Arriva forte della testa di serie n°2 l’Acqua Vita Snella Cantù, che domani aprirà le proprie Final Eight alle 18 contro la Grissin Bon Reggio Emilia, settima al termine dell’andata. La truppa di Sacripanti occupa al momento la terza posizione in classifica (12v-6p) e attraversa un momento di appannamento, evidenziato dalla sconfitta di Domenica scorsa a Pesaro.
IL CAMMINO VERSO LE FINALEIGHT – i biancoblu non si presentano dunque nelle condizioni migliori alla kermesse del Forum, sia dal punto di vista dei risultati, dove le sconfitte di Pistoia e Pesaro hanno confermato i problemi in trasferta, sia della forma fisica, con un roster abbastanza provato da una stagione fin qui senza soste. Se da un lato Sacripanti ritroverà Marco Cusin sotto canestro, dall’altro perde Abass, infortunatosi Domenica a Pesaro e non disponibile per la Coppa Italia.
IL PRONOSTICO – Considerato il precedente incontro in campionato al Pianella (73-65 il risultato, con 19 di Gentile e 18 di Uter) i favori del pronostico nei quarti spettano proprio ai brianzoli, vista anche l’assenza di Cinciarini e quella di Brunner (strappo muscolare nell’allenamento di ieri sera) tra le fila emiliane. Diverso il discorso in una eventuale semifinale con la favorita Milano, opposta a Sassari nell’altro quarto di finale, battuta da Cantù prima di Natale quando però era priva di Hackett, Moss e Samuels.
“Arriviamo alla Coppa Italia in un momento strano. Nelle ultime settimane abbiamo sofferto, me compreso, per qualche acciacco fisico – presenta l’evento coach Sacripanti –. La cosa più importante però che ho cercato di trasmettere alla squadra è che personalmente sono abbastanza eccitato all’idea di partecipare alla Coppa Italia. Dobbiamo vedere le Final 8 come una festa e un premio. Siamo stati bravi a raggiungere questo obiettivo, che a inizio anno c’eravamo prefissati, e adesso dobbiamo giocarcela al massimo. Io penso solamente alla gara contro Reggio Emilia. Vince chi ha più rabbia e chi scende in campo un po’ più sereno e meno contratto. Abbiamo una grande occasione e ce la vogliamo giocare fino in fondo senza nulla da perdere e senza alcun tipo di pressione.”
I PRECEDENTI – Dall’istituzione delle FinalEight (2000), Cantù ha disputato tre finali: nel 2003 fu sconfitta in finale dalla Benetton di Messina in un match che stava dominando prima dell’infortunio a Bootsy Thornton. Nel 2011 e 2012 le altre due occasioni per alzare il trofeo, andate in fumo entrambe le volte contro Siena nella cornice del PalaVela di Torino. Lo scorso anno una Cantù scossa dalla partenza forzata di Markoishvili si fermò nei quarti contro la Roma di Datome e coach Calvani.
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