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Cantù al test playoff contro l’orgoglio delle giovani V nere

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Ultima giornata di Regular Season in serie A che mette di fronte alla Unipol Arena due squadre agli antipodi per motivazione. La Virtus Bologna (10-19) ha già chiuso una deludente stagione in coda alla classifica, non prima dei consueti fuochi d’artificio di fine stagione del patron Claudio Sabatini, dimessosi da Amministratore Delegato non prima di aver spesato Kenny Hasbrouck e Steven Smith.

Liquidata tramite l’accordo spartitorio con Caserta la questione del premio per il minutaggio degli italiani (dal computo del quale sono escluse le ultime due giornate), le V nere (1 vittoria nelle ultime 6 partite, 4 nell’intero girone di ritorno) hanno ben poco da chiedere alla partita, fatte salve le motivazioni individuali dei giovani in vetrina. Dall’altra parte arriva una Lenovo (16-13) sfiduciata dall’ennesima sconfitta, la 9^ in 14 partite, del girone di ritorno nel derby con Milano, che cerca nei playoff un riscatto in cui sono rimasti in pochi a sperare. Dal punto di vista della classifica, anche per i biancoblu i due punti non contano granché: anche in caso di vittoria sarà l’esito della trasferta di Reggio Emilia a Caserta a definire il 6° o il 7° per la squadra di Trinchieri, con l’incrocio con Roma o Sassari nei quarti.

Le squadre – La Virtus arriva con un organico ridotto all’osso, decimato da infortuni e licenziamenti. Coach Bechi, teoricamente confermato anche per l’anno prossimo, può contare sul trio esperto di italiani formato da Poeta (11.6ppg con 2.9 ast), Gigli (10.3 ppg più 6.9 reb) e Mason Rocca (6.8 ppg più 5 reb), a fare da supporting cast attorno all’ultimo arrivo Jacob Pullen. Il prodotto di Kansas State, cui non ha mai fatto difetto la capacità di bucare le retine, viaggia sopra i 20 di media in 8 partite, avendone appena inchiostrati 38 e 34 nelle ultime due uscite contro Sassari e Brindisi. A completare l’organico sul perimetro parte Viktor Gaddefors (5.6 ppg col 36.4% da tre), mentre le rotazioni esterne sono affidate al classe’94 Matteo Imbrò (4.8 ppg e 1.3 ast in 18’ di impiego) e all’altro neo acquisto classe ’92 Danilo Andusic (nelle 8 uscite in bianconero 6.6 ppg col 42.9% da tre). Sotto canestro spazio al ’91 Jakub Parzenski e al ’95 Simone Fontecchio, a conferma della linea “verdissima” del sodalizio emiliano.

A Cantù occhi puntati sull’esordio di Joe Ragland, giunto da Murcia in settimana dopo 25 partite in Liga Endesa a 11.2 ppg col 41.7% da tre e 2.4 ast. Si tratterà di capire, in questi pochi giorni prima dei playoff, quale ruolo potrà ritagliarsi il prodotto di Wichita State nella gerarchia brianzola, quest’anno sconvolta a più riprese dai noti accadimenti. I biancoblu ripartono come sempre dalla leadership, in punti e responsabilità, di Pietro Aradori (12.8 ppg col 53.8% dal campo), mentre nel ruolo di point la confusione è grande sotto il cielo canturino, con l’involuzione di Tabu (9.2 ppg e 3.7 ast in stagione)e un Jerry Smith il cui rientro non ha portato l’impatto sperato. Ancora alla ricerca del giusto equilibrio in campo, Lenovo non ha trovato quasi mai il giusto ritmo offensivo con i quintetti grossi, mentre nella versione small paga l’assenza di un giocatore “alla Markoishvili” (era stato individuato in Kaukenas, ma la trattativa si è arenata sulla durata del contratto), che per talento e stazza faccia da catalizzatore nella metà campo d’attacco. Restano un Mazzarino ancora efficace come specialista al tiro, ma questionabile nella metà campo difensiva, quando si trova a dover reggere mismatch contro guardie molto più fisiche e atletiche ed un Jeff Brooks mai adattatosi completamente al ruolo di ala piccola e in evidente crisi di fiducia nelle recenti uscite. Detto di Mancinelli (6.2 ppg in 16’ sul parquet) che fin qui ha avuto impatto a macchia di leopardo (vedi il buon 2° quarto contro Milano) senza trovare continuità nell’apporto alla squadra e in attesa di vedere come la saggezza tattica di Leunen si sposi con il nuovo playmaker, l’altra nota dolente della stagione biancoblu è un reparto lunghi quasi mai affidabile: per un Cusin sceso nelle ultime 4 partite alla media decisamente poco potabile di 1.8 punti e 2.5 rimbalzi, Lenovo paga l’annata in panchina di Scekic, colui che doveva dare esperienza letture di qualità in vernice, compensando l’esuberanza fisica di un Tyus (8.7 ppg più 5.3 reb) che si è trovato a coprire un minutaggio più ampio del previsto senza possedere le qualità tattiche del serbo.

