‘Are you kidding me?’ – Andrea Zerini, capitan coraggio che indica la retta via a Brindisi
Altra puntata della nostra nuova rubrica intitolata “Are you kidding me?”, in cui analizziamo quella che è stata la sorpresa dell’ultimo turno di Lega A, riferita alla prestazione dei singoli giocatori. In questa occasione, a spiccare è Andrea Zerini, capitano dell’Enel Brindisi.
Sono gli ultimi tre secondi di gioco e il punteggio è in perfetta parità. La tua squadra viene da un periodo decisamente delicato, con tre sconfitte consecutive accumulate tra Eurocup e campionato, a seguito dell’infortunio del playmaker titolare Scottie Reynolds. Giochi in trasferta non in un palazzetto qualsiasi, ma al Pianella. Due tiri liberi a disposizione, conquistati grazie ad una prova gagliarda. Possono essere quelli della vittoria, ne basterebbe forse anche solo uno. Ma la mano trema e fai 0/2. Tutto rimandato, occasione persa e sfumata, si va ai supplementari senza due tuoi compagni (Cournooh e Scott partiti in quintetto) fuori per falli. Successivamente dichiarerà: “Ho perso 10 anni di vita”. Tutto sembra volgere al peggio, in un vortice di emozioni che trascinerebbe a terra la grande maggioranza degli atleti. Ma non è da questi dettagli però che si giudica un giocatore, come De Gregori cantava riferito ad un altro sport. E infatti, Andrea Zerini, dimostra a tutti quanto stia crescendo mentalmente, tecnicamente e fisicamente. Resetta la mente e ritorna in campo più carico di prima, senza paura di sbagliare. Nell’overtime cattura 4 fondamentali rimbalzi e realizza 4 punti con 2/3 dal campo, conducendo la sua Enel Brindisi alla vittoria sul campo di Cantù. Da vero capitano, nel momento di estrema difficoltà si prende la squadra sulle spalle, caricandosi di responsabilità e caricando i compagni con grinta e attributi. Senza dimenticare che questa è la sua prima esperienza da capitano, a 27 anni da poco compiuti, in una piazza importante come quella biancoazzurra. Consapevolezza dei propri limiti e capacità di mettere in mostra tutti i propri pregi da combattente e lungo versatile, le sue caratteristiche più marcate. ‘Zero’ sta crescendo a vista d’occhio e Brindisi si lustra gli occhi. Per coronare una giornata perfetta, arriva la prima doppia doppia in Serie A della propria carriera, in virtù dei 15 punti e 13 rimbalzi messi a referto. Zero di soprannome, ma non certamente di fatto!