Cantù. Blakes: “Obiettivo playoff per Cantù, non abbiamo ancora espresso tutte le potenzialità”.
Intervista a Gerry Blakes, guardia dell’Acqua S. Bernardo Pallacanesto Cantù, per TimeOut, inserto del mercoledì de La Gazzetta dello Sport.
Nel 2015 la scomparsa della sorella e della madre per una malattia degenerativa. “E’andata così, la mia famiglia è dentro di me, non la dimenticherò mai. Resta la parte più importante”
Blakes si è “scoperto” uno dei migliori sesti uomini del torneo. “Sì, mi sento uno dei migliori nel ruolo. Uscire dalla panchina non è un problema, anzi mi dà stimoli ulteriori, come il fatto di giocare da playmaker. Devi usare la testa, ragionare, comprendere il gioco e i momenti del match”.
Come si trova in Brianza. “Mi sono ambientato benissimo. I tifosi sono splendidi: contro Trieste non abbiamo fatto una bella figura, ma ci hanno chiamato sotto la curva per applaudirci lo stesso. A volte mettono i brividi. E poi amo il Lago di Como. Vado con la mia fidanzata e anche con i compagni di squadra. Spesso ceniamo insieme. Questo è un gruppo vero, unito”.
Sul derby di domenica con Milano. “Per i tifosi è una gara particolare e sono orgoglioso di entrare a far parte di questa storia. Del passato per la verità non so molto se non che a Cantù ha giocato uno come Metta World Peace.”
Sull’Olimpia Milano. “Grande squadra. Inutile citare qualcuno in particolare perchè sono tutti molto forti. La nostra sfida è quella di raggiungere il loro livello. Per arrivare dove? Sono convinto che la squadra non abbia ancora espresso tutte le proprie potenzialità. Abbiamo inserito un paio di giocatori da poco. L’obiettivo adesso è lottare per i playoff, ma posso e possiamo fare molto di più”.