Il neo direttore sportivo Bruno Arrigoni si affida a “Il resto del Carlino” per spiegare le prossime strategie di mercato delle V nere, improntate sui giovani e sul cambio d’identità da imprimere alla squadra rispetto alle scorse stagioni.
«E’ da pochi giorni che lavoro, ma ho subito avvertito un grande interesse e una grande passione. Questo clima lo si respirava anche a Cantù anche se c’è una differenza: il numero di mass media che seguono la pallacanestro qui è molto superiore per cui il nostro operato è costantemente sotto la lente di ingrandimento. Ecco perché dico che mi sento investito di una forte responsabilità».
Incalzato dalle domande sui prossimi obiettivi e progetti della nuova proprietà capitanata da Renato Villalta, il ds spiega: “Quando mi sono incontrato con il presidente Villalta, il vice Àlbertini e l’ad Bottai, ho illustrato le mie idee sulla prossima stagione e alcune sono state approvate. Partiamo con giovani di sicuro talento e dalle belle speranze e abbiamo l’ambizione di farli crescere e di far bene come squadra. Nessuno è qui solo per prendere lo stipendio a fine mese, ma c’è da parte mia e di tutto lo staff tecnico la volontà di fare bene per accontentare quella passione e quell’entusiasmo che ci stanno accompagnando».
Soffermandosi sui giocatori sotto contratto e sul loro prossimo futuro, Arrigoni conferma la sua decisione di dare il benservito al play Poeta: “Era una idea che avevo in testa per dare alla squadra una identità diversa. Io non so se faremo meglio o se faremo peggio, ma la mia impressione era che la squadra dovesse cambiare nell’identità”. Concludendo il neo direttore sportivo parla dei giovani talenti già presenti in rosa: ” Fontecchio ha fatto bene a rimanere con noi per allenarsi con giocatori più forti, se dimostrerà di essere forte anche lui avrà spazio. Imbrò ha il suo spazio mentre per Gaddefors e Andusic molto dipende da come sarà completata la squadra”.