E’ una Cantù solida e determinata quella che non lascia scampo a una pur volenterosa Vanoli, sconfitta 87-72 in un match senza storia se non nei primi 10′. Dal secondo quarto in avanti VitaSnella mostra la sua faccia migliore, reattiva in difesa e letale in attacco, sostenuta dalle abituali percentuali dall’arco (10/19 Cantù contro l’8/25 ospite).
E’ un Ragland in versione offensiva (19, 8/13 dal campo) il top scorer di serata, con i biancoblu che mandano cinque uomini in doppia cifra ruotando l’intera panchina, con un Gentile (12, 3/4 da tre) autoritario nel momento in cui si spacca la partita. Cremona ci prova con l’orgoglio nel primo quarto, condotto sempre avanti nel punteggio grazie alle iniziative di Jackson (21, 8/15 dal campo) e Rich (17, 5 reb e 4 assist), impensierisce Cantù nella versione con Spralja (8, 2/4 da tre) e Zavackas (8 e 5 reb) da lunghi che allargano il campo in attacco, ma nulla può quando gli avversari schiacciano sull’acceleratore. Il buon lavoro in vernice di Cusin (11 e 5 reb) e Uter (11 più 5 anche per lui) è una garanzia per la difesa, che produce 16 perse avversarie (solo 10 quelle biancoblu) e toglie pericolosità agli 1vs1 degli esterni, spesso troppo fermi con la palla in mano.
In cronaca. Parte meglio Cremona, che con Kelly (10 più 7 reb) sotto misura ed il gioco da tre punti di Jackson va via 2-9 dopo 2′. Cantù cerca spesso Cusin, ma la Vanoli è più reattiva e scappa 5-13 con la tripla in transizione di Zavackas per il 5-13 su cui Sacripanti ferma la partita. Dal time out esce un Ragland indemoniato, che con 8 punti personali e l’assist per la tripla di Aradori (13, 6 reb e 4 assist) propizia l’aggancio a quota 16. Pancotto manda dentro Spralja e una Cremona molto larga in attacco beneficia degli 1vs1 di Rich per restare davanti. Cantù è in scia grazie a un Cusin che posterizza l’avversario croato lanciato a canestro in transizione, prima della tripla di Abass (5 e 3 reb) che fissa il 25-26 esterno dopo 10′.
Apre Rich il secondo quarto, con quello che sarà a lungo l’unico canestro cremonese del periodo. Jenkins (5 in 13′) impatta a 28, ma Cantù registra soprattutto la difesa, ruotando bene e togliendo tiri aperti agli avversari, anche grazie al gran lavoro di Uter sui due lati del campo. Questione di minuti, poi VitaSnella apre il fuoco dal perimetro, con l’impressionante serie di triple – tre delle quali a firma Gentile – che spacca in due la partita. Cantù tocca il 43-28, parziale di 17-0 prima dell’altro solo canestro Vanoli prima dell’intervallo, poi segue un altro 9-0 che consegna il 52-30 su cui si va al riposo, dopo l’incredibile 27-4 nel secondo periodo.
Cremona prova a rientrare con un’altra grinta e contro una Cantù sonnacchios piazza un 6-0 tutto a firma Jackson. Aradori rimette 20 punti tra le squadre e la zona di Pancotto non cambia l’andamento del match. Sacripanti prova qualche soluzione in vista del periodo decisivo in arrivo, come il pressing a tutto campo e approfitta per dare fondo alle rotazioni, con il lusso di poter dare riposo a Leunen (5 e 3 assist in 21′, minutaggio minimo stagionale) e agli ltri titolari, con un occhio anche alla classifica del minutaggio italiani, che vede Cantù tuttora in testa. I brianzoli mollano solo nell’ultimo quarto, dopo aver sfiorato i 30 punti di vantaggio sul 79-50 ad inizio quarto periodo, con Cremona che può riavvicinarsi con Rich e Kelly, che aggiustano le statistiche, mentre Pancotto ne approfitta per far riassaggiare il campo a Brian Chase (3 in 14′). Per la Vanoli non si trattava certo della partita da vincere e la squadra ha mostrato buoni sprazzi fin che c’è stata partita, Cantù sciorina una prova di forza in vista dei prossimi impegni (trasferta a Siena e sfida interna contro Brindisi) che decideranno tanto in ottica piazzamento al termine della regular season.
Stefano Mocerino
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