Roma fa l’impresa: Varese cade al PalaTiziano dopo nove vittorie
Il risultato poi assume ancora più valore se si considera che la truppa di Calvani ha dovuto fare i conti con una prestazione non da “fenomeno” di Datome (14 punti ma 3/10 dal campo) e con Dagunduro che ha all’ultimo dato forfait per un problema al ginocchio. Chi invece si è distinto tra le fila romane è stato senz’altro Lawal: ancora grezzo il ragazzo, ma i numeri li ha e i 23 punti messi a segno e gli 8 rimbalzi raccolti lo dimostrano. Sempre meglio anche Taylor: rispetto a inizio stagione è migliorato molto e l’intesa con i compagni, soprattutto con il suddetto Lawal, ne ha risentito in positivo. Per lui 17 punti e anche 6 preziosi assists. Una menzione meritano anche Goss, Czyz e D’Ercole. L’ex Varese (17 punti, 5/8 da due e 2/4 da tre) rimedia alle ultime prestazioni non proprio degne del suo nome. Il polacco è riuscito, al contrario di quanto fatto nelle ultime uscite, a fornire una prestazione consistente sia in difesa che in attacco. D’Ercole infine ha saputo approfittare dell’assenza di Dagunduro e del maggior minutaggio datogli da Calvani: solo 6 punti ma la tripla che ha azzoppato Varese a 30” dalla fine la segnata proprio lui.
E veniamo alla capolista. Vitucci paga, forse oltremodo, la serata non proprio eccezionale di Dunston. Il numero 42 in maglia biancorossa, insieme a Lawal tra i migliori “5” del campionato, è stato protagonista di un incoraggiante inizio ma i due falli commessi proprio nel primo quarto lo hanno inevitabilmente portato fuori dal match. Veri trascinatori degli ospiti sono stati invece Mike Green (20 punti con 3/4 da tre e 6 assists) ed Ebi Ere (20 punti con 5/8 da tre). Il play ex Cantù ha suonato la carica nel momento in cui Varese è finita per due volte sul -15, l’ex Caserta ha, a suon di triple, guidato la rimonta. Bene anche Banks, guardia poco appariscente ma dotata di un buon atletismo: 19 punti con 6/10 da due e 4 assists. Nonostante la sconfitta però la banda di Vitucci non esce affatto ridimensionata: non ci si stupirà se i lombardi stazioneranno fino a fine stagione nelle zone alte della classifica.
La cronaca
Calvani parte con Taylor, D’Ercole, Datome, Jones e Lawal. Vitucci risponde con Green, Banks, Ere, Sakota e Dunston. Pronti via e Varese scende in campo molle come mai in questo inizio di stagione: Roma ne approfitta, cerca con insistenza di giocare nel pitturato e va sull’ 11-2 al 2’. La capolista, condizionata dai falli di Dunston e di Ere, affonda prima a -11 (25-14 all’8’) e poi addirittura sul -15 a 2’ dal riposo lungo (47-32 al 18’). Al ritorno dagli spogliatoi Vitucci fa rientrare “i pezzi da novanta” ma la musica, almeno all’inizio, non cambia: Lawal fronteggia a testa alta Dunston, Banks è contenuto bene da Goss e Roma può sempre amministrare un vantaggio in doppia cifra. Nella seconda metà del terzo quarto però si risvegliano dal torpore sia Green che Ere: grazie all’ex Cantù Varese torna a -6 (59-53 al 25’), poi con le triple dell’ex Caserta accorcia fino al -4 (65-61 al 30’). Gli ultimi 10’ sono punto a punto: una tripla assai fortunosa di Polonara regala ai suoi il vantaggio (70-72) al 34’, Roma con con Goss, Datome e Taylor rimette il naso avanti sull’80 a 74 al 36’. A 30” dalla sirena una tripla D’Ercole regala ai suoi l’89 a 85: sarà la giocata decisiva. Vince Roma 91 a 87. Il PalaTiziano fa festa.
I tabellini
ACEA VIRTUS ROMA: Goss 17, Jones 4, Tambone n.e., Tonolli n.e., D’Ercole 6, Datome 14, Di Giacomo n.e., Taylor 17, Lawal 23, Czyz 10, Lorant. Coach: Marco Calvani
CIMBERIO VARESE: Sakota, Banks 19, Rush, Talts 4, De Nicolao 5, Green 20, Balanzoni n.e., Bertoglio, Ambrosini n.e., Ere 20, Polonara 10, Dunston 9. Coach: Frank Vitucci
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