La Virtus vince e prosegue il suo buon momento: la Fiat, ancora in emergenza soccombe solo negli ultimi possessi, come troppo spesso capitato in questo frangente della stagione e cede 82-79 al termine di una partita combattutissima ed emozionante, al netto degli errori.
Decisivi gli ultimi possessi della partita nei quali la Virtus è riuscita a piazzare canestri fondamentali, mentre la Fiat si è affidata a soluzioni individuali che non hanno portato alcun profitto. La Fiat ha comunque avuto l’occasione di agguantare il supplementare, ma il tiro di Delfino, al rientro, non ha trovato il canestro.
Per la Virtus ottima la prestazione di Aradori, il cui inizio ha dato una immediata scossa alla partita e costretto l’Auxilium ad inseguire (29-15): i ragazzi di Brown, tramortiti dall’energia messa in campo dai padroni di casa nei primi 10′, sono comunque riusciti a ricucire, grazie al nucleo made in italy Cusin-Poeta-Delfino, la cui determinazione ha contagiato quasi tutti gli altri elementi del roster, fatta eccezione per Wilson e Rudd, apparsi ancora una volta ben lontani da quel “play the right way” che è il mantra del loro coach.
Per Rudd, in particolare, partita da dimenticare, anche da un punto di vista statistico, visto il suo 0/7 dal campo. Nonostante la prova incolore dell’ex Cska Mosca, e di Wilson, che ha provato a punire la squadra in cui ha militato nel finale di stagione scorsa, senza riuscirci, la Fiat è riuscita a rimettere in piedi la partita grazie ad una solita difesa ed un inusuale controllo dei rimbalzi ed anzi ha messo per la prima volta la testa avanti quando mancavano 3′ e 16” alla fine del terzo periodo.
In questa occasione le VuNere hanno piazzato un controparziale che si è rivelato poi decisivo con M’Baye e Pajola: nel quarto quarto, con il trio azzurro della Fiat in evidente affanno, gli ospiti si sono affidati a Carr che in attacco ha risposto presente, salvo poi lasciare incomprensibilmente il palcoscenico a Wilson, mentre in difesa ha commesso nel finale due errori individuali che sono costati carissimi: prima un fallo su Aradori e poi un sanguinoso rimbalzo offensivo lasciato ad M’Baye.
Su questi errori dei piemontesi la Virtus ha costruito il successo: per coach Brown il ritorno alla vittoria è rimandato ma in attesa dell’innesto di Moore e Hobson (e gli addii di Rudd e Taylor), la nota positiva è aver un nucleo di giocatori che può trasmettere quei valori che fanno la differenza, al di là dei fattori tecnici e tattici.
Ancora una volta non si può non menzionare la prestazione di capitan Poeta, testimoniata anche dal suo tabellino: 27 di valutazione con 15 punti, 6 rimbalzi e 5 assist.
Bologna-Torino 82-79 (26-15; 18-27; 17-16; 21-21)
Bologna: Taylor 12, Punter 16, M’Baye 10, Kravic 8, Aradori 18, Baldi Rossi 5, Pajola 3, Cappelletti 3, Qvale 5, Cournooh 2. All: Sacripanti
Torino: Stodo ne, Anumba ne, Portannese, Wilson 9, Carr 15, Poeta 15, Delfino 7, Cusin 8, Rudd 5, Jaiteh 10, Taylor 10. All:Brown