Il suo arrivo ha sicuramente rivoltato come un calzino la stagione di Avellino, prima candidata alla retrocessione, poi addirittura in lizza per approdare alla post-season. Parliamo di Jaka Lakovic che in casa Scandone sperano di trattenere anche per il prossimo anno, nonostante si preveda la concorrenza di importanti club stranieri.
Dalle pagine de “Il Mattino” l’asso sloveno si dice possibilista circa una sua permanenza in Irpinia: “Non so ancora nulla di preciso riguardo al mio futuro ma spero in una soluzione nel breve periodo. Per la mia permanenza in Irpinia non ho opposto alcun veto, anzi ho manifestato la mia più ampia disponibilità in quanto in questi mesi mi sono trovato bene in una realtà piccola ma ospitale e calorosa come Avellino e di conseguenza non nego che mi piacerebbe restarvi anche per la prossima stagione”.
Importante è stata anche la figura di De Cesare. A lui e alla società Lakovic è molto grato: “Confido in un accordo immediato dal momento che il progetto della Sidigas mi affascina. I tifosi sono fortunati ad avere un patron come De Cesare. Una persona che vuole costruire qualcosa di importante, nutrendo ambizioni realistiche e non folli e io , nel mio piccolo, mi auguro di poter contribuire a portare Avellino a livelli più elevati. Alla Scandone sono grato per aver creduto in me, in quanto venivo da un periodo un po’ difficile dal quale però mi sono rialzato grazie alla chance offertami dal club biancoverde, sperando di poter coronare questo 2013 con la partecipazione agli Europei di settembre con la Nazionale slovena“.
I play off sono sfuggiti per poco ma troppa era la strada persa ad inizia stagione: “Siamo dispiaciuti per non aver agguantato la post season ma siamo comunque soddisfatti in quanto il nostro primo obiettivo era quello della permanenza nella massima serie. Se la squadra avesse avuto un rendimento migliore nella prima metà di stagione, ci saremmo di certo qualificati ai play-off. Peccato, perché avremmo coronato un girone di ritorno fantastico nel quale col lavoro e con i risultati siamo riusciti ad invertire la rotta. Cosa tra l’altro difficile in un campionato equilibrato e in cui non ci sono top team, come quello italiano”.