E’ l’incontro di cartello della 5^ di ritorno, la partita più sentita dalle rispettive tifoserie, uno dei derby dalla tradizione più consolidata nel panorama italiano: nella cornice inedita del PalaDesio Domenica (ore 20, diretta RaiSport1) sarà ancora una volta, la numero 131, Cantù-Varese.
Peccato che, grazie all’ipocrisia di un Osservatorio “strabico”, inflessibile con la palla a spicchi quanto indulgente con lo sport “pallonaro”, il match sarà privato dell’abituale spettacolo sugli spalti, stante il divieto per i residenti in provincia di Varese ad assistere alla partita.
Il trend in campionato – Le due formazioni affrontano momenti profondamente diversi. Cantù (12-7) si trova nel mezzo di una “rivoluzione” tecnica non cercata né desiderata, pagata con 4 sconfitte nelle ultime 5 uscite ufficiali. L’unica vittoria nel girone discendente è quella interna con Sassari, cui hanno fatto seguito la brutta parentesi della Final 8 e la sconfitta in quel di Brindisi, dove la squadra ha evidenziato quei limiti di lucidità nei minuti finali già emersi più volte nella prima parte di stagione e che a Gennaio sembravano superati, prima del caso Markoishvili.
Varese (16-3) si sta confermando, con Sassari, la squadra più solida della Serie A, trend confermato dall’eccellente performance in Coppa Italia (dove pure resta il rimpianto per una finale compromessa dallo scellerato 0-18 iniziale): la squadra ha brillantemente superato gli infortuni di Gennaio di Ere e Banks, mantenendo la testa della classifica e impressionando soprattutto per la continuità di rendimento espressa. Con un record di 3-1 nel girone di ritorno, la banda di Vitucci cala in Brianza con l’ambizione di mettere a segno un risultato pesante per il morale ed uscire dal campo dei nemici storici con il referto rosa, come non capita dal lontano 14 Gennaio 2007 (96-100 in doppio overtime al Pianella).
Le squadre – Due sono i problemi principali della FoxTown al momento: in primo luogo il buco nella rotazione degli esterni, considerato che il flop di Anderson non ha alleviato le responsabilità sulle spalle di Tabu (11.2ppg, 44.3% da tre e 4.2 assist)e la squadra non può permettersi troppi minuti con l’ex-Richmond in campo (motivo per cui Trinchieri pensava di reinserire Smith già Domenica, il cui rientro sarà invece rinviato). In più il rinnovato spazio nelle rotazioni di Mazzarino, pur puntuale come sempre dai 6.75, acuisce il disavanzo fisico del pacchetto esterni biancoblu, creando problemi importanti di tenuta difensiva, specie contro guardie forti fisicamente e atletiche come quelle varesine. Manca un “facilitatore”, un 2 che crei per sé e per gli altri (come l’amato georgiano, che in più offriva ampie garanzie nella propria metà campo), aiutando a muovere la palla, essendo Aradori (12.6ppg col 64.5% da due) principalmente un finalizzatore e Brooks (8.8ppg e 5.3 rimbalzi) un “tweener” più che un 3 puro.
In secondo luogo la squadra di Trinchieri paga costantemente dazio nel pitturato: anche a Brindisi, pur pareggiando in sostanza il conto dei rimbalzi dopo il disastro del Forum, la difesa canturina ha sofferto l’esplosività di Jerai Grant nel quarto conclusivo, prima del “Gibson show” finale. Cantù paga i problemi di salute di Tyus, rientrato a Brindisi ma ben lontano dalla forma ideale e il solo Cusin (6.2ppg con 4 rimbalzi) non può garantire solidità e continuità a tutto il reparto. Servirebbe lo Scekic dei giorni migliori per far quadrare i conti, ma il recupero pieno del serbo è ormai una chimera e su questo staff e società non possono che battersi il petto. Urge inoltre uno step-up di Leunen (7.6ppg e 2.6 assist) e Mancinelli, gli unici con le caratteristiche da “facilitatori” di cui sopra, o meglio da point forward visto il ruolo.
La Cimberio fa leva su un quintetto base ben definito, titolare del 72% del minutaggio e dell’80% dei punti totali della squadra (85.6 punti a partita, con il 39.1% da tre, secondi in serie A in entrambe le categorie). Fulcro della squadra di Vitucci, l’ex di giornata Mike Green (13.8ppg, 40% da tre e 6 assist, primo in serie A), reduce da una Final 8 esaltante, con il picco della tripla doppia per punti (23), assist (10) e falli subiti (10) nei quarti contro Milano. A completare il miglior asse play-pivot del campionato Bryant Dunston (15.4ppg più 7.4 rimbalzi), primo per recuperi (2.5) e stoppate (2.4), che potrebbe acuire la sofferenza di Cantù in vernice. Esterni molto fisici per Vitucci, con Ebi Ere (13.6ppg, 45.7% da tre e 5.8 rimbalzi), pienamente recuperato dall’infortunio di fine dicembre e Adrian Banks (15.1ppg con il 55% da due), con Polonara (10.6ppg e 5.5 rimbalzi) a completare il quintetto da 4. Dalla panchina si alzano De Nicolao (5.3ppg) e Erik Rush (3.8ppg) per cambiare gli esterni ed un ritrovato Dusan Sakota per allargare il campo (6.7ppg col 44.6% da tre, letale dall’arco in semifinale al Forum), mentre Talts fornisce un ricambio di quantità per Dunston.
Le chiavi tattiche – Il dato che colpisce maggiormente nella serie negativa di Cantù sono i 77.2 punti a partita subiti nelle ultime 5 gare, tra girone di ritorno e Final Eight (erano meno di 69 alla fine dell’andata). Varese soffre (Siena docet) quando l’avversaria è in grado di controllare il ritmo partita e negare conclusioni facili dai 6.75, cose che la FoxTown faceva molto bene (prima difesa sul perimetro dove concede soltanto il 31.9% agli avversari), ma sembra avere smarrito nell’ultimo mese. Sarebbe importante inoltre isolare Green dai compagni, forzandolo a tenere tanto la palla in mano (difetto spesso rimproveratogli a Cantù) e commettere errori (tattica usata da Siena in Coppa Italia, dove l’ex Butler produsse 8 palle perse nei primi 20’). La Cimberio vorrà aggredire subito la partita sul piano fisico, sia in attacco, essendo la squadra che, con Roma, guadagna più tiri liberi (22.2 a partita, Cantù è terz’ultima con 16.8) che in difesa (biancorossi primi per recuperi a 12.2 a sera). In più, attaccare il pitturato per esporre le debolezze biancoblu può generare raddoppi e creare scarichi sul perimetro per innescare i tiratori. Esiste infine un evidente spread di fiducia tra le due squadre, con gli uomini di Trinchieri sotto grande pressione psicologica, mentre i biancorossi sembrano sempre più convinti dei propri mezzi.
I precedenti – Nei 130 incontri agli annali Varese si è imposta 81 volte, 28 delle quali tra le mura canturine. All’andata finì 77-73 pro Cimberio, con un Green decisivo grazie ai 7 assist e altrettanti recuperi e ai 9 falli subiti. Ere (19) e Dunston (17) i migliori realizzatori per Varese, dall’altra parte 17 per Markoishvili e 14 con 9 rimbalzi di Cusin.
Arbitreranno l’incontro i signori Lamonica, Filippini e Batoli.
Sulla brillante stagione varesina cliccate qui per l’intervista in esclusiva del nostro George Magrì ad Achille Polonara
Stefano Mocerino
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