Andrew Goudelock, il “Mini-Mamba” ricorda Kobe Bryant
È il sogno di ogni bambino: incontrare il proprio idolo. Andrew Goudelock, il suo sogno, l’ha realizzato. Andando per di più al di là di ogni aspettativa. Anche la più irrealistica. Perché non solo ha incontrato Kobe Bryant: con lui ha addirittura giocato. Con la storica maglia dei Los Angeles Lakers nel campionato professionistico americano di basket.
Un esempio da imitare, per Andrew, dentro e fuori dal campo.
Bryant, nel mondo del basket, è entrato nel mito come “Black Mamba”. Un soprannome che scelse lui stesso, dopo aver visto il film Kill Bill.
A Goudelock, il soprannome lo diedero Luke Walton e Matt Barnes. Lo chiamarono “Mini Mamba”. Un omaggio grandissimo, per Andrew. Anche perché Bryant diede il suo consenso: «Mi piace, questo nome!». Un legame a doppio filo, insomma. Che continua anche dopo la tragica scomparsa di Bryant.
“Non gli sarò mai grato abbastanza per avermi permesso di esser parte della sua grandezza. Spero che tutti possano mantenere la sua memoria”.
Fonte: Ufficio Stampa Reyer Venezia e Metropolitano.it