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Finalmente lupi! Avellino sorride contro Cassino. 72-53

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Finalmente lupi! Dopo sei sconfitte consecutive ed un mese e mezzo di astinenza la Scandone torna alla vittoria e lo fa tra le mura amiche del Pala Del Mauro. Dopo un primo tempo in perfetto equilibrio, Avellino trova punti e qualità dal duo Erkmaa-Locci, prende il largo e nel finale controlla il risultato. Il lavoro da fare è ancora tanto ma qualcosa di buono si intravede. I biancoverdi abbandono l’ultimo posto in classifica: due punti che fanno morale in vista della gara di mercoledì contro Corato. Tante cose buone per coach De Gennaro. Andrea Locci dimostra il suo valore e quanto può essere utile alla causa irpina. 17 punti per il lungo irpino e standing ovation nel finale dei 500 supporters di fede avellinese. Ottimo in difesa, bravo nella uomo, capace di contrastare il predominio fisico di Cecchetti. La Scandone trova spunti positivi da Erkmaa e Rajacic: discontinui ma, a tratti, mostrano frazioni di buon basket giocato. Prima prestazione sufficiente per De Leo che, lentamente, sta trovando la sua dimensione. Da rivedere la prova di Andrea Bianco ancora troppo confusionario ed impulsivo. 14 per Ondo Mengue e 13 per Marzaioli: i due uomini di esperienza rispondono presente. Cassino esce con le ossa rotte dal parquet irpino, nonostante le buone prove di Cecchetti e Liburdi. E’ mancata qualità ed esperienza nel finale. Avellino sorride, finalmente non piove più sul bagnato.

 

CRONACA DEL MATCH

Avellino e Cassino partono forte. Il un Pala Del Mauro deserto Locci fa la voce grossa sotto canestro. Sei punto in un amen per il numero 19 in canotta bianca. La Scandone mette tanta intensità in fase difensiva, l’attacco di Cassino fatica e Marzaioli si prende un altro viaggio in lunetta. Time-out per i laziali. Cecchetti mantiene a galla i suoi, sotto di 7 a 4 minuti dal termine del primo quarto. Erkmaa preciso dalla mezza ed Ondo Mengue mette la freccia. Lupi sul +14 ed il totale contro del ritmo gara. I rosso blu tornano a contatto, trainati da Fioravanti e Puccioni. Avellino spreca tanta tiri aperti ma si mantiene a debita distanza. (20-13 al 10’)

Liburdi domina nel pitturato: 6 punti per il 20 della Virtus. Gli ospiti tornano a strettissimo contatto con i lupi che faticano a trovare la via del canestro. Altro palla persa i Marzaioli, Manzo ne approfitta e sigla il 12 a 3 di parziale. Partita ed inerzia completamente ribaltate. Ondo Mengue si guadagna un viaggio in letta che dà ossigeno ai padroni di casa. Liburdi e Cecchetti mando al bar la zona biancoverde: 23-29 e De Gennaro chiama immediatamente time out. De Leo trascina la Scandone: prima infila la bomba del -4, poi serve un cioccolatino per l’appoggio comodo di Locci. (30-32)

Avellino torna in campo senza anima. Cassino passeggia e prova l’allungo sul 30-37. Le percentuali al tiro per i lupi si abbassano drasticamente. Ondo Mengue trascina i padroni di casa che sotto le plance soffrono la fisicità di Cecchetti e Co. I lupi mettono energia, la schiacciata in contropiede di Andrea Bianco ne è la prova. Finalmente anche Marzaioli si sblocca da oltre l’arco: Avellino prova a scappare via sulle ali dell’entusiasmo.  (50-42)

Ondo Mengue on fire: 6 punti di fila per in numero zero in canotta bianca e mini fuga irpina. 53-44 e time out obbligatorio per la Virtus, lenta sui cambi difensivi ed in ripartenza. Botta e risposta targata Cecchetti che riduce il gap sul -4. L’asse Erkmaa-Locci dà i frutti ben sperati. Avellino concreta e solida. Andrea Locci da manuale: bravo in piede perno, solido in fase di chiusura e preciso al tiro. Rajacic in virata si guadagna il fallo di Cecchetti ed il viaggio in lunetta. Nel finale di partita i lupoi controllano il vantaggio e dopo un mese e mezzo tornano alla vittoria. (72-53)