Aquila Basket, il general manager Trainotti: “Prossima settimana definizione del nuovo allenatore”
Conclusa la stagione, il general manager Aquila Basket Salvatore Trainotti fa un bilancio in conferenza stampa; emergono anche alcune novità relative alla prossima stagione, ancora da ufficializzare:
“Due battute doverose sui playoff: sono stati brevi, ma va rimarcato quanto abbiamo fatto per arrivarci. Il 13 di marzo la partita con Sassari non si gioca, siamo gli ultimi in classifica: due mesi dopo entriamo ai playoff vincendo sul campo della Virtus Bologna. Credo che questi due dati confermino il lavoro fatto da Molin, dai ragazzi e tutte le persone coinvolte. Siamo una delle poche squadre che non ha inserito giocatori durante la stagione, confermando così la nostra politica societaria di dare fiducia al gruppo: innanzi tutto perché ci credevamo, questi ragazzi meritano attenzione per il talento e per l’impegno dimostrato in ogni momento; e poi anche per un rispetto morale verso le persone che sostengono questo club. In una stagione come questa, rispettare il budget e rimanere dentro il perimetro che gli investitori, i soci, avevano tracciato, penso sia un segnale da dare per confermare quella che è la solidità del progetto, che viene prima di qualsiasi cosa. Purtroppo ai playoff ci è capitata Milano, che è sicuramente una squadra che ha dimostrato di essere superiore in Italia, e credo che da parte nostra ci sia stato il tentativo di metterla in difficoltà; l’ultima è stata una partita di grande orgoglio, conferma della mentalità dei ragazzi con desiderio di continuare a competere. Rinnovo i complimenti a Milano per quello che ha fatto; per adesso la nostra attenzione è al futuro e cominciamo da subito a pianificare la prossima stagione”.
Le domande
Il coach “Il lavoro di Molin è stato sotto agli occhi di tutti, è sicuro che il contributo di Lele è stato fondamentale. Il fatto di proseguire con lui non è legato al fatto che abbiamo raggiunto i playoff, ma ad un piano di condivisione di un progetto: le qualità di Lele le conoscevamo e penso che tutti le abbiano viste. La prossima settimana con la fondazione, che è socio di riferimento del progetto, porterò il progetto tecnico che ho condiviso con Molin e credo che, nel momento in cui tutto sarà a posto, a cominciare dall’aspetto contrattuale che è importante, credo che la prossima settimana si possa arrivare alla definizione del prossimo allenatore“.
Il progetto “Riguardo la licenza, aspettiamo che EuroCup ufficializzi quanto ha anticipato, e nel momento in cui ci sarà qualcosa di concreto allora potrò dire qualcosa. Tempi? Probabilmente si dovrà attendere la fine del campionato, bisogna chiedere a Eurolega. Per quanto riguarda la durata contrattuale dell’allenatore: cerchiamo una persona che condivida il nostro modo di fare pallacanestro e il nostro modo di pianificare le cose, che è quello che abbiamo cercato di fare due anni fa e poi alla fine i risultati non ci hanno premiato. Quindi con Lele abbiamo parlato di programmi, di sviluppo, di come inserire la squadra all’interno del modello aquila. Se decidi che la persona è la persona giusta per te, non è per un anno ma per più anni“.
Le riconferme “Abbiamo un altro anno di contratto con Sanders, la nostra intenzione è quella di partire da lui nella costruzione della squadra. Tutti i giocatori italiani hanno il contratto, nelle prossime settimane quando avremo chiarito anche con l’allenatore faremo delle valutazioni anche su questo lato. Gli altri giocatori: è ovvio che JaCorey Williams ha fatto una stagione incredibile, è ovvio che saremmo contenti di averlo con noi il prossimo anno, e che faremo un passo per provare a tenerlo. Però tutte le persone di buon senso sanno che ci saranno tante altre società che avranno piacere questo giocatore. Quindi noi presenteremo il nostro progetto che contempla l’aspetto tecnico ed economico, e se sarà apprezzato bene altrimenti, come al solito, si ripartirà e si troverà un’alternativa”.
Gli italiani “Gli italiani under 23 hanno giocato molti minuti; questo vuole dire che giocatori come Ladurner e Conti hanno trovato, magari in maniera anche inaspettata, spazio. Lasciando perdere Toto, che ha contribuito alla causa e ha fatto sì che la squadra fosse in grado di arrivare fino in fondo, Mezzanotte ha avuto questa estate una operazione per sistemare un problema alle ginocchia, quindi purtroppo lui non ha potuto fare la preparazione; ha fatto fatica a trovare il ritmo all’interno della squadra, ma è un ragazzo di 21 anni quindi credo debba crescere mentalmente, è un giocatore con grandi margini di miglioramento. Pascolo, qui la situazione è diversa: è un giocatore esperto, un veterano, oltre al problema al ginocchio di due mesi fa non ha avuto problemi; il suo era una questione tecnica: noi eravamo una squadra con alto profilo tecnico, con tanto atletismo; nel momento in cui tutto questo veniva messo in campo, probabilmente le caratteristiche di Dada non erano giuste per questa squadra, o viceversa”.
Questione Brienza “Se abbiamo cambiato allenatore vuole dire che qualcosa non andava; abbiamo scelto Nicola perchè volevamo un allenatore giovane, che ha un sistema e un modo di vivere la pallacanestro simile a quello di Trento e cercavamo un ragazzo con quella faccia tosta per superare quei momenti di difficoltà che sapevamo ci sarebbero stati, legati al confronto col progetto tecnico precedente. Se devo andare a vedere dove c’è stato un problema: ci siamo un po’ incastrati su questa cosa, stavamo più attenti a fare confronti col passato. Probabilmente a posteriori, un allenatore giovane dovevamo pensare avrebbe fatto fatica nei primi tre mesi a vivere quella situazione. Un allenatore più esperto avrebbe anche accettato di più i paragoni e i confronti e avrebbe protetto di più i giocatori, avrebbe fatto scudo”.
Post problematici “Per chi fa la nostra professione, o sei equilibrato nel gestire critiche, commenti, opinioni, altrimenti è un disastro. Siamo giudicati quotidianamente e da qualsiasi persona, ed è la parte più difficile di questo mestiere perché ci vuole equilibrio personale e certezze personali, una famiglia o un gruppo che ti sostiene e tutto quello che arriva, anche quello che non ritieni giusto, sei bravo a fartelo scivolare via; e magari sei anche capace di trasformare le critiche in qualcosa si positivo. Ad un certo punto della stagione c’è stata la percezione da parte dei ragazzi di non sentirsi capiti; non è facile giocare per un anno senza pubblico. Quindi coi ragazzi abbiamo parlato, e secondo me uno dei post era di una persona carica che vuole andare in campo, e ha preso energia; l’altro un po’ più aggressivo. Ma esprimevano comunque l’animo di due ragazzi che hanno dato tutto per Trento: Martin ha giocato i playoff con un infortunio, ci ha provato fino all’ultimo secondo. Preferisco guardare alla forza di questi ragazzi, che magari hanno espresso uno stato d’animo legato a post che hanno visto di qualcuno che gli diceva stesse giocando male. E’ stata più una reazione di ragazzi che ci tengono. Tante volte dobbiamo vedere questi ragazzi non come delle figurine ma come delle persone, quindi ogni tanto giustificarli e proteggerli”.
(dalla conferenza stampa del 20 maggio 2021)