La guardia USA è il terminale offensivo principale in casa Virtus, con una media di 14.4ppg, col 39.2% da tre (con quasi 7 triple tentate a partita) e 1.9 assist. L’asse che aveva permesso ai bianconeri una partenza lanciata con tre vittorie in fila è tutto italiano ed è formato da Peppe Poeta (12.1ppg, 41.5% da tre e 2.7 assist) e Angelo Gigli (8.9ppg più 6.4 rimbalzi). Il lungo ex-Roma giostra stabilmente da centro affiancato nello spot di 4 da Steven Smith (12ppg e 5.9 rimbalzi) con cui forma una coppia efficace sotto i tabelloni. La Virtus è terza in campionato per rimbalzi catturati (36.1 a partita) proprio davanti a Cantù (35.7), che però, rispetto alle V nere, ha un eccellente contributo in questo fondamentale anche dagli esterni. In contumacia Minard, Finelli schiera in quintetto l’ala classe ’92 Viktor Gaddefors (3.4ppg più 2.7 rimbalzi in 15’ di impiego), mentre la panchina si avvale dell’esperienza e del mestiere dell’ex-Milano Mason Rocca (5.4ppg con 5.1 rimbalzi) attorniato da una pattuglia di giovani italiani, con la point guard classe ’94 Matteo Imbrò (4.1ppg col 33% dall’arco) e la guardia ex-Biella Ricky Moraschini (4.4ppg) a cambiare gli esterni. Rotazioni dei lunghi coperte, oltre a Rocca, dal polacco classe’91 Jakub Parzenski, mentre il ’95 Simone Fontecchio ha iniziato a vedere il campo nelle ultime due giornate.
Sulla carta il confronto è impari, data la profondità del roster canturino e la superiorità fisica e atletica del pacchetto a disposizione di Trinchieri. L’attacco biancoblu nell’ultimo mese è stato una vera e propria macchina da guerra, con Aradori e Markoishvili (rispettivamente 20 e 19 punti tondi di media nelle ultime 3 uscite) sempre più “go-to guys” nelle gerarchie biancoblu. In crescita l’efficacia di Jeff Brooks, che può spendersi nei due ruoli di ala con sempre maggiore personalità e fiducia, ben evidente la scorsa settimana al Forum in una prova da 14 e 9 rimbalzi, mentre il pacchetto centri trova un Cusin sempre più determinante quando si tiene lontano dai falli ed un Alex Tyus che, derby a parte, ha ripreso a macinare cifre impressionanti (14.6 punti e 8 rimbalzi di media nelle tre vittorie precedenti la sfida con Milano). Al capitolo point guard, per Johnatan Tabu (10.7ppg e 4 assist) si annuncia una Domenica da “mani piene” contro l’imprevedibilità di Poeta, in uno dei matchup più interessanti della serata, mentre c’è molta curiosità per monitorare i progressi di Kevin Anderson, autore di una prova giudiziosa contro l’EA7, ma che non ha ancora avuto modo di mostrare le proprie qualità. Cantù attende un passo avanti anche dai propri senatori: Leunen, fondamentale negli “intangibles”, appare meno protagonista (e con cifre meno brillanti, 7ppg col 32% da tre, ma non per questo meno importante) rispetto a versioni precedenti del sistema Trinchieri e a Milano ha pagato problemi fisici che dovrebbero essere superati. Capitan Mazzarino cerca invece riscatto da un derby che, per una volta, non lo ha visto tra i protagonisti. Sempre insondabile la questione Marko Scekic, la cui condizione fisica, per bocca dello stesso Trinchieri, appare altalenante in allenamento, rendendo difficile qualsiasi previsione di utilizzo.
La chebolletta, certa del quarto posto e dell’incrocio con Roma nei quarti di Coppa Italia, non vuole fallire l’ultimo appuntamento del girone di andata, considerato soprattutto lo scontro diretto di Sassari tra Dinamo e Montepaschi, che permetterebbe di recuperare due punti su una diretta concorrente. Coach Trinchieri, conscio dell’importanza del match, predica umiltà e concentrazione: «E’ una gara da prendere con grande senso di responsabilità e attenzione alla preparazione. Un match da affrontare con pazienza perché loro, in un momento di difficoltà, vorranno disputare la miglior prestazione possibile. Noi invece siamo in un periodo molto positivo. Dovremo quindi essere molto umili, pragmatici, senza aver fretta di finire subito la partita che è quello che può capitare in queste situazioni. La Virtus è una formazione nata con l’idea di far crescere gli italiani – continua il coach – collocandoli su un nucleo di 5 o 6 giocatori che possono mandare avanti la squadra dal punto di vista dei risultati. Sono stati sfortunati per via dei problemi fisici e una mia valutazione su di loro non può prescindere dalla presenza, o meno, degli americani. Credo che l’elemento chiave sia Peppe Poeta che con grande senso di responsabilità si sta prendendo la Virtus sulle spalle. Gli stranieri hanno vissuto un po’ in chiaroscuro, anche per colpa degli infortuni, ma Hasbrouck è molto pericoloso offensivamente. Inoltre è chiaro che Imbrò diventerà un eccellente giocatore.»
Bologna cerca di uscire dalla crisi e in teoria una vittoria la rimetterebbe in gioco nella lotta per l’ottavo posto, pur necessitando di un complicato gioco di incastri negli altri risultati. Sabatini vede la sfida proibitiva e fa pretattica, annunciando l’assenza dei due USA infortunati: «A Cantù non vinciamo, oltretutto Hasbrouck e Minard nemmeno partono per la trasferta… – l’esordio del “Sabba” – loro hanno l’alchimia giusta, credo possano puntare allo scudetto, Bruno Arrigoni è un autentico Mago Merlino e la proprietà è molto seria e generosa.»
I 152 precedenti tra le squadre vedono avanti Bologna con 89 vittorie, ma al “Garage” Pianella (storica provocazione sabatiniana) Cantù si è imposta in 48 occasioni su 78. Unico ex dell’incontro il vice di Trinchieri, Lele Molin, che fu assistente di Ettore Messina nella Virtus del grande slam, stagione 2000/01. Arbitreranno l’incontro i signori Begnis, Lanzarini e Calducci.
Stefano Mocerino
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