Aradori: “Se non avessi avuto in mente di lasciare l’Italia, sarei andato a Sassari. Il Gala opportunità da cogliere al volo”
L’azzurro Pietro Aradori. impegnato in questi mesi estivi con la maglia della Nazionale Italiana per cercare di salire sul treno che porta dritti da EuroBasket2015, racconta al Corriere dello Sport, i motivi che lo hanno indotto ad abbandonare la Lega A per tentare l’avventura estera in Turchia, accettando la proposta del Galatasaray.
Ecco gli estratti più significativi della sua intervista: “Dopo gli Europei in Slovenia speravo di fare un’esperienza all’estero. Terminato il contratto con Cantù, non ho avuto subito alcuna proposta dall’Italia, così è arrivata l’offerta del Galatasaray di un anno e l’ho presa al volo, non potevo rifiutarla. Poi è venuta da me Sassari, e se non avessi avuto in mente di lasciare la Serie A, l’avrei sicuramente accettata. Sino a 10 anni fa il nostro era il miglior campionato, ora lo sono quello spagnolo e quello turco, e io voglio confrontarmi con i migliori. Da noi per un giovane non è facile trovare spazio. In Nazionale ci sono ragazzi costretti a scendere in Lega A2, come Moraschini a Mantova, perchè stanchi di andare in campo solo 5′ per 3 anni di fila. Il Gala ha milioni di fan ed è talmente forte come società che si è permesso di non presentarsi a gara 7 delle finali con il Fenerbache per protesta contro la Federazione turca. Se fosse successo da noi, sarebbe scoppiato un putiferio.”