Niente da fare! Questo matrimonio non s’ha da fare! L’Enel Basket Brindisi sembra, ancora una volta, costretta a dover rinunciare alla costruzione di un nuovo impianto sportivo. I 3502 abbonati dovranno far tesoro dell’abbonamento e tenerselo stretto per esercitare il diritto di prelazione.
Gli altri sfortunati appassionati devono mettersi l’anima in pace e sperare che le tv locali offrano sempre il servizio di diretta televisiva. È inutile partire dai paesi della provincia brindisina e dalle province vicine per assistere alle partite: non ci sono biglietti. Mamme dei ragazzi brindisini fate spallucce: i vostri figli saranno sempre costretti ad andare fuori Brindisi per godersi un concerto. Infatti il Comune di Brindisi, col susseguirsi delle amministrazioni, dal 2008 ad oggi ha sempre e solo promesso la costruzione di un nuovo Palazzo dello Sport.
Sono trascorsi cinque lunghi anni da quando, in occasione della promozione in Lega2 della New Basket Brindisi, fu promesso per la prima volta la costruzione del (leggetelo lentamente come se si stesse leggendo un nome di una figura mitologica paurosa) P A L A E V E N T I .
È stato chiamato PalaEventi, Cittadella dello Sport, PalaEnel ma fino ad oggi questa fantomatica struttura ha più nomi che mattoni realmente posati.
Più di 1500 giorni non sono bastati a decidere se costruire o meno un impianto sportivo. Dove costruirlo. Perché costruirlo. Con quali fondi costruirlo. “Brindisi e il PalaEventi” sembra una ridicola promessa elettorale ma non lo è perché nessun elettore ci crede più. Sembra uno specchio per le allodole ma non lo è perché non ci sono allodole ma solo gabbiani a Brindisi.
“Brindisi e il PalaEventi” è diventata semplicemente una mera questione politica infatti chi parla o chi ha parlato della costruzione del PalaEventi a Brindisi è o è stato un politico di destra o sinistra, di centro o pseudogrillino, che ha l’unico scopo di dire la sua riguardo una faccenda che è ormai solo politica. Una faccenda che ha poco a che fare con una necessità della comunità perché se così fosse, se la comunità avesse realmente una necessità da ormai 5 lunghi anni e la politica sta ancora decidendo se correre incontro o meno a tale necessità, allora è evidente che siamo di fronte ad un fallimento totale.
Che il Palazzo dello Sport sia necessario o meno è ormai passato in secondo piano. Era un tema d’attualità 5 anni fa. Dopo 1500 giorni l’attualità è cambiata e i fatti parlano chiaro: la politica in 5 anni non ha ancora deciso se la necessità di un nuovo impianto sportivo a Brindisi è reale o meno. Una sconfitta per tutti.
Chi vuole scommettere sull’anno di realizzazione del (leggetelo sempre lentamente) P A L A E V E N T I ?
I bookmakers accettano puntate dal 2053 in poi: a breve le quote. Anzi con calma: c’è tempo!
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