Non si perde d’animo questa VitaSnella Cantù di coach Sacripanti, che veleggia tra la stanchezza e gli infortuni di questa prima fase di stagione sfoderando una prova di grande lucidità per aver ragione dell’insidiosa Grissin Bon di Max Menetti, sconfitta 73-65 al Pianella. Partita di grande interesse tecnico, soprattutto in difesa dove Cantù esprime la miglior difesa dell’anno contro il temuto pick’n’roll Cinciarini-Brunner, letto alla perfezione nei primi due quarti, senza usare troppe rotazioni così da restare con i tiratori sul lato debole (Reggio solo 1/9 da tre nei primi 20′). L’inserimento di un Marconato che dimostra il suo grande valore tecnico, fornendo 15′ di qualità permette ai biancoblu di non snaturarsi troppo (come di necessità dopo l’infortunio a Cusin) e un Uter (16, 7/8 dal campo 8 reb) molto consapevole (nonostante qualche infrazione di passi di troppo, 5 perse) fanno pendere verso Cantù la bilancia in vernice. La vena di Aradori (15, 3 assist e 6 falli subiti) e un Gentile dalla panchina letale sui possessi chiave (19, 3/6 da tre) reggono il peso dell’attacco, con un Leunen supervisore (7pti, 10 reb e 6 assist) nella giornata no di Ragland (2pti, 0/4 dal campo, 3 assist). Reggio riesce a tenere i padroni di casa sotto gli 80 punti, ma con queste percentuali (19/44 da due, 6/18 da tre, male anche in lunetta con 9/14) è difficile passare a Cucciago. Kaukenas (15, 4 falli subiti) e il Bell del secondo tempo (15, 3/6 da tre) provano a fare la partita, ma un Cinciarini (12pti, 5/9 al tiro e 3 assist) innervosito dalla difesa nel primo tempo e un Brunner (4pti con 2/9 dal campo e 10 rimbalzi) che fatica a farsi largo nell’area offensiva fanno mancare il consueto apporto e con il contributo pressoché nullo (lituano a parte) della panchina per i biancorossi non c’è via di scampo.
In cronaca. Reggio cerca subito il pitturato sui primi possessi, contro una Vita Snella che ricorre al tiro pesante, ma con basse percentuali (2/7 nei primi 10′, in una serata da 7/20, inferiore alle abitudini, specie in casa). Brunner fa il suo a rimbalzo d’attacco e coi secondi possessi gli ospiti doppiano la boa di metà frazione avanti 7-10. Cantù compensa la scarsa vena da tre con la transizione alimentata dai recuperi difensivi e al primo giro di cambi rimette la testa avanti, complice il calo d’intensità degli avversari. Aradori e Gentile firmano il 16-13 di fine primo quarto, col casertano che mette anche la sua prima tripla in apertura del secondo.
Kaukenas rianima l’attacco biancorosso con 7 punti consecutivi per non far scappare i padroni di casa. Cantù pasticcia troppo col pallone (6 perse nel quarto), ma continua a leggere bene il pick’n’roll reggiano e capitalizza correndo in transizione. Il 27-20 a 5′ dal riposo sconta anche qualche errore ai liberi, ma la frequenza con cui i biancoblu si presentano in lunetta fa male agli ospiti. I pick’n’roll Ragland-Uter e il finissimo assist del giamaicano per l’appoggio di Leunen consegnano la doppia cifra di vantaggio, 35-24 all’intervallo lungo.
Più tonica la Grissin Bon che esce dagli spogliatoi, che con White e le due triple di Bell si riporta in scia sul 38-34 dopo 3′. Sacripanti esce dal timeout con la coppia Ragland-Gentile in regia, col casertano che prende prima Bell e poi Kaukenas, oltre a dare la scossa in attacco a una Cantù che muove poco la palla. VitaSnella ritrova tre possessi di margine, Cincia e Kaukenas tamponano, ma la tripla di Abass (3pti e 4 rimbalzi in 13′) e il buzzer beater da 10 metri dell’uomo da Maddaloni chiudono il terzo quarto sul 53-42 interno.
Ancora un Gentile scatenato impazza nella metà campo offensiva, mentre sale il livello dei contatti. I biancoblu puntano a controllare il ritmo, in questo aiutati da una buona propensione al rimbalzo d’attacco. Troppi errori (6 perse anche nell’ultimo quarto) impediscono a Cantù di chiudere anzitempo, stante l’ottimo lavoro difensivo a centro area di Marconato e Uter. Reggio prova a rientrare con il solito Kaukenas e la tripla di Filloy segna il 59-53 a 5′ dalla fine che fa ancora sperare. Reggio però è poco lucida nei possessi chiave e Cantù la punisce con le invenzioni di Gentile (manco a dirlo) e di Aradori. Silins bussa alla partita con due conclusioni sotto misura (unici suoi punti dopo aver litigato con i falli), ma è tardi per riaprirla. Aradori e Jenkins la sigillano dalla lunetta e Uter aggiunge la ciliegina dell’ultimo canestro, uscendo dal timeout di un previdente Sacripanti a 2 secondi dalla sirena. Finisce 73-65 con i padroni di casa in testa alla classifica da soli per almeno 24 ore, mentre Reggio porta a casa una discreta prestazione su un campo fin qui inviolato in stagione, sperando di rifarsi all’ultima giornata contro Avellino, scontro chiave in ottica Final Eight.
Stefano Mocerino
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