Pistoia in uno dei finali più convulsi di sempre espugna il PalaRuffini per 88-87 dopo un tempo supplementare e così riagguanta la vetta.
La sconfitta invece spinge Torino in fondo alla classifica, ma fa ancora più male per il colpo inferto al morale.
Una partita nella quale è emersa la maggior quadratura di Pistoia, come dimostrano i 7 assist totali di Torino in 45′ di gioco (contro 17).
Torino è ancora in fase di costruzione, ma il nuovo asse della squadra White-Dyson non ha tradito le attese e all’esordio casalingo ha confezionato 45 punti.
Pistoia parte a razzo complice una difesa assente della Manital, che entra in partita solo grazie alle prime fiammate dello “Sniper.” Sotto di 10′ al 5′, Torino risponde con un 20-3 di break, complici i 6 palloni persi da Pistoia (2 nei successivi 20′) e i due falli precoci sia di Kirk che di Blackshear.
La partita continua ad essere caratterizzata da parziali, ma l’inerzia passa nelle mani di Torino perché il neo-acquisto ex Sassari è straripante (18 punti al riposo) e innesca il contropiede, l’arma principale dei gialloblù.
Torino in difesa trova in White l’intimidatore in grado di fermare Kirk, mentre non trova l’antidoto per fermare Moore che con 7 punti filati porta tutto di nuovo in equilibrio (46-43 al 20′).
L’equilibrio si protrae anche nel terzo periodo nonostante White attraversi un momento di trance agonistica (11 punti nella terza frazione) e il duello con Kirk faccia scintille.
Gli risponde però quasi colpo su colpo l’ex Biella Lombardi lesto in difesa e gran contropiedista.
La partita continua a non avere un padrone neppure nel quarto quarto: Torino cambia ancora protagonista e questa volta si chiama Mancinelli, il quale dal post basso segna 8 punti.
Il ping pong di sorpassi e contro-sorpassi sembra spezzarsi con una serie di sequenze difensive convertite in facili appoggi da Torino, complice un attacco di Pistoia appannato, specie dalla lunga distanza (1/8 nell’ultimo periodo).
Ma chi di contropiede ferisce, di contropiede perisce: è infatti sempre Eric Lombardi a segnare i due contropiedi che rispondono alla tripla insensata per difficoltà di Ian Miller e che impattano il risultato a quota 82.
Nell’overtime le energie sono minime e ciò nonostante Bechi non effettua nessun cambio: Torino a 18” secondi sciupa il possesso e così nell’ultima azione, in cui sotto canestro succede di tutto, fra rimbalzi, tap in, tuffi e carambole, è Blackshear a segnare il jolly sulla sirena e far disperare il pubblico torinese.
MVP Blackshear: il suo tiro è il manifesto ideologico della Pistoia di Esposito, che anche quando sembra finita non smette mai di crederci. “Volli, sempre volli, fortissimamente volli” la citazione alfieriana perfetta per descrivere questa squadra, meritatamente in vetta alla classifica.
Torino-Pistoia 87-88 (26-19; 20-24; 16-24; 20-15)
Torino: Dyson 25, White 20, Giachetti 2, Mancinelli 12, Rosselli 11, Fantoni ne, Mascolo ne, Dawkins 1, Miller 14, Ebi 2. All:Bechi
Pistoia: Di Pizzo, Galli ne, Mastellari, Antonutti 9, Lombardi 16, Filloy, Severini, Czyz 12, Blackshear 15, Moore 17, Kirk 16. All: Esposito