Da una parte una squadra in forma che ha ritrovato gioco, fiducia e punti (tanti) dopo un periodo di alti e bassi, dall’altra, una squadra che sembrava aver trovato la rotta giusta per svoltare ad una stagione grigioscura, per poi ripiombare però in vecchi malumori: il preview di Avellino vs Sassari.
Vitucci contro Sacchetti l’anno scorso di questi tempi, valeva il primato della LegaA, oggi è la sesta contro la nona. Una classifica bugiarda per entrambe, che pagano periodi di gioco altalenanti e condizionati da infortuni e camabiamenti. Sassari però nella sua stagione ha già raccolto tanto, dalla vittoria della Coppa Italia, passando per gli ottavi di finale di Eurocup e con il rientro a pieno regime di Travis Diener ed il recupero della condizione di Gordon, pare abbia ritrovato gli automatismi e la chimica di squadra che avevano portato alle 11 vittorie di fila di inizio stagione. Avellino dal canto suo dopo essere rientrata pienamente nella lotta play off, ha visto con lo scivolone nel derby con Caserta, riproporsi davanti agli occhi scene già viste che hanno portato malumore e pessimismo nell’ambiente.
Proviamo allora ad analizzare questi 40 minuti di gico che ci aspettano oggi, partita che vedrà il PalaDelMauro aperto di Sabato per regalare un giorno di riposo in più a Sassari in vista della trasferta Berlinese di Martedì.
Se Sassari è in crescita con il settore lunghi, con Gordon che pian piano sta ritrovando la forma, Eze in rodaggio, Tessitori sempre più convincente e C.Green che è ormai una certezza di rendimento, Avellino è invece in caduta libera per quanto riguarda i mezzi pesanti e il ritorno di Ivanov, che sarà condizionato mentalmente dalla brutta disavventura familiare (perdita del fratello), si spera possa essere la soluzione giusta per ritrovare un gioco nel pitturato, sia offensivo che difensivo, che possa restituire alla squadra di Vitucci un ventaglio di opzioni di gioco maggiore.
Il rendimento sotto le aspettative di Dragovic e un Biligha ancora acerbo, hanno portato due sconfitte con Cantù e Caserta che non fanno essere ottimisti per la gara di stasera e, se il pacchetto dei lunghi Sassaresi è in crescita, fra i piccoli ci sono solo certezze con i cugini Diener e il grande ex M.Green a guidare una truppa che in fatto di acume cestistico non ha niente da invidiare a nessuno. In quella che sarà una bella sfida fra play con Lakovic a cercare di raddrizzare la stagione, ci si aspetta qualcosa in più da Foster (anche perché si può fare solo meglio degli 0 punti in tre uscite). C’è quindi da pensare che sarà una gara basata molto sugli aspetti mentali del gico, con Sassari che deve cercare di pensare al campionato senza farsi distrarre dall’ impegno di coppa e con l’accortezza di non sottovalutare un impegno che ad inizio stagione poteva essere considerato uno scontro fra big, la squadra Sarda cercherà di tenere alto il ritmo, si affiderà visti i risultati positivi delle ultime uscite al tiro dalla lunga distanza e proverà ad aumentare l’intensità difensiva che nelle ultime gare ha creato diverse occasioni in campo aperto, il modo migliore per l’apertura di quei break pesanti per cui la squadra di Sacchetti è celebre; Avellino invece dovrà cercare di catalizzare le attenzioni sul risultato, provando a rallentare il ritmo, cercando in particolar modo di far entrare in partita il prima possibile Ivanov vera possibile chiave tattica della gara, raddoppiando sui portatori di palla e se possibile attaccando spesso sull’uno contro uno, data l’assenza dello specialista difensivo Devecchi nelle file biancoblu.
Tanti gli ex in campo con M.Green su tutti, l’occasione per applaudire due squadre che si rispettano e che meriterebbero, per potenziale tecnico una classifica decisamente più rosea.
Appuntamento stasera alle 20:30 al PalaDelMauro, la contemporaneità con il match trasmesso da gazzetta.it impedirà, a meno di decisioni dell’ultim’ora, al pubblico Sardo di poter vedere la diretta televisiva della gara, arbitrerà la terna composta da Lanzarini, Bartoli e Terreni.
Avellino per ritrovare il sorriso
Sassari per iniziare una lunga trasferta con lo spirito giusto
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