Brindisi espugna per la prima volta nella storia, dopo ben 10 sconfitte, il PalaTaliercio di Venezia e si regala una settimana da sogno sulla vetta della classifica. Riviviamo le emozioni del match, con il classico countdown targato Basketitaly!
10 al secondo tempo dell’Enel che ritorna dagli spogliatoi con un altro piglio, recuperando lo svantaggio di 7 punti e scappando via fino al +8. Il ritorno di Venezia sarà vano, vista la caparbietà con cui i biancoazzurri conquistano la prima vittoria esterna della stagione. 55 i punti messi a segno nei secondi 20 minuti, a dispetto dei 32 punti nei primi due quarti. Quali saranno state le parole magiche di Bucchi all’intervallo lungo? Chapeau.
9 come i tiri tentati da 2 da Andre Smith, vero uomo cardine dell’attacco veneziano e miglior giocatore dell’incontro per valutazione complessiva (29). Non bastano i suoi 21 punti con 4/9 da 2 e 3/4 da 3 per tenere a galla i suoi, troppo incostanti durante tutto l’arco del match. Faro nella nebbia.
8 come il voto di Jerome Dyson, che si sveste i panni da comprimario dei primi due quarti, e dà vita ad un duello eletrizzante con Donell Taylor nel secondo tempo, facendo saltare più volte dalla sedia i propri supporters. Dyson( top scorer con 24 punti) ormai pare calato perfettamente nel ruolo di leader della squadra, mentre Taylor( 16 punti) risponde a suon di coast to coast alle critiche di inizio stagione. Showmans.
7 gli assist distribuiti da Folarin Campbell, sempre più decisivo nel ruolo da sesto uomo, se di sesto uomo si può parlare. Pur uscendo dalla panca infatti, Folarin è il giocatore più utilizzato con 32 minuti sul parquet, dimostrandosi super efficiente in ogni zona del campo. I 14 punti messi a referto confermano il prezioso contributo che il giocatore riesce a dare alla squadra. Barometro.
6 i punti dell’ Enel Brindisi dopo 4 giornate, che dopo aver sconfitto Milano e Cremona in casa, batte il primo colpo in trasferta espugnado il sempre ostico campo veneto. Pur essendo in coabitazione con altre 3 squadre (aspettando Siena e Milano), essere lì in vetta della classifica è un sogno che si realizza per tutto il caloroso ambiente brindisino. Vertigini.
5 i punti messi a referto da Ron Lewis e Michael Snaer. I due Usa apparsi fuori dagli schemi e poco brillanti in questo inizio di stagione, mettono anche il loro mattoncino contribuendo al successo finale. Una tripla ciascuno realizzate nei momenti cruciali del match (specialmente quella di Lewis), permettono di scavare il solco decisivo e spegnere i tentativi di rimonta orogranata. Welcome!
4 i minuti di gioco di Daniele Magro, che sommati ai 16′ di Easley fanno un totale di 20 minuti complessivi per i due pivot reyerini. Coach Mazzon infatti ha preferito nella seconda parte dell’incontro e in particolar modo nell’ultimo quarto, un quintetto veloce facendo leva sul duo Smith-Peric sotto le plance, lasciando tuttavia troppo campo aperto alle incursioni avversarie. La scelta non è stata premiata.
3 i punti dell’ex Bulleri, ora capitano di Brindisi. Pur di scendere in campo l’azzurro ha stretto i denti e, nonostante non abbia ancora recuperato del tutto dall’infortunio rimediato in allenamento 10 giorni fa, con i suo 11′ di utilizzo ha permesso a coach Bucchi di allungare quanto più le rotazioni.
2 i punti in classifica per Venezia, che il giorno dopo la debacle interna si interroga sui motivi di questo stentato inizio stagione. I fuochi d’artificio estivi, hanno portato in dote due grandi realizzatori come Taylor e Smith e due play ragionatori come Giachetti e Vitali. La quadratura del cerchio è ancora da trovare, ma anche lo stesso coach Mazzon non è esente da critiche. Scelte forzate e quintetti poco bilanciati i capi d’accusa maggiori. Lunedì prossimo in casa di Siena, un banco di prova incandescente.
1 grande dominatore dell’area pitturata: Alade Aminu. Prova magistrale per l’ultimo arrivato in casa Enel, sciorinando tutto il suo repertorio sotto canestro: alley-oop, buona predispozione difensiva e movimenti essenziali ma concreti che gli permettono di realizzare ben 18 punti. L’intesa con Dyson cresce di giorno in giorno e se questo è solo l’inizio…ci sarà di che divertirsi!
0 come le possibilità di strappare un rimbalzo a Delroy James. In telecronaca viene azzardato un paragone con il più famoso LeBron, ma eresie a parte, ci si chiede come sia possibile che l’anno scorso giocasse in Lega Due. Intimidatore d’area per definizione, sale al quinto piano prendendo 12 rimbalzi e rischiando di sgonfiare i palloni per la potenza con cui li cattura. Con LeBron però oltre al cognome ha una cosa in comune, lo scettro. King!
Stefano Rossi Rinaldi
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