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Avellino-Pesaro: per gli irpini è d’obbligo dimenticare il passato, i marchigiani cercano l’ennesimo miracolo salvezza

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sacripanti, cantù

Per la prima giornata della Beko Serie A 2015/16 si affronteranno al PalaDelMauro di Avellino (ore 18,15) i padroni di casa della Sidigas e la Consultinvest Pesaro. Match che vede favoriti gli irpini ma con i marchigiani pronti a regalare inaspettate sorprese ai propri tifosi.

QUI AVELLINO – In casa Sidigas ci si affaccia a questa nuova stagione (la quarta con la proprietà “De Cesare”) a fari spenti a differenza delle scorse annate in cui roboanti mercati e obiettivi di alta classifica erano sempre stati disattesi con prestazioni al di sotto delle attese. L’estate appena conclusa ha reglato una Scandone rinnovata in toto: roster, ds e coach rappresentano un’assoluta novità. Alberani e Sacripanti hanno infatti fatto tabula rasa della vecchia formazione creando una squadra formata da un mix di esperienza e gioventù. Gente come Green e Acker (ex Villeurbanne), Veikalas (ex Bonn), Blums (ex Pana) hanno alle spalle buone esperienze nei maggiori campionati del vecchio continente e potranno permettere ai vari Cervi e Pini di crescere con più tranquillità. La truppa biancoverde si avvicina all’esordio senza grandi problemi d’infermeria; l’unica incognita è costituita da Janis Blums (nominato anche capitano). Il play lettone si è infatti aggregato al gruppo solo a fine settembre dopo l’avventura agli Europei con la sua nazionale.
Così coach Sacripanti ha presentato il match: “Finalmente siamo giunti alla prima di campionato, c’è grande desiderio di iniziare questa avventura: nuovo campionato, nuova squadra, in questa città dove fino ad ora abbiamo sentito grande affetto. A livello fisico c’è stato qualche intoppo con Pini e Cervi, che però oggi si sono allenati e saranno in campo per la partita. La nostra settimana è stata spesa nel lavorare su concetti difensivi ed offensivi e nello studio di Pesaro per preparare il match di domenica. Giochiamo in casa nostra, è la prima partita ufficiale davanti al nostro pubblico, contro una squadra che tutti danno per spacciata. Secondo me è presto per dire cose simili. Pesaro è una squadra ben costruita, con un quintetto statunitense dal talento ben distribuito, dove ognuno ha il suo compito, e con una panchina italiana giovane. Le uniche squadra su cui possiamo dare un giudizio completo sono Milano, Venezia, Sassari e Reggio Emilia. Dietro di loro c’è grande equilibrio e sale la curiosità di scoprire chi occuperà gli altri quattro posti. Lotteremo per raggiungere questo obiettivo, ovvero entrare nelle prime otto. Il nostro capitano? Sarà Blums, è il giocatore con più esperienza in Europa ed ha la giusta personalità in certe situazioni, per anzianità, piglio, esperienza, personalità”.

Consultinvest Pesaro, Coach Riccardo Paolini

QUI PESARO – Dopo la miracolosa salvezza dello scorso anno, raccolta dopo un autentico spareggio all’ultima giornata contro Caserta, la società ha deciso di ripartire dal coach che ha firmato l’impresa dopo essere subentrato a coach Dell’Agnello a stagione in corso. Sarà infatti Riccardo Paolini a guidare un roster anche in questo caso rinnovato. Il ds Ario Costa non ha cambiato filosofia: cinque americani e cinque italiani formano infatti la rosa più giovane di tutto il campionato. Una necessità, viste le risorse (contenute) a disposizione della dirigenza. Insomma, si va in cerca del secondo miracolo consecutivo dopo quello delle scorse due stagioni la prima delle quali, manco a farlo apposta, ebbe inizio proprio ad Avellino. In quella prima giornata del campionato 2013/14 gli uomini allora guidati da Sandro Dell’Agnello espugnarono il PaladelMauro per 80 a 77.
Coach Paolini ha così presentato il match: “Dobbiamo dare tutto. Vedremo se saremo capaci. Il precampionato è stato a fasi alterne, buon basket e cose superficiali tipo con Brindisi. Se combatteremo potremo avere un bel futuro, diversamente, senza grinta, potremo avere delle difficoltà. Avellino nel torneo in Germania ha giocato benissimo, Sacripanti ha fatto un gran lavoro di amalgama, pur avendo assemblato la squadra con un po’ di ritardo. Noi però dovremo contare più su di noi che su di loro. Giovinezza contro esperienza? Per noi sarà sempre così, non è quello il punto. Deciderà la nostra aggressività difensiva e la grinta che getteremo in campo. In settimana abbiamo lavorato bene: all’inizio abbiamo spinto molto, ora stiamo lavorando sugli scarichi. Stiamo studiando Avellino sia in difesa che in attacco. Che squadra sono? Tirano da tre e vanno in contropiede. Hanno Cervi e Pini che portano blocchi e sono alti e fisici. Pressano anche sulla rimessa e fanno molto pick and roll. Hanno nove giocatori intercambiabili. Green, Blums o anche Acker possono fare i play, Veikalas cambia le guardie, Nunnally può giocare 3 o 4, Buva non è così conosciuto ma è migliorato tantissimo, può essere una delle sorprese del campionato. Pini e Cervi li conosciamo.Noi vogliamo correre, in Italia si gioca molto sulla tattica e cercheranno di impedircelo ma stiamo anche lavorando sull’attacco alla difesa schierata. Campionato livellato verso l’alto? Sì, anche per quel che riguarda noi. Ci sono stati grandissimi cambiamenti, squadre rifatte daccapo, è impossibile fare pronostici. E’ sempre stato così, comunque, prima di un paio di mesi è sempre difficile fare delle ipotesi di classifica. Un’ultima cosa: più saremo al palas meglio sará. La nostra squadra è composta di ragazzi che tengono molto al sostegno del loro pubblico e della cittá. Più gente c’è meglio giocano”.

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