La Pallacanestro Trieste continua a lavorare alacremente, all’Allianz Dome, in questi primi giorni di preparazione: nella sala stampa del palasport di Via Flavia, questa volta, tocca ad Akil Mitchell. Giocatore di 206 centimetri classe 1992, americano naturalizzato panamense, Mitchell si presenta ai microfoni “armato” di un grande sorriso e altrettanta disponibilità, abituato com’è a girare per il mondo in leghe molto differenti tra loro.
Akil, innanzitutto parliamo delle tue prime impressioni a Trieste.
“Beh, sicuramente Trieste è una bellissima città; quando sono arrivato qui, vedere il mare, la spiaggia, è un panorama splendido. In più, devo dire che i fans sono stati molto calorosi nell’accogliermi: in città mi hanno fermato, salutandomi e parlando con me con passione. Sono sicuro che sarà una grande annata”.
La tua carriera “racconta” di molte tappe differenti: vuoi raccontarcele un pò, in sintesi?
“Ho viaggiato parecchio, si. Nel mio anno d’esordio come professionista, dopo il college, ho fatto il training camp con gli Houston Rockets, poi ho avuto l’opportunità di giocare in G League, in Australia e in Francia. Per cui ho toccato l’Europa, l’Australia e gli Stati Uniti, e ora arrivo in Italia, dove vivrò la mia “prima volta” con Trieste. E’ un buon campionato, con discreti atleti e cercherò di fare del mio meglio”.
Sotto il profilo tecnico, che tipo di giocatore è Akil Mitchell?
“Sono un buon difensore, cerco sempre di essere il miglior giocatore in campo sotto questo profilo. Oltre a questo, faccio quello che il coaching staff mi richiede: sono un team leader e posso difendere ma anche rendermi utile dal punto di vista realizzativo e dei passaggi. Insomma, cerco di aiutare la mia squadra in tutte quelle piccole cose che servono a vincere, alla fine”.
Che cosa conosci dell’Italia e del campionato italiano?
“Conosco un pò di giocatori che hanno avuto esperienze qui da voi. Quando sono arrivato in Europa, in Francia, ho trovato un buon livello come velocità e tecnica: in Italia, il livello è ancora più alto. Anche qui, nella nostra squadra, siamo dotati di buonissimi tiratori, gente che sa passare la palla ed è abile nel giocare assieme e creare situazioni di un certo tipo. Sarà un anno divertente, ne sono sicuro”.
Dove può arrivare Trieste, secondo te?
“Non voglio mettere troppa pressione, ma secondo me possiamo fare i playoff: abbiamo tutto il talento del mondo per poter raggiungere questo risultato”.
Infine, un saluto per i tifosi di Trieste.
“Grazie per come mi avete accolto, ora andiamo a vincere qualche partita!”
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Ufficio Stampa Pallacanestro Trieste