Il coach di Avellino Cesare Pancotto, all’indomani della sconfitta di Milano (108-57) è intervenuto a “Quelli che il basket”, trasmissione in onda sull’emittente locale Telenostra. Ecco quanto raccolto da BasketItaly.it.
Pancotto ci tiene prima di tutto a scusarsi con i tifosi: “Innanzi tutto voglio scusarmi con i tifosi per la prestazione offerta contro l’Olimpia. Purtroppo abbiamo affrontato Milano nel nostro peggior momento con Ivanov e Johnson fermi con la febbre. Milano poi ha dimostrato di essere in gran forma. Sapevo che c’erano delle difficoltà oggettive e ci sarebbero state anche se eravamo al completo. In settimana abbiamo preparato la partita in quattro, al massimo in cinque”.
Rispetto ad inizio stagione le aspettative sono inevitabilmente da rivedere al ribasso: “E’una stagione in cui l’obiettivo è la salvezza e lavoriamo per questo. E’ vero, ci sono in squadra giocatori che mai hanno lottato nei bassifondi della classifica ma dobbiamo capire che quest’obiettivo per la città è troppo importante. Lo stesso Lakovic deve capire che oggi il suo scudetto è far restare in A Avellino”.
Tanti cambiamenti si spera possano portare presto i loro frutti: “Ogni settimana speriamo che sia quella giusta per iniziare a lavorare visto che da quando sono arrivato solo due volte la squadra ha lavorato al completo. Per questo paradossalmente non sappiamo ancora quanto possiamo migliorare ma sono ottimista anche perchè la squadra ha molte frecce al suo arco. Oltre al lavoro insieme, quello che ci serve è una vittoria che ci dia autostima”.
Dall’approdo di Pancotto due sono stati i nuovi arrivi: “Lakovic è un grande professionista e il suo apporto va oltre il campo. Lo si nota da come prepara anche il singolo allenamento. Quando la dirigenza mi ha parlato del suo acquisto ho subito capito che c’era voglia di sistemare le cose. Ad Hunter invece abbiamo prospettato un utilizzo dalla panchina ed è arrivato da noi giovedi dopo essere stato chiamato solo mercoledì. Rispetto a Jobey (Thomas n.d.r.), altro nostro obiettivo, ha meno tiro ma potrà occupare sia il ruolo di “2” che di “3”. In più conosce bene l’Italia ed è una gran brava persona”.
Il prossimo match è contro Cremona, un vero e proprio scontro diretto: “E’evidente che è fondamentale vincere ma questo per noi non deve essere un assillo bensì un qualcosa che ci spinge a fare meglio. In questi momenti non possiamo scegliere chi affrontare quindi dobbiamo solo pensare a lavorare. Ci occorre una partita concreta e soprattutto molto attenta in difesa”.
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