Il primo anticipo in LBA che apre il nuovo anno, è la sfida fra la Reyer di coach DeRaffaele e la Dinamo di coach Pasquini, una sfida che mette in palio obiettivi diversi. Venezia vuole chiudere uno splendido girone di andata proseguendo la striscia positiva, mentre Sassari ha necessità di una vittoria per continuare a sperare nell’accesso alle Final8, primo obiettivo stagionale.
Come arriva Sassari:
Dopo un periodo di alti bassi, in cui la negatività sembrava aver preso il sopravvento, non solo nei risultati in campo, ma anche al di fuori, condizionando l’atmosfera di tutto l’ambiente sardo, il ritiro ordinato dalla società e, il +32 rifilato a Torino nell’ultima gara, sembra aver ridato fiducia a tutto il gruppo biancoblu. Il modo migliore per salutare il 2016, al quale però deve essere data continuità se si vogliono centrare gli obiettivi stagionali. In conferenza stampa Pasquini, che avrà a disposizione 14 giocatori, non si è sbilanciato sulle scelte, ma l’ultima gara con Olaseni e Carter in tribuna, ha dato un messaggio chiaro sul risultato finale, ed è quindi probabile, che venga replicato lo stesso roster per la sfida del Taliercio; le parole del coach sassarese: “Venezia è una squadra dalle tante possibilità sia a livello difensivo, dove possono cambiare, essere aggressivi e giocare la zona 3-2, sia a livello offensivo, perché possono correre, abbassarsi e giocare con Ejim e Peric insieme, o acquisire fisicità cercando il gioco interno con Peric da 4 e Hagins da 5. La vera differenza secondo me la farà il riuscire a imporre il sistema Sassari su quello di Venezia”.
Come arriva Venezia:
Il trend positivo dei risultati è noto nell’ambiente cestistico e sta caricando di entusiasmo e fiducia i giocatori di DeRaffaele, così come di ottimismo e ambizioni tutti i tifosi orogranata; ma i risultati in campo non vanno di paripasso con la fortuna in termini di condizioni fisiche. Il coach della Reyer avrà a disposizione praticamente il roster al completo, ma sui singoli i problemi sono davvero tanti: Ortner e McGee hanno dovuto fare i conti con delle visite specialistiche rispettivamente per collo e occhio, Viggiano ha subito in maniera importante un attacco influenzale che lo ha debilitato, Tonut è condizionato ormai in maniera cronica dal problema alla schiena derivato da un ernia, quattro alfieri di Venezia che prenderanno si parte alla gara, ma che naturalmente non saranno al top e praticamente senza allenamenti alle spalle. A questi acciacchi si aggiunge il problema all’adduttore per Filloy, per il quale si deciderà solo all’ultimo se dare il via libera o meno per l’utilizzo. DeRaffaele la vede così: “Sassari è una squadra nata per arrivare in fondo, detto questo, devo dire che la nostra attenzione è più sulle nostre condizioni, sulle nostre situazioni, perché abbiamo una situazione non facilissima e quindi siamo “molto più attenti” a trovare un equilibrio nostro, per quanto, essendo in casa, punteremo molto sull’aiuto come al solito del nostro pubblico e anche sulle nostre caratteristiche, cercando per quanto possibile, rispetto alla situazione, di non snaturarci troppo. Credo che sarà una partita molto fisica, molto atletica, perché Sassari ha la possibilità di mettere in campo quintetti di tanti tipi diversi, con tanto atletismo, tanto più adesso, con l’inserimento di Lawal e, nell’ultima partita, con il reinserimento di Johnson-Odom. Credo che anche il controllo della fisicità sarà una delle cose importanti, così come il fatto di riuscire a limitarli nelle loro iniziative e folate, che, con Torino, sono state decisive, soprattutto nella prima parte, dove hanno fatto veramente canestro in molti modi. Noi andremo come sempre sulle nostre caratteristiche, non cercheremo di snaturarci, ma di essere abbastanza attenti e vedere la partita che verrà fuori.”
Le chiavi della gara
Venezia non batte Sassari in casa dal ritorno in A nel 2011 2012, una striscia negativa che Haynes, ex di giornata, e compagni, vogliono chiudere. La profondità nel roster di entrambe le squadre e la conseguente capacità di variare i quintetti a seconda delle esigenze, apre l’analisi a tante sfumature, che è difficile racchiudere in poche righe, ma c’è un dato statistico che accomuna le due squadre e sul quale probabilmente, si svilupperà l’intera gara.
Venezia e Sassari sono le due squadre che più di tutte in LBA cercano il tiro da 3 punti, 28,5 di media per la Reyer, 27,5 per la Dinamo per partita, con percentuali pressoché identiche, un dato che cresce ancora di più nelle ultime tre partite, dove entrambe, hanno tirato più dai 6.75 che da 2 punti.
E’ il segno di un gioco molto perimetrale, fatto di quintetti espressamente dedicati a questa soluzione di gioco, che farà da ago della bilancia per tutto il match; chi riuscirà ad avere le percentuali più alte dalla lunga distanza, oppure, a fare a meno di questa soluzione sfruttando il gioco in post basso imponendo il proprio ritmo, probabilmente si porterà a casa la vittoria.
La gara sarà trasmessa in diretta nazionale su RaiSport1 e RaiSport1 HD, palla a due alzata dalla terna Mattioli, Bettini Boninsegna alle 18:15.