Le dichiarazioni pre-gara Coach Trinchieri alla Provincia di Como parla della sfida di domani come di un test in chiave playoff, partendo dall’innesto di Ragland: «Un giocatore interessante, con grande forza fisica e rapidità. Non va dimenticato però che ha pur sempre 23 anni ed è alla sua prima stagione fuori dal college, ma le sensazioni sono buone, ci ha portato qualcosa in termini di energia, rapidità, uno contro uno e gambe fresche. Principalmente vogliamo mettere insieme la squadra con il nuovo giocatore – prosegue il coach –  poi prepararci per i playoff, mentre ritengo che non faccia differenza finire sesti o settimi». I possibili avversari?: «Roma, Sassari, ma c’è anche Milano fra i nostri possibili avversari. In ogni caso noi arriveremmo da sfavoriti a questo quarto di finale, ma l’obiettivo principale è arrivare a giovedì sera per gara uno nel migliore dei modi ». Bologna si presenta con un Pullen in grande spolvero: «Vero, sta facendo canestro con grande facilità. Ma le nostre attenzioni non vanno in maniera particolare verso la Virtus, questa per noi è solo una tappa di avvicinamento ai playoff. Siamo totalmente concentrati sul tirar fuori il nostro meglio e proporci in maniera diversa dagli ultimi due mesi – conclude l’allenatore canturino  piuttosto che guardare a chi c’è oppure no dalla nostra parte di tabellone. E credo ci possa aiutare il nuovo arrivo di Ragland che ci ha già dato qualcosa, quanto meno a livello emotivo».

Sul fronte virtussino attenzione puntati ai nuovi assetti del sodalizio bianconero con i soci che, espresso apprezzamentoall’attività svolta da Sabatini e dal Presidente di Virtus Pallacanestro (pure dimissionario) Marchesini, hanno dato mandato in settimana al Presidente della Fondazione, Francesco Bertolini di richiedere formalmente a Renato Villalta la sua disponibilità a ricoprire l’incarico di Presidente di Virtus Pallacanestro.

I precedenti Sono 153 i precedenti tra le due formazioni, con 89 vittorie Virtus contro le 64 biancoblu. In Emilia le V nere si sono imposte in 59 dei 73 match disputati. Gara di andata favorevole a Lenovo, vittoriosa al Pianella per 79-64 con i 16 di Leunen e i 14 di Aradori. Ancora fresca la beffa subita dall’allora Bennet qui lo scorso anno all’ultima giornata con la tripla di Sanikidze ad un pugno di secondi dal termine che sfilò il 2° posto in classifica ai canturini, consegnandoli allo scomodo e fatale incrocio con Pesaro nei quarti di finale.

Palla due alle ore 20 (diretta su Radio Cantù 89.600 FM o in streaming su www.radiocantu.com) agli ordini dei signori Sabetta, Bettini e Borgioni.

Stefano Mocerino

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