Avellino-Reggio Emilia in countdown: la truppa azzurra fa volare la capolista, Anosike non basta agli irpini
Reggio Emilia si è aggiudicata la sfida del PalaDelMauro contro Avellino per 94-88 nell’anticipo della sesta giornata di Serie A, trascinata dalla straordinaria prestazione dei suoi azzurri. Agli irpini non è bastato recuperare 11 punti all’intervallo e condurre il match nella ripresa, poiché nel finale troppi errori al tiro e disattenzioni in difesa hanno riconsegnato le chiavi del match agli emiliani che hanno così portato a casa i due punti. Riviviamo la gara con il nostro consueto COUNTDOWN.
10 come i rimbalzi di Andrea Cinciarini: il capitano biancorosso oltre ai 14 punti a referto, dà una grossa mano in difesa in una serata dove ha “contenuto” a 5 il numero di assist distribuiti ai compagni.
9 come i punti decisivi di Ksistof Lavrinovic negli ultimi due minuti: il lungo lituano arrivato in Emilia per sostituire il gemello è stato l’MVP della serata con 23 punti, 10/11 ai liberi e 30 di valutazione. Decisivo nel finale con 7 punti consecutivi e i 2 liberi che mettono il sigillo sull’importante successo esterno reggiano.
8 come la valutazione di Federico Mussini: il golden boy della Grissin Bon oramai non sorprende più e sul parquet di Avellino in mezzora colleziona 11 punti e soprattutto ha il merito di trovare la tripla del +5 (81-76) al 36′ che ferma sul nascere la rimonta biancoverde.
7 come i rimbalzi offensivi e difensivi di Anosike: il cestista nigeriano con 14 rimbalzi si aggiudica il confronto diretto con Polonara e si conferma il leader del campionato in tale graduatoria, trovando anche 16 punti per un ottimo 29 di valutazione, ma la sua prestazione non basta ai padroni di casa per strappare i due punti.
6 come il massimo distacco di vantaggio dei campani nella ripresa: trascinata da Anosike e Banks, approfittando del balckout offensivo biancorosso, la Scandone era riuscita a portarsi avanti di 6 lunghezze (55-49) al 23′, lasciando erroneamente presagire un finale diverso da quello che poi si è palesato.
5 come il 5/6 dalla lunetta di Adrian Banks: l’ex Varese è il top scorer dei biancoverdi con 19 punti, ma non riesce a suonare la carica nel finale disastroso della Sidigas.
4 come le triple fallite da Donell Taylor: la guardia classe ’82 vive la sua peggior serata da quando è tornato per sostituire Drake Diener. Sbaglia 4 triple e trova solo 2 punti; nel finale Menetti gli preferisce, ancora una volta, la freschezza e l’imprevedibilità di Della Valle.
3 come le sconfitte in campionato di Avellino: contro Reggio Emilia è arrivato il terzo stop stagionale della Scandone, il secondo al PalaDelMauro contro una big dopo quello all’esordio contro Venezia.
2 come gli azzurri in doppia-doppia ieri sera: oltre al già citato Andrea Cinciarini, anche Achille Polonara ha disputato un match superlativo, con 19 punti, 12 rimbalzi, 2 stoppate per uno straordinario 39 di valutazione.
1 come la posizione in classifica della Grissin Bon: dopo il trionfo con Milano nel monday night, la Reggiana vince la seconda gara su tre in sei giorni, la quarta di fila in campionato, e almeno per una notte può guardare tutte dall’alto in basso.
0 come lo 0/2 dalla lunetta di Gaines nel finale: il play di origine Jamaicana al 36′ ha l’opportunità di pareggiare dalla lunetta sul 76-78 ma con due errori consecutivi regala l’inerzia della partita nelle mani della Grissin Bon.
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