Cantù in Sicilia alla ricerca di conferme contro un’Upea che vuol far valere il fattore campo
Tanti temi all’ordine del giorno della sfida tra Upea Capo d’Orlando (3v-6p) e Acqua VitaSnella Cantù (4v-5p), con i siciliani concentrati sull’obiettivo salvezza, da perseguire prevalentemente nelle gare interne e i brianzoli a caccia del rilancio in campionato, dopo il passaggio del turno in Eurocup. L’Orlandina cerca l’intensità e la carica del pubbico che hanno contribuito all’impresa in rimonta contro Sassari, Sacripanti si aspetta l’approccio mentale e la concentrazione visti contro Digione, dopo il pericoloso doppio k.o. interno in campionato contro Brindisi e Pistoia.
Qui Cantù – l’Acqua VitaSnella si presenta al completo, registrata la partenza di Cheik Mbodj desinazione Sassari, come chiesto dal giocatore, uscito dalle rotazioni per la sovrabbondanza nel reparto lunghi. La scelta della società è stata quella di affidarsi a una coppia di centri dalle caratteristiche complementari come Williams (7.6 ppg più 6.2 rpg) e Shermadini (9.6 ppg più 6.0 rpg), con il georgiano che ha già cambiato l’assetto tattico della squadra, anche se i compagni devono ancora “imparare” a riconoscerlo, specie sulle situazioni dei pick’n’roll in attacco. L’altro tema all’ordine del giorno in casa canturina è la gestione del ruolo di point guard, con un Johnson-Odom dominante in Eurocup contro Digione (31 punti con 7/9 da tre e 4 assist per 40 di valutazione), anche in conseguenza dell’aver avuto meno la palla in mano, giocando più da terminale offensivo che da playmaker tradizionale. Come ha sottolineato Sacripanti in settimana, è fondamentale il coinvolgimento degli altri esterni per muovere la palla e sevire i lunghi, a partire da James Feldeine (12.9 Ppg con 3.5 Apg), il fattore per eccellenza nella costruzione del gioco canturino. Il dominicano sta tirando male nelle ultime settimane (5pti con 2/10 dal campo vs Pistoia), ma si è confermato determinante nelle tre vittorie consecutive che hanno portato la qualificazione alle Last32 di Eurocup, coi suoi 4 assist di media nonostante i soli 7.3 punti ed un complessivo 8/29 dal campo. Discorso simile per Stefano Gentile, in difficoltà nelle due sconfitte interne (10 punti complessivi con 2/12 dal campo), il cui rendimento è una delle chiavi per Sacripanti (12.8 Ppg nelle vittorie con il 40.6% dal campo, solo 5.2 Ppg nelle sconfitte col 26.6%)
Cantù è apparsa fin qui debole nello spot di 4, con un Damian Hollis (5.7ppg col 40% da tre) discontinuo, soprattuto sul piano dell’intensità, che ha visto ridurre il proprio minutaggio a vantaggio di Buva, ala forte più votata al gioco interno, col rischio però di ridurre le spaziature in attacco. Contro una squadra piccola come l’Orlandina non è escluso il ricorso al quintetto con quattro esterni, con le tre guardie più Abass (7.6 Ppg) o DeQuan Jones (8.2 Ppg) da ala grande.
