All’Unipol Arena va in scena l’ultima stagionale della Virtus Bologna che affronta la Lenovo Cantù. Prima della partita è andata in scena la manifestazione, organizzata dai tifosi, “In alto Stat Virtus”, che chiedeva a gran voce un netto cambio nella direzione della Virtus.
Le dimissioni dell’AD Sabatini sono state il primo passo in questa direzione, vedremo se seguirà uno smarcamento ancor più netto. Se due settimane fa i fischi erano tutti riservati a Becirovic, oggi gli insulti dei ForverBoys sono tutti per l’ex capitano fortitudino Mancinelli.
Cantù porta a casa i due punti grazie ad un buon Ragland (autore di 16 punti e miglior marcatore della sua squadra), per certi versi immarcabile, mentre la Virtus non si è dimostrata la solita delle ultime uscite, probabilmente distratta dalle voci che riguardano la società.
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Il quintetto di Bologna è il solito delle ultime partite, con Rocca da 4 e Pullen in guardia. Anche per la Lenovo lo starting five è lo stesso, con Brooks da ala piccola e Tabu a fare il play. Il buon inizio dell’Oknoplast permette un allungo alla squadra di casa, con Cantù che impiega 2’30 a segnare il primo canestro con Cusin. Il primo quarto si chiude sul 18-16, con Tabu miglior marcatore con 7 punti.
Il secondo quarto si apre con un 5-0 tutto firmato dal nuovo acquisto canturino Ragland che porta la squadra di coach Trinchieri sul 21-18. La partita offre pochi canestri e con una super stoppata di Tyus il tabellone recita 24-22 per gli ospiti dopo 4′ di gioco. Andusic riporta in vantaggio l’Oknoplast dopo un secolo con un palleggio-arresto-e-tiro di tipica scuola serba, dimostrando ancora una volta che con i piedi per terra rivolti al canestro è un fattore. Il match si trascina stancamente verso gli ultimi secondi di gioco, quando un tap in volante di Gaddefors ravviva la contesa, che si chiude sul 35-34 per i padroni di casa.
In avvio di terzo quarto la squadra di coach Trinchieri prova l’allungo con due triple di Mazzarino e Leunen, ma un gioco da 3 punti di Mason Rocca riavvicina l’Oknoplast sul 40-43. Aradori riprova a far scappare la sua squadra con un piazzato e ben tre liberi che fissano il punteggio sul 48-41 con 5’56 sul cronometro. Il massimo vantaggio dell’incontro, +9, lo firma Tyus e coach Bechi è costretto a chiamare timeout con 5′ esatti da giocare. La regia di Imbrò è piuttosto rivedibile e la Oknoplast fa fatica a produrre dei buoni tiri e Cantù può mantenere il suo vantaggio senza strafare, anche perché riesce a punire spesso e volentieri i cambi sistematici della difesa virtussina. Negli ultimi 6” Brooks regala un coast to coast che fissa il punteggio sul 52-61, con le Vu Nere che non sono riuscite a dare mai l’impressione di poter rientrare, anche perché da dietro l’arco tirano con il 2/12.
All’inizio dell’ultima frazione Ragland regala sprazzi di grande tecnica e dimostra di poter essere un buona aggiunta in vista dei playoff, sopratutto visto il calo fisiologico di Tabu (fermo ai 7 punti del primo quarto). La Virtus non riesce ad esprimere il buon gioco visto dall’arrivo di coach Bechi e litiga spesso con il ferro. Gaddefors appena rientrato commette il suo quinto fallo e chiude qui la sua stagione. Ragland continua ad essere un enigma irrisolvibile per la difesa bolognese e guida l’allungo sul 73-61 con 4′ da giocare. Una tripla di Mazzarino a 1’30 da giocare mette definitivamente la parola fine alla contesa, segnando il 66-78. Con la tripla allo scadere di Fontecchio finisce l’ultima partita casalinga della squadra di capitan Poeta, persa sul 69-79. Cantù invece va ai playoff, con la testa di serie numero 7, pronta a sfidare Sassari.
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