Roma, Jordan Taylor: “Straordinario battere Varese. Possiamo battere chiunque”
12 punti in campionato in 10 giornate, è il bottino conquistato dall’Acea Roma in questo scorcio di campionato che le ha permesso di ottenere il titolo di “rivelazione” del campionato. Una squadra che gioca bene, che si diverte nel farlo e che partita dopo partita sembra in grado di mettere in difficoltà sempre più squadre ed infilarsi in quel terzetto che oggi vede Varese, Sassari e Siena sopra le altre. Uno dei protagonisti di questo avvio di stagione così positivo è sicuramente il giovane playmaker americano Jordan Taylor in uscita dalla Wisconsin University e che tanto bene sta facendo con 9.9 punti e 4.4 assist di media. Il 23enne americano si è raccontato ai microfoni de “Il Tempo” toccando vari temi. Ecco alcune delle dichiarazioni più importanti:
Quale è il segreto di un adattamento così rapido? «Secondo me il basket è basket ad ogni latitudine: America, Italia o Spagna che sia. Magari lo stile può cambiare, ci può essere qualche regola differente mail concetto di gioco resta simile. Io rimango lo stesso Jordan Taylor che ero al college».
Come ci si sente dopo aver fermato Varese, la capolista che non aveva mai perso? «Molto, molto bene. È straordinario vincere contro una squadra imbattuta. Ma l’importante è ricordarsi che si è trattato solo di unapartita. Abbiamo ancora molto da fare inquesta stagione. Ed ì margini per migliorarci sono ampi».
Siete un gruppo molto giovane. È d’accordo con chi vi paragona aduna squadra della Ncaa? «Ci sono delle differenze. Al college ogni mattina bisogna pensare allo studio perché ci sono le lezioni. Quindi si corre agli allenamenti. Ora invece il basket è “il lavoro”. Ma fortunatamente lo svolgiamo in una città come Roma dove è fantastico vivere».
In ogni partita giocata cresce la sua intesa con Lawal. Certo che se dovesse offrirle 1euro per ogni assist trasformato in schiacciata rischierebbe di finire lo stipendio. «Penso proprio di sì (ride, ndc). Io provo a metterlo nelle migliori condizioni possibili. È bello passargli la palla perché sai già come andrà a finire: con una schiacciata! Aiutarsi Fun l’altro è uno dei segreti dì questa squadra».
Dove vuole arrivare la Virtus? «Dobbiamo continuare a giocare ancora in modo solido, con grande intensità: facendo questo credo che saremo in grado di battere chiunque».
C’è qualche rimpianto nel cammino compiuto finora? «Sì, le sconfitte con Cantù, Milano, Siena, ma si tratta di grandi squadre. Quando avremo un’altra possibilità proveremo a batterle».
Correre, difendere, divertirsi. Sono belli gli ingredienti quelli dell’Acea Roma. «Sì, è un modo di giocareche piace a me ed ai miei compagni. Cerchiamo di fare bene tutto ciò che dice coach Calvani: dobbiamo continuare in questo modo e con questo sistema settimana per settimana. Se ci riusciremo potremo fare molto bene».
Ora alle porte c’è l’insidiosa trasferta di Avellino. «Loro sono unabuona squadra, più di quanto dica la classifica. Ma noi arriveremo a questa sfida sapendo ciò che dovremo fare per vincere. Se seguiremo le istruzioni di Galvani non ci fermeremo».