 7/22, Cantù 8718
Tiri liberi: Pesaro 14/21,Cantù 27/32
Rimbalzi Pesaro32 (16 off.), Cantù 33 (7 off.)
Assist: Pesaro 8, Cantù 11
Palle perse: Pesaro 14, Cantù 18
Valutazione: Pesaro 56, Cantù 125
Stefano Mocerino
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