Brindisi, Bucchi fa il punto: “Gagic comincia solo ora ad assomigliare a un atleta. Bene gli esterni”
Al termine del “Memorial Carlo Longobardi”, torneo disputato a Scafati nello scorso fine settimana e vinto dalla sua Enel Brindisi in finale contro Avellino, coach Piero Bucchi ha tracciato un sunto sulla prima parte di preparazione svolta dai suoi ragazzi. Due vittorie in due giorni sull’Orlandina e Avellino, ma ancora molto lavoro da svolgere in palestra e allenamento per migliorare la condizione fisica generale di squadra.
Il coach, ai microfoni di Terzo Tempo, ha usato bastone e carota con i suoi: “E’ stato un buon test e un passo in avanti utile per continuare il processo di conoscenza reciproca. Dobbiamo continuare a lavorare per portare l’intensità a 40 minuti, eliminando le pause che abbiamo avuto e ci possono costare caro. I ragazzi comunque mostrano sempre attitudine e impegno. Le certezze sono Reynolds e Banks a cui si alternano Harris e Scott. I lunghi invece devono trovare continuità da Kadji, che mi aspettavo in ritardo, a Milosevic, che sta crescendo. Discorso a parte per Gagic, che solo ora sta cominciando ad assomigliare a un atleta. Sono severo ma è la realtà e solo adesso sta iniziando a mantenere un rendimento appena appena sufficiente. E’ ancora indietro, ci aspettiamo ovviamente di più da lui. Deve migliorare”.