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A Sassari la Fiat Torino concluderà il tour di 4 trasferte di fila

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Cooley Jack, Dinamo Sassari

Il bilancio si tirerà intorno alle 21.30: dopo la quarta trasferta consecutiva si potrà valutare l’inizio di stagione della Fiat Torino con una certa precisione.

Contro Sassari, reduce da una incredibile rimonta in casa contro la squadra ungherese dello Szolnoki, la Fiat testerà le proprie ambizioni nel campionato italiano.

Dal ritorno in serie A, in Sardegna, sono arrivate sempre “scoppole”, ad esempio il 96-64 del 2016 oppure il 92-80 dello scorso gennaio: per trovare l’ultima vittoria torinese in terra sarda bisogna prendere la macchina del tempo e tornare al 1989 nell’allora serie A2.

La squadra di Esposito sembra però avere nel proprio roster giocatori in grado di mostrare le carenze della Fiat, specie a rimbalzo (fondamentale nel quale è la migliore in Serie A) che nelle letture offensive, visto che ha a disposizione uno dei migliori rimbalzisti del campionato, Cooley e un regista come Smith, appena rientrato da un infortunio.

Qui Sassari

Tanta euforia in casa sarda, dopo i segnali positivi ottenuti dalla vittoria sul campo di Brindisi e dal carattere dimostrato contro gli ungheresi, partita nella quali sono saliti in cattedra Bamforth e Cooley, giocatori che costituiscono l’ossatura della squadra.

Coach Esposito presenta così la sfida: “Speriamo che questo tipo di vittorie, anche per il modo in cui sono arrivate, sia qualcosa che ci aiuti a crescere: il modo lo abbiamo raggiunto è un elemento molto importante per temprare il carattere.
Torino è costruita per puntare in alto, con giocatori da 1 contro 1 in tutti i ruoli, qualche elemento di esperienza che serve anche all’amalgama dell’intero gruppo. Ha un roster molto intrigante, ad alto tasso atletico, che gioca  ad alti ritmi e, come detto, con tanti giocatori da 1 contro 1. Guardando le statistiche ha un’alta percentuale di palle perse ma anche di palle recuperate, e questo fotografa chiaramente la loro attitudine ai ritmi tirati.
Per noi sarà fondamentale ridurre il numero delle palle perse, mantenere il controllo dei rimbalzi e del ritmo, e focalizzarci bene sulle responsabilità individuali nell’1 contro 1, evitando di dover coinvolgere compagni e lasciare scoperte altre posizioni. Dobbiamo ripartire dalle buone prove che abbiamo fatto difensivamente, soprattutto nel dato dei rimbalzi, che è quello che poi ci consente di alzare il ritmo offensivo”.

Le carte sono quindi scoperte, senza alcun tipo di pretattica: Cooley e la sua stazza saranno fondamentali per il controllo dei rimbalzi (oltre 14 punti e 8 di rimbalzi di media), mentre deputati al controllo del ritmo saranno i playmaker, Bamforth, Smith e Gentile. Esposito infatti non disdegna schierare contemporaneamente due play di questo tipo in campo.

Qui Torino

Mentre Sassari ha tratto linfa ed energia dalla partita disputata in ambito europeo, lo stesso discorso non si può dire per l’Auxilium, inchiodata a quota zero vittorie dopo 4 partite in Eurocup: contro il Lyetuvos è mancata quella reattività in difesa che dovrebbe costituire la peculiarità della squadra di coach Brown, temporaneamente affidata a Galbiati.

La debacle a rimbalzo, non la prima della stagione, ha impedito che Torino potesse giocarsi le proprie possibilità e compromesso quasi definitivamente il cammino europeo.

“Sassari è squadra dal grande talento offensivo – commenta Galbiati – con un roster molto profondo ed ottime individualità. Dovremo essere bravi ad abbassare quando necessario il ritmo della gara, impedendo ai sardi di giocare in corsa puntando sull’atletismo, una delle loro armi migliori.”

“Siamo tornati dalla Lituania arrabbiati con noi stessi, ma consapevoli al tempo stesso che se vogliamo sempre essere competitivi l’approccio mentale deve essere differente, così come dobbiamo aumentare la nostra fisicità limitando così i nostri momenti di down”.

Chiamati ad una risposta d’orgoglio in campo sono Wilson e Rudd: il primo, forse distratto dalle sirene Nba, di Portland in particolare, seppur un innegabile contributo offensivo, nell’altra metà campo è spesso deficitario. Il secondo, arrivato in pompa magna, non ha ancora dimostrato quella personalità che si richiede  a chi ha giocato anni in Eurolega.

La chiave tattica

Una squadra vuole correre, l’altra controllare il ritmo: per questo probabile la conferma quale play titolare in casa Fiat di Poeta, e l’ingresso di Taylor come sesto uomo.

Non sarà comunque facile contro una squadra che ha muscoli a sufficienza per pareggiare l’intensità della Fiat, che almeno in campionato, ha sin qui dimostrato una grande “garra”.

Curiosità anche per osservare i miglioramenti di Carr, che sembra aver preso le misure, nonostante la giovane età, alle difese di stampo europeo e potrebbe proporsi come “cannoniere del campionato”: su di lui l’attenzione della Dinamo dovrà essere massima.

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