Reggio Emilia si impone 86-74 su Cantù e mette al sicuro il terzo posto in classifica. Cinciarini e compagni sfoderano una prestazione maiuscola che permette loro di recuperare lo svantaggio maturato nella prima parte di gara, affossando l’Acqua Vitasnella, ora nona e con i playoff a rischio.
10 il voto a Darjus Lavrinovic. Un gigante in area, erige un muro davanti al canestro e colpisce a più riprese in attacco. Chiude con 16 punti, conditi da due triple, 4 rimbalzi e 3 assist.
9 i minuti in campo di Awudu Abass, senza canestri realizzati. Sacripanti lo lascia in panchina per lungo tempo, in una serata decisamente no.
8 i punti di Giorgi Shermadini. Fa quel che può sotto canestro, guida l’ottimo primo tempo di Cantù realizzando canestri pesanti; si ferma, come tutta la squadra, dopo l’intervallo e non riesce più ad incidere.
7 i punti di Andrea Cinciarini nel terzo quarto. La Grissin Bon capovolge la partita al rientro dagli spogliatoi trascinata dal suo capitano, in doppia doppia con 11 punti e ben 12 assist per i compagni.
6 i rimbalzi difensivi di Achille Polonara. Non teme il duello con Metta World Peace e offre una prestazione solida, chiudendo con 8 punti e 10 rimbalzi totali.
50% di realizzazione per Metta World Peace (3/6 da due, 3/6 da tre, 1/2 ai liberi). Si mette in mostra con alcuni canestri dall’alto coefficiente di difficoltà, ma non riesce a dare la svolta al match. Chiude con 16 punti e un fallo tecnico nel finale che spegne le possibilità di rimonta canturine.
4 i minuti in campo di Riccardo Cervi. Il lungo reggiano è sulla via del pieno recupero dopo l’infortunio al polpaccio e Menetti (come a Pistoia nel turno precedente) gli offre la possibilità di tornare ad assaporare il parquet.
3 i punti di Vitalis Chikoko. Non segna molto il centro dello Zimbabwe ma sa rendersi utile soprattutto in difesa; il pubblico del PalaBigi si esalta per le sue tre super stoppate.
2 le triple realizzate da Drake Diener. Non la sua migliore serata al tiro (5/12 complessivo), ma fondamentale sotto canestro nel recuperare palloni (12 rimbalzi a fine gara). Mandrake sa sempre come rendersi utile alla squadra.
-1 il plus/minus di James Feldeine, nonostante il titolo di top scorer del match con 18 punti. La guardia della nazionale dominicana è uno spauracchio per la difesa reggiana, ma a tratti sembra predicare nel deserto.
0 i punti di Stefano Gentile in 18′ sul parquet. Al PalaBigi è tutto un altro Gentile rispetto a quello visto nelle ultime vittorie canturine, avulso dal gioco e deleterio per la squadra.
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