Vernice di lusso per la stagione 2014/15 al Pala Whirlpool di Masnago, dove Domenica (diretta RaiSport 2 ore 20.30) andrà in scena il classico derby tra la Varese di coach Pozzecco e l’Acqua VitaSnella Cantù targata Pino Sacripanti nell’inedita collocazione alla prima giornata. Reduci da una cospicua rifondazione le due squadre affrontano il primo impegno ufficiale della stagione dopo un precampionato intenso e dagli esiti differenti.
Qui Cantù: i brianzoli arrivano da una preseason qualitativa, aldilà del record (8v-2p), dove hanno affrontato 9 sfide contro avversarie della massima serie. Oltre al successo nel Trofeo Lombardia, battendo in finale la favorita d’obbligo Milano (pur se la Supercoppa vinta da Sassari ha insinuato qualche dubbio in proposito), Acqua VitaSnella ha incrociato due volte i ferri con la quotata Reyer di Recalcati, uscendone con un bilancio in pareggio (sconfitta 92-90 a Jesolo, vittoria 85-84 la scorsa settimana in casa). E due sono stati anche gli scontri diretti con la OpenJobMetis, entrambi appannaggio dei biancoblu, 77-69 a Pavia, più netto per contenuti tecnici, 76-74 nella semifinale di Jesolo, dove i biancorossi hanno invece avuto la chance di aggiudicarsi il match, poi sfuggito nel finale. Protagonisti incontrastati della preseason canturina gli esterni Darius Johnson Odom (5 volte sopra i 20 punti, 29 contro Trento) e James Feldeine, ultimo acquisto estivo, sempre in doppia cifra in prestagione, che promette di essere il centro di gravità a livello tattico del quintetto di Sacripanti. Il grande atletismo sembra la cifra tecnica del roster biancoblu, con Jones e il neo capitano Abass – il più giovane nella storia della franchigia – a spartirsi il ruolo di 3 (con l’italiano provato anche da guardia nell’ultimo test) e i due centri CheikMbodj ed Eric Williams a garantire massa e intimidazione (attenzione al tempismo del senegalese sulle stoppate) in area. Occhi puntati anche su Ivan Buva, che sul finale della preseason ha mostrato lampi delle proprie potenzialità, giostrando sia da 4 che da 5, mentre lo spot di ala grande è appannaggio dell’ex Biella Damian Hollis reduce da una grande stagione in LegaDue Gold da 18.1 punti a partita più 6.6 reb. Qualche problema potrebbe arrivare in termini di lunghezza della panchina, considerati i problemi fisici che hanno afflitto Stefano Gentile, ruolo primario il suo nelle molteplici soluzioni tattiche del reparto esterni, e le assenze di Laganà, Bloise e Maspero.
Qui Varese: di segno opposto il cammino dei biancorossi, con un record di una sola vittoria contro avversarie di Serie A a fronte di 8 sconfitte, culminate col pesante k.o., 58-79, della scorsa settimana contro Avellino al torneo di Fabriano. Nella semifinale dello stesso torneo la vittoria contro Trento, per un roster completato a precampionato ampiamente in corso, basato, nei piani di Pozzecco, su atletismo e gioco in velocità, caratteristiche non ancora declinate appieno per quanto visto sin qui. Chiavi della squadra in mano a Dawan Robinson e Willie Deane, con il secondo arrivato in corsa ad integrare lo spot di point guard, dopo la comparsata a Milano la scorsa stagione. Per la leadership di spogliatoio il Poz ha puntato invece su due cavalli di ritorno, l’inossidabile Diawara, dalla ProA francese (12pti e 3.5 reb col Gravelines) e quel Kristjan Kangur che proprio da qui, dopo l’approdo a Bologna nei playoff 2009, spese due ottime stagioni che gli valsero la chiamata di Siena prima (scudetto e Coppa Italia 2013) e Milano poi, con cui ha vinto l’ultimo campionato. Nel pacchetto lunghi, privo di un vero centro, svetta però Ed Daniel, ala di 204cm, dal tremendo potenziale atletico. Il prodotto di Murray State, protagonista della brillante stagione di Pistoia lo scorso anno (8.7 punti più 7.6 reb), garantisce presenza in area e parecchio lavoro “dietro le quinte”, affiancato in questo dal suo back up Craig Callahan, fighter di grande esperienza, ben noto nella nostra LegaDue (Brindisi e Barcellona) dove ha speso anche l’ultima stagione con Verona in DNA Gold a 13.7 di media con 7.1 reb. Nello spot di guardia tiratrice ha pesato l’infortunio di Andy Rautins al Trofeo Lombardia, appena tornato a disposizione, terminale potenzialmente micidiale sia piedi per terrra che in uscita dai blocchi, rotazioni completate dal prospetto Stanley Okoye, ala piccola classe ’91 con assaggi di Europa in Grecia e Israele, e dall’unico ex di giornata Andrea Casella.
Fattori chiave: trattandosi di due formazioni ampiamente rinnovate – non una rarità nell’attuale Serie A – sono molti i fattori che potrebbero fare la differenza in questo derby “precoce”. Cantù è parsa certamente più avanti nel processo di amalgama del nuovo roster, quando può correre Acqua VitaSnella è in grado di assestare parziali micidiali, come nello scontro diretto di Fabriano, dove i biancoblu sono volati via in avvio di ripresa dopo un primo tempo equilibrato. Tra i “minus” della preseason, l’alto numero di palle perse, specie quando la squadra non riesce a sviluppare tutti i suoi cavalli, e l’attacco alla zona, apparso problematico anche nell’ultimo test con Venezia, capace di piazzare un parziale di 18-2 nei minuti finali del secondo quarto grazie alla 3-2 di Recalcati, poi affrontata con maggiore raziocinio nella ripresa.
Discorso simile per i biancorossi, con due guardie capaci di spingere sul ritmo partita, ma un attacco spesso confusionario contro difesa schierata. La propensione al rimbalzo d’attacco (dove Cantù ha mostrato qualche falla a tratti) e i pick’n’roll con scarichi per gli esterni – attenzione a Kangur se è in giornata dal perimetro – potrebbero sorprendere la difesa di Sacripanti, non sempre impeccabile sui close out sui tiratori, e fare pendere la bilancia del match verso i padroni di casa. Trattandosi di derby, a questo proposito, anche il mero fattore campo potrebbe avere il prorpio peso sull’esito del confronto.
Precedenti ed ex: detto dell’unico ex Casella (a Cantù con Trinchieri, stagione 2012/13) i precedenti storici sono a favore di Varese. Nelle 133 sfide agli annali, i biancorossi guidano con 81 vittorie contro le 52 dei brianzoli, netto il predominio nei match a Masnago, campo tradizionalmente ostico per Cantù, uscita col referto rosa in sole 15 occasioni a fronte di 49 sconfitte. Direzione di gara affidata ai signori Vicino, Sardella e Di Francesco.
Stefano Mocerino
© BasketItaly.it – Riproduzione riservata