Nel posticipo domenicale della 21esima giornata l’Ea7 affronta in casa la Fiat Torino, nel “derby” fra le uniche metropoli che vantano una squadra nella massima serie.
La partita d’andata è rimasta “nella storia” non tanto per ciò che è accaduto sul parquet del Ruffini (100-97 per l’Ea7) quanto per le frasi ad effetto di coach Repesa nel post partita, che aprirono una fase di crisi che si concluse con l’addio di Alessandro Gentile.
15 giornate dopo, Milano ha arricchito la bacheca dei trofei con la Coppa Italia ma ha anche detto addio ai sogni di gloria in Eurolega e può quindi concentrarsi sul campionato, dove è saldamente in testa.
La Fiat Torino invece si trova nel gruppone delle squadre che hanno l’obiettivo di trovare un posto fra le prime otto e accedere quindi ai playoff. In quest’ottica, è stato fondamentale il successo ottenuto nell’ultimo turno contro una diretta concorrente come Brindisi, per di più senza il giocatore più importante, Dj White.
Un successo che ha allontanato i malumori per una serie di due sconfitte, la seconda delle quali contro Cremona, ultima in classifica.
Per Torino si tratterà quindi di una partita da giocare a viso aperto, per poi lanciarsi nella volata nella quale affronterà molti scontri diretti che decideranno l’esito della sua stagione.
Qui Milano
Anche se la lunghezza del roster non ha eguali nel campionato italiano, l’Ea7 ha diversi giocatori ai box: Simon, Dragic, che ha terminato la stagione a causa dell’infortunio al ginocchio, e Kalnietis, che per un problema agli adduttori starà fuori circa un mese.
Avranno sicuramente maggior spazio i giocatori italiani quali Pascolo, Cinciarini, Fontecchio e Abass: è facile prevedere che Repesa punterà sulla crescita dei più giovani come l’ex Virtus e l’ex Cantù, concendo loro più minuti, come dimostrato anche nell’ultimo turno di Eurolega.
Per mantenere l’imbattibilità casalinga in questa stagione, servirà una prestazione corale e sfruttare tutto il potenziale offensivo, che finora in casa ha sempre prodotto, tranne in un caso, almeno 86 punti. E ciò potrebbe essere favorito dal fatto che quella di Torino sia una delle peggiori difese del campionato.
Qui Torino
I due punti ottenuti contro Brindisi hanno rasserenato l’ambiente e anche Vitucci, che presenta così la sfida:”Le basi da cui partire per affrontare i primi della classe e disputare un match sopra le righe sono umiltà e orgoglio. Solo così potremo alzare il livello del nostro gioco e dimostrare, in primis a noi stessi, di poter affrontare squadre di questo calibro. L’ea7 è una vera e propria corazzata e quindi per rimanere nel match il più possibile dovremo evitare di subire break importanti e limitare la loro fisicità”.
Torino potrà contare di nuovo sul contributo di White, che, seppur in calo nell’ultimo periodo, è di oltre 17 punti e 8 rimbalzi. Contro l’Enel Brindisi sono stati protagonisti Wilson e Mazzola, i quali anche all’andata contro l’Olimpia Milano hanno disputato un match fatto di tanta concretezza.
Anche Poeta contro Brindisi ha fornito un contributo in cabina di regia più che soddisfacente, lui che di questi tempi, lo scorso anno, con quasi 20 punti sia all’andata che al ritorno dei quarti di finale di Eurocup, contribuì in modo non secondario ad estromettere l’Olimpia.
La chiave tattica
In casa Milano è un’autentica schiacciasassi: per fermare il contropiede di Milano occorre non subire i chili di Radulijca e il dinamismo di Mclean, ma a rimbalzo la Fiat può contare su Deron Washington, un’ala piccola che cattura quasi 9 rimbalzi di media.
All’andata Milano ha superato il muro dei 100 punti segnati ma Torino è comunque rimasta in partita fino al 40′ grazie ad una percentuale da tre punti sorprendente (11/26, oltre il 40%). A recitare un ruolo da protagonista fu Tyler Harvey, classico tiratore di striscia, con 25 punti, il suo massimo stagionale. Contro gli squadroni come Milano, per potersela, giocare, tutti dovranno esprimere il loro miglior potenziale, altrimenti l’esito del match sarà facilmente prevedibile.
Palla a due alle 20.45 con diretta su Raisport