Qui Capo d’Orlando – L’Upea si presenta alla sfida con le assenze annunciate di Pecile e Nicevic, per un baricentro che si sposta ancor più sulle spalle dei 5 Usa di coach Griccioli. L’inserimento di una point guard fisica come Sek Henry (10.7 Ppg in tre partite giocate) ha aumentato ancor più l’atletismo dello starting five siciliano, che beneficia di due esterni di impatto come Bradford Burgess (9.2 Ppg, col 40.7% da tre) e Austin Freeman (16.6 Ppg, 9° marcatore in Serie A), barometro della squadra nelle tre vittorie con 20.0 Ppg e il 37.5% dai 6.75, contro i 14.6 col 23.1% da tre nelle sei sconfitte. Coppia rodata sottocanestro, con l’impressionante fisicità di Dario Hunt (10.8 Ppg più 9.7 Rpg, terzo rimbalzista della Serie A), clamoroso nella vittoria contro Sassari (18 pti, 18 rimbalzi e 6 stoppate), che può spostare tanto sui due lati del campo e Dominique Archie (13.0 Ppg con 5.9 Rpg). Il problema per Griccioli si chiama rotazioni, con le citate assenze che lasciano in panchina i soli veterani Soragna (miglior tiratore della squadra dall’arco col 59.1% per 7.3 punti di media) e Basile per cambiare i titolari. Il frequente ricorso al quintetto con i quattro piccoli sarà quindi uno dei temi tattici della gara, con il campo allargato per cercare di sfruttare l’atletismo e la rapidità sia dei lunghi che degli esterni, e la pricolosità dei tiratori piazzati sugli scarichi.
Fattori chiave – Due dati colpiscono nell’analisi statistica dell’ Acqua VitaSnella : la differenza nell’ efficienza offensiva tra vittorie (oltre 87 punti di media sfiorando il 50% dal campo) e sconfitte (71.6 ppg col 43.4%), figlia della circolazione di palla più o meno fluida, ben raccontata dai 16.8 assist di media nei successi, che precipita a 12.6 nella partite perse. L’ Upea oppone la miglior difesa del torneo per punti subiti (72.4, concedendo solo il 31.8% da tre), ma è titolare anche dell’ attacco meno prolifico con soli 68.9 punti a partita. A dispetto della presenza di tiratori di qualità, l’Orlandina naviga nelle retrovie quanto a percentuale dal perimetro (12^ col 31.4%), contro una VitaSnella scesa al 6° posto (36.1%) dopo il disastroso 9/39 delle ultime due gare casalinghe (ma in trasferta rimane la terza migliore in Serie A a 40.2%), riscattato mercoledì in Eurocup con l’ottimo 13/29 contro Digione.
Si affrontano due tra le migliori squadre a rimbalzo difensivo (Cantù terza con 27.7, Upea 5 a 26.4), che precipitano invece se si aggiungono i palloni catturati sotto i tabelloni avversari (9.2 offensivi per Cantù, solo 8.2 per i siciliani, ultimi in questa voce nonostante la presenza di Hunt). Attenzione al fattore tiri liberi , con le due formazioni tristemente appaiate all’ultimo posto con il 68.4% e, curiosità statisitica, numeri assolutamente identici (117/171 per entrambe). Cantù in particolare viene dal sanguinoso 13/25 di domenica scorsa, uno dei fattori costati la ssconfitta al supplementare contro Pistoia.
Precedenti ed ex – sei precednti agli annali tra le due squadre, con un bilancio di 5-1 in favore di Cantù. L’unica vittoria siciliana è peraltro maturata al Pianella, stagione 2005/06, con
con la formazione allora allenata da Giovanni Perdichizzi capace di sconfiggere la Vertical Vision di Sacripanti per 107 a 95. Nel 2007/08 a Cantù ci si ricorda ancora dell’incontro con l’Orlandina, più che per il risultato (105-89 per i brianzoli con 39 punti di un clamoroso Dashaun Wood), per l’ultima apparizione da giocatore di Gianmarco Pozzecco al Pianella, salutato con tutti gli onori dal pubblico “nemico” dai tempi dei trascorsi varesini del Poz.
Unico ex di giornata, di elevatissimo peso specifico, Gianluca Basile, a Cantù solo per una stagione (2011/12, chiusa a 8.9 ppg in campionato, 10.0 in Eurolega), avendo però tempo e modo di entrare nella storia biancoblu con la tripla di Bilbao sulla sirena che sancì lo storico passaggio alla Top16 della formazione allenata da coach Trinchieri, oltre a lasciare un ottimo ricordo per le sue qualità umane fuori dal campo.
Stefano Mocerino
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