Una Cantù orfana di Fesenko cede nel secondo tempo contro una Milano che cresce coi minuti e, in assenza di Kruno Simon, trova certezze in Esteban Batista. Il punteggio finale recita 72-65 per i padroni di casa, decisivi nel terzo quarto con un parziale di 25-9 guidati dalla “Bestia” Batista che domina e lotta sotto le plance chiudendo la sfida con 16 punti e 13 rimbalzi, mentre a fargli da spalla c’è il capitano Alessandro Gentile che dopo un inizio incerto trova sicurezza e sfruttando le doti fisiche impone il suo gioco nonostante una condizione atletica ancora lontana dall’ottimale. Milano ritrova anche Jenkins, che non manca di far vedere le sue qualità difensive, mentre per Cantù c’è il solito Abass che inizia forte aiutato da Roko Ukic che chiude con 16 punti e 6 assist creando non pochi grattacapi a un Mantas Kalnietis rivedibile sul lato difensivo. Cantù paga le troppe palle perse (20 in totale) che concedono facili contropiedi a una Milano che tuttavia spreca molto, anche i liberi dove chiude con un misero 13/23 vanificando spesso dei buoni recuperi.
Per Cantù ora la lotta playoffs si complica mentre Milano mantiene il primo posto rispondendo a Reggio Emilia che insegue sempre a due punti di distanza
Ea7 Milano: Mclean 10, Lafayette 8, Gentile 19, Cerella 3, Kalnietis, Macvan 4, Magro, Restelli, Cinciarini 5, Sanders 7, Jenkins, Batista 16
Vitasnella Cantù: Ukic 16, Abass 16, Heslip 5, Lorbek 9, Nwohuocha, Cesana, Ignerski 5, Johnson 11, Tessitori, Hodge 3