E’ forse il derby delle deluse, Sassari e Venezia si sfidano per dare una svolta alla propria stagione, per cercare continuità nei risultati e la migliore alchimia per le final8, con la speranza che il ricorso al mercato, abbia dato quella spinta necessaria per chiudere al meglio la stagione.
A pari punti a quota 20, in piena lott aper rimanere fra le 8 a cui saranno riservati i playoff, la Reyer padrona di casa e la Dinamo, sono pronte a cercare segnali di vita in campionato, dopo che la parentesi Europea si è conclusa per entrambe, lasciando amarezza e rimpianti da una parte, ma qualche nota positiva dall’altra.
Come arriva Sassari:
Solo problemi d’abbondanza per coach Calvani, che dopo la prima vittoria in campionato arrivata nel 2016 con Varese, potrà far esordire l’ultimo acquisto (sia in ordine temporale che a disposizione per Sassari che ha chiuso il suo mercato) Josh Akognon, arrivato a Venezia direttamente dalla Cina dove ha chiuso ad oltre 30 di media la sua stagione. Con o senza Akognon a referto, Sassari deve necessariamente sacrificare un USA da schierare, una decisione tutt’altro che scontatata, perché sia in campionato contro Varese, ma anche in coppa contro il Galatasaray dove non vi erano limiti legati al passaporto, ma Kadji non poteva giocare, Petway è sembrato essere la soluzione per lo staff tecnico biancoblu (in quitetto con Alexander), mentre in altre occasioni la scelta di tenere fuori un USA è ricaduta su Varnado o su Alexander, sia per motivi tecnici che di stato fisico.
Calvani analizza così la partita e fa un punto sugli ultimi tre innesti: “Venezia sicuramente non sta avendo un percorso di stagione per quelle che erano le sue aspettative, come del resto per quello che riguarda noi, ma è una squadra che fa del sistema offensivo e dell’esecuzione dei giochi il suo punto di forza e quindi dovremo essere bravi noi a rompere questo modulo di attacco, nel tagliare le linee di passaggio, interrompere la loro continuità per costringerli poi ad andare alla soluzione individuale.”
Akognon al debutto, Kadji alla seconda gara e Mitchell ancora in rodaggio: “Mitchell probabilmente non è ancora inserito totalmente nel sistema per quello che vogliamo che lui faccia. Vedo però una buona disponibilità e un buon atteggiamento, anche ieri quando ci siamo allenati subito dopo il lungo trasferimento da Istanbul. Questo è un segnale importante, a maggior ragione dopo una sconfitta e quindi con un ricordo negativo dell’ultima prestazione.
Kadji purtroppo nella coppa europea non ha potuto giocare. Quella di Venezia è la seconda partita in cui lo mettiamo in campo e sappiamo che può darci un grande contributo. Abbiamo visto che domenica scorsa ha già dato dei segnali su come si può inserire in questo gruppo e su che tipo di contributo può darci
Akognon è appena arrivato e sicuramente andrà in campo. Ha cercato di capire quali possono essere le caratteristiche della squadra e come si potrà inserire. Ci vorrà un po’ di tempo però per il ruolo che occupa, da playmaker ma con una visione un po’ più ampia di altri giocatori per altri ruoli, sarà sicuramente facilitato nel cercare di capire in un tempo stretto quali sono le necessità della squadra”.
Come arriva Venezia:
I padroni di casa, come per Sassari, sono alla ricerca di continuità e fiducia, la scelta di puntare su un gruppo consolidato non ha reso per ora i frutti sperati, con tante scusanti dal punto di vista fisico, dato una serie di infortuni che hanno spesso spezzettato il gruppo, impedendo una corretta costruzione della chimica di squadra; a pagare dazio sotto questo punto di vista, è stato soprattutto il rendimento esterno della squadra di Recalcati, che non riesce proprio lontano dal Taliercio ad esprimersi al meglio, eccezion fatta per la gara dell’andata.
Mal comune non fa mezzo gaudio, Venezia soffre nella lotta a rimbalzo e non trova risposte concrete nella gestione dei tiri importanti nei momenti cruciali delle gare, fattori comuni a quelli di Sassari, che hanno creato un po’ di malumore fra i tifosi Reyer, gestito dallo stesso Recalcati al termine dell’ultima gara con lo Zielona Gora: “Prima di parlare di Sassari, voglio sottolineare che il nostro momento sicuramente non è esaltante, non stiamo bene, e adesso comincia la parte veramente difficile. A fine partita, mi sono fermato a parlare con alcuni tifosi, che sono stati molto positivi; ma mi dispiace vedere che alcuni prendono a bersaglio i giocatori. Ne abbiamo alcuni in difficoltà, non solo fisicamente, ma anche come rendimento. Io sono nato cestisticamente con l’idea che la squadra va sempre sostenuta, soprattutto nei momenti di difficoltà. Ci sono invece alcuni atteggiamenti che sembrano considerare alcuni giocatori figli di un dio minore, mentre per altri va bene tutto. E’ un momento in cui dobbiamo stringerci tutti attorno alla squadra, senza perdere la testa, senza farci prendere da delusioni e amarezze, ma compattarci per venire fuori da un momento non facile: tempo ne abbiamo.”
Fuori Peric, Green da valutare, Goss in dubbio e Ortner reduce da un turno di riposo, Venezia non sorride dal punto di vista della salute, ma Recalcati è fiducioso: “Quanto a Sassari, è chiaro che è una partita chiave. Abbiamo un vantaggio che ci siamo presi con bravura all’andata e bisogna fare di tutto per mantenerlo: se cominciamo con un 2-0 in uno scontro diretto, alla fine ci potrebbe fare comodo. Con lo scudetto sulla maglia, probabilmente loro sentono più di noi di non aver mantenuto i pronostici iniziali e, non a caso, hanno cambiato allenatore, giocatori e anche struttura di squadra. Le difficoltà di giocare contro di loro sono note, visto che hanno giocatori di talento, anche se non sempre hanno espresso appieno le loro capacità, visto che altrimenti non sarebbero in una posizione così negativa. E, così come noi, arrivano alla stretta finale cercando contro una diretta avversaria due punti che sarebbero grasso che cola. Si affrontano due squadre in difficoltà per i risultati, ma con grande orgoglio e giocatori di talento che possono decidere la partita, di squadra o individualmente. Gli acciaccati? Per Goss è fondamentale che non giochi sul dolore, almeno in partenza. Green freme, ma vedremo dopo una nuova ecografia se, pur non a posto, ci siano buone possibilità che, giocando, non peggiori: se sarà così, vista la voglia che ha e il tipo di partita, lo rischieremo. Ortner era reduce da una cura di antibiotici, per cui è stato utile poterlo risparmiare con Zielona Gora, ma è a disposizione. Per Peric, ne riparleremo a marzo.”
Appuntamento alle 20:30 questa sera Sabato 13 Febbraio, dirigeranno la gara i signori Seghetti, Baldini e Ranaudo, per chi non potrà assistere dal vivo alla sfida al Taliercio, diretta tv in ambito locale per la Sardegna sugli schermi di Videolina.