Avellino, presentata la campagna abbonamenti 2014/15. Il direttore operativo Aloi: “Vogliamo superare le 2000 tessere”
E’ stata presentata ieri presso il PalaDelMauro la campagna abbonamenti 2014/15 della Sidigas Avellino. A fare gli onori di casa è stato il direttore operativo Marco Aloi che ha così presentato l’iniziativa dal titolo “Lasciati prendere!”:
“La prima prima fase partirà il 21 luglio e si conluderà l’8 di agosto. La seconda, aperta a tutti, aprirà il 18 di agosto e chiuderà il venerdì che precede la prima giornata di campionato. Vista la situazione economica e vista la media spettatori dello scorso anno abbiamo deciso di abbassare i prezzi dei settori più costosi (tribune superiori e inferiori), abbiamo lasciato invariato il prezzo delle curve che erano già tra i più bassi della serie A e abbiamo abbattuto gran parte della differenza tra curve e distinti. In più abbiamo abolito anche la giornata biancoverde (partita casalinga in cui anche gli abbonati avrebbero pagato il biglietto n.d.r.): così facendo regaliamo una partita in più ad un prezzo più basso rispetto allo scorso anno. Con la scorsa campagna abbonamenti abbiamo raggiunto le 2000 tessere, quest’anno vogliamo quantomeno pareggiare le vecchie cifre se non migliorarle. Per farlo coinvolgeremo anche i giocatori promuovendo una maggiore interazione tra loro e il territorio. Chi viene dovrà vivere la città”.
Non manca una leggera stoccata alla stampa locale: “Ormai sono ad Avellino da quasi un anno e, qunado arrivai, mi ero illuso di trovare delle componenti che facessero squadra con una realtà come la nostra che è un’assoluta eccellenza del territorio. E invece mi stupisce che siamo molto più apprezzati dalla stampa nazionale che da quella locale. Quello che noto è che nella nostra provincia c’è quasi la ricerca spasmodica della polemica e il voler sottolineare solo gli aspetti negativi. Questa mattina (ieri per chi legge n.d.r.), leggendo la rassegna stampa nazionale, notavo come la stampa di Varese faceva quadrato intorno alla società sottolineando come, a parte poche squadre, il mercato a livello nazionale fosse ancora fermo. Varese e addirittura la grande Milano hanno annunciato il primo nome solo oggi (ieri per chi legge n.d.r.) e noi, che abbiamo già due giocatori in roster, veniamo accusati di immobilismo. Quest’anno vogliamo lavorare nell’ombra, senza troppi clamori, ponderando le scelte”.
A chi gli chiede di vecchie pendenze, Aloi risponde: “La società opera consapevolmente e nulla viene lasciato al caso. Certamente non dobbiamo informare la stampa sulle nostre strategie come possono essere possibili transazioni di giocatori sotto contratto. Non dobbiamo rispondere all’opinione pubblica, daremo conto del nostro operato solo nel momento in cui non raggiungeremo gli obiettivi prefissati”.
I numeri diffusi dalla Lega vedono Avellino tra le ultime società come numero di spettatori ma la settima per incassi, Aloi ha una spiegazione ben precisa: “Potremmo elargire biglietti omaggio e inviti ma non lo faremo. I nostri sono numeri reali, chi entra nel nostro palazzetto paga e pagheranno tutti, cosa che non succede in altre realtà in cui, per gonfiare i numeri, si pongono in essere tutta una serie di facilitazioni. Questa non è la nostra politica: noi vogliamo fare in modo che tutti possano abbonarsi o comprare il biglietto. Vogliamo soddisfare le esigenze di tutti e vorremmo che tutti supportassero la squadra”.
Grande operatività è rivestita da Aloi anche in Legabasket: “In Lega c’è un entusiasmo ritrovato. Un esempio è il nuovo calendario il cui sorteggio verrà mandato in diretta streaming sul sito della Gazzetta. Stiamo inoltre verificando se sia possibile, anche grazie all’aiuto delle emittenti private, la nascita di un canale di Lega. La pallacanestro vuole crescere. Partiamo da un 5% di share registrato su RaiTre per gara7 tra Milano e Siena. Dobbiamo fare in modo che chi investe abbia una visibilità non solo locale”.
Infine una parentesi su due elementi del vecchio roster avellinese: “La società si sta muovendo con una strategia ben precisa riguardo due situazioni copntrattuali delicate come possono essere quelle di Lakovic e Dean. Il nostro coach ha definito la sua idea di basket e aveva espresso la volontà di fare una pulizia totale del roster passato conservando al massimo uno o due elementi”.