BasketItaly presenta… le Final Eight di Coppa Italia! Venezia per il bis, Pesaro la mina vagante
Manca un solo giorno alla ventiduesima edizione delle Final Eight di Coppa Italia. Il Mediolanum Forum è pronto a tingersi di verde per l’occasione e ad accogliere dall’11 al 14 febbraio le migliori otto squadre del campionato italiano che si contenderanno sul parquet di Assago l’ambito trofeo di metà stagione. Riuscirà la formazione lagunare difendere il titolo vinto lo scorso anno a Pesaro? A cura di BasketItaly l’analisi delle squadre che hanno concluso rispettivamente al quinto e al sesto posto il girone d’andata della Serie A UnipolSai: l’Umana Reyer Venezia di Walter De Raffaele e la Carpegna Prosciutto Pesaro di Jasmin Repesa.
UMANA REYER VENEZIA
Venezia a caccia del bis in Coppa Italia. La Reyer arriva al Mediolanum Forum di Assago per difendere il titolo vinto lo scorso febbraio a Pesaro. I lagunari, attualmente secondi in classifica, hanno chiuso in quinta posizione (8 vittorie e 6 sconfitte il bilancio complessivo) un girone d’andata sicuramente condizionato dagli infortuni e dal focolaio Covid che ha colpito dopo solo poche giornate la squadra orogranata. L’Umana ha costruito le sue vittorie soprattutto in difesa. La truppa di De Raffaele è seconda per numero di punti concessi a gara e undicesima per punti segnati. Il saldo è in positivo: Venezia segna 80.1 punti a partita e ne subisce 76.8. I lagunari prediligono un gioco disciplinato di squadra e di movimento e preferiscono la qualità alla quantità. La Reyer è infatti una delle ultime formazioni in LBA per numero di possessi giocati ed è quella che difende meglio sul perimetro. L’attacco “Flex” permette ad ogni singolo giocatore orogranata di sentirsi coinvolto nel sistema offensivo ed esalta l’impronta versatile di un gruppo capace di attaccare i mismatch tecnici e fisici dal perimetro o in area. L’attacco Princeton, invece, è una delle soluzioni preferite dal coach livornese: una lunga serie di passaggi abbassa i ritmi della gara e l’intricata tela di tagli lontano dalla palla consente di trovare spazi per canestri facili. De Raffaele ha a disposizione un roster esperto e profondo e si affida al talento dei tre tenori per mettere in bacheca la seconda Coppa Italia del suo corso. Mitchell Watt, croce e delizia della squadra, è la punta di diamante della Reyer nella metà campo offensiva. L’ala-pivot americana (14.3 punti e 5.2 rimbalzi di media a partita) tira con il 62.3% da due e nonostante sia un grande attaccante si trova spesso in difficoltà nel difendere il proprio canestro dalle scorribande avversarie. Stefano Tonut, miglior realizzatore italiano della Serie A UnipolSai 2020-2021 con 14.8 punti di media segnati a gara è sempre più leader tecnico ed emotivo di un gruppo con un’identità solida e precisa. La guardia azzurra non è solo brava nel trovare con continuità la via del canestro ma riesce a dare il suo contributo anche a rimbalzo (4 di media ad uscita) e nelle assistenze ai compagni (2.8 di media a partita). Austin Daye, primo nella speciale classifica del tiro da 3 con il 56.4% a gara, è uno dei giocatori più talentuosi del campionato italiano. L’ala americana, alla quarta stagione in maglia orogranata, è il killer-instinct della squadra lagunare e sta viaggiando ad una media di 12.8 punti, 5.1 rimbalzi e 2.4 assist di media a partita. L’Umana Reyer è anche una squadra di tiratori temibili da oltre l’arco dei 6.75: oltre al già citato Daye, specialisti del tiro dalla lunga distanza sono il capitano Michael Bramos, Jeremy Chappell e Andrea De Nicolao. Ottava partecipazione consecutiva alle Final Eight per Venezia, la nona negli ultimi dieci anni. Ripetersi non sarà facile; l’avversaria nei quarti di finale sarà nuovamente la Virtus Segafredo Bologna, con il dente avvelenato per l’eliminazione dello scorso anno.
CARPEGNA PROSCIUTTO PESARO
Mina vagante della rassegna milanese. Pesaro torna alle Final Eight di Coppa Italia nove anni dopo l’ultima volta. Una squadra lontana parente di quella vista nelle ultime stagioni, la VL è riuscita a staccare il pass per la competizione di febbraio nell’ultima gara utile per entrare nelle “magnifiche otto” contro la Germani Brescia e a riportare in una città da sempre innamorata della pallacanestro entusiasmo ed ambizione. La formazione di Jasmin Repesa ha concluso al sesto posto un girone d’andata al di sopra di ogni più rosea aspettativa e arriva al Mediolanum Forum di Assago in un ottimo stato di forma e senza la pressione di chi deve fare per forza risultato. La Carpegna Prosciutto non ha un roster particolarmente profondo. Il tecnico croato ha però a disposizione un quintetto composto da giocatori esperti e funzionali e delle seconde linee che sono in grado di traghettare la squadra nei minuti in cui i “titolari” si trovano in panchina a rifiatare, limitando gli scompensi. Tyler Cain, miglior rimbalzista del campionato, è l’uomo chiave del team biancorosso. Il “totem” di Rochester viaggia quasi alla doppia doppia di media (12.3 punti e 9.4 rimbalzi) e nelle ultime tre stagioni ha centrato la qualificazione alla Coppa Italia con tre squadre differenti: prima Varese, poi Brescia ed ora Pesaro. Carlos Delfino (14 punti, 4.4 rimbalzi e 2.7 assist di media a gara) dimostra a 38 anni compiuti di poter calcare ancora palcoscenici importanti, Marko Filipovity dà un contributo fondamentale a rimbalzo (7.3 carambole a partita) e Justin Robinson, l’atleta più basso della Serie A, ha saldamente in mano il timone della squadra (4.9 assist ad uscita). Senza dimenticarsi di Ariel Filloy che è capace di salire in cattedra nei momenti chiave dei match. Settimo attacco (82.9 punti segnati a gara) e settima difesa (82.3 punti subiti a partita) del campionato per la Vuelle che potrà disputare il match dei quarti contro Sassari con la mente libera, avendo poco da perdere e tutto da guadagnare. Pesaro ha vinto due volte la Coppa Italia nella sua storia: la prima nel 1985, la seconda a Forlì nel 1992. A Milano per continuare a stupire… Sognare non costa nulla!