Trento non lascia scampo ai Campioni d’Italia, in testa dal primo all’ultimo secondo, strappa anche gli applausi del PalaSerradimigni, la Dinamo alza bandiera bianca.
Non c’è storia a Sassari, dove i padroni di casa, non riescono per un solo istante ad avere la meglio sugli ospiti, la Dolomiti Energia non sbaglia un colpo e con 6 uomini in doppia cifra e giocate che hanno trovato anche il consenso del pubblico sardo, sono stati in grado di espugnare il PalaSerradimigni che a fine gara, fischia in maniera evidente i propri giocatori.
La cronaca:
Sassari senza Petway, ma con l’americano a referto, costruisce bene ma finalizza poco dopo la palla a due, tanti gli errori dalla lunga distanza ad inizio gara, anche con tiri ben costruiti; il parziale iniziale in favore di Trento, dipende proprio dalle diverse percentuali sui tiri aperti, l’Aquila non sbaglia e trova un parziale iniziale 4-12, che costringe Calvani al time out.
Il minuto di sospensione dei padroni di casa, anima la Dinamo in attacca che continua a sbagliare dai 6.75, ma trova delle risorse in post basso con Varnado, dall’altra parte del campo però, non spariscono delle amnesie difensive, che la Dolomiti Energia sfrutta alla perfezione, grazie ad un Sutton particolarmente ispirato e la capacità degli ospiti di costruire in maniera ottima, i rimorchi per punire i raddoppi difensivi; il primo quarto vede Trento guidare 17-23.
Le rotazioni dalla panchina fanno sì che si crei il duello tra Alexander e Lechtaler, una sfida che sulla carta dovrebbe avvantaggiare Sassari e che in realtà premia il lungo azzurro. La Dinamo non riesce mai a servire il suo n°9 nel pitturato, mentre Trento sfrutta al meglio la fisicità dell’Italiano, utilizzandolo come perno dell’attacco, permettendo ai vari Flaccadori e Poeta di mantenere inalterato il vantaggio.
L’Aquila gioca sul velluto, ogni giocatore porta il suo mattone per la causa in maniera ordinata, colpisce soprattutto la capacità di punire il lato debole della difesa della Dinamo ogni volta con un protagonista diverso; dall’altra parte del campo il gioco espresso è l’antitesi di quello Trentino, Sassari è goffa ed incapace di costruire un tiro aperto, priva di una regia che possa dettare i tempi delle rotazioni offensive, in cui soltanto Logan sembra avere la voglia di muoversi per mettere in difficoltà la difesa ospite, con un risultato complessivo che vede la Dinamo sprofondare sul -16, 27-43 alla fine dei primi due quarti e qualche fischio per i padroni di casa che vedono nelle note statistiche, il doppiaggio degli ospiti nelle voce dei rimbalzi 10-20 e negli assist 6-13, con in più un 2/14 dai 6.75 che fa rumoreggiare i tifosi Sardi.
La Dinamo prova la reazione in uscita dagli spogliatoi, Logan trova i primi punti della sua partita, crescono le percentuali dai 6.75 e arrivano delle buone soluzioni di tiro, Trento però non si spaventa, anzi, attacca con pazienza la difesa biancoblu, continua a primeggiare a rimbalzo e ricavare fatturato dalle seconde opportunità, con il punteggio che vede un break di 6 punti in favore dei sardi.
Con Calvani che prova Logan in regia, sono i liberi a ricacciare indietro Sassari, arriva il tecnico per il coach biancoblu e Baldi Rossi e Flaccadori trovano un complessivo 5\5 che fa sprofondare Sassari, punita poi dall’ennesima persa che ferma il punteggio sul 49-66, Alexander in chiusura riavvicina Sassari al 30’ con il quarto che si chiude sul 57-68.
Buscaglia dà tanta fiducia ad un quintetto azzurro, che riesce a reggere su Logan e compagni, in cui Flaccadori brilla per quoziente cestistico e Baldi Rossi e Pascolo portano a scuola la difesa biancoblu, con il pubblico pronto a sottolinearlo con gli applausi convinti del PalaSerradimigni per gli ospiti e gli altrettanti fischi per la Dinamo. 62 – 77 a 6’.27” dal termine.
Trento continua a guidare in scioltezza, Calvani costretto al time out, non riesce a trovare una soluzione alla mancanza di ordine in attacco, fattore che permette agli ospiti di toccare il +19, pur perdendo diversi palloni, senza che i biancoblu riescano ad approfittarne.
Trento amministra e senza fretta, conserva il vantaggio che gli permette di espugnare meritatamente il PalaSerradimigni, con il punteggio di: 73-88.
I tabellini:
Sassari:
Haynes 13, Petway , Logan 10, Formenti, Devecchi 3, Alexander 15, D’Ercole 2, Marconato, Sacchetti 6, Stipcevic, Eyenga 10, Varnado 14
Trento
Poeta 3; Pascolo 10; Baldi Rossi 11; Forray 12; Lofberg; Flaccadori 9; Sutton 11; Lockett 14; Lechtaler 3; Wright 15