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Avellino ritrova il sorriso, espugnata Sassari

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Avellino espugna Sassari, grazie alla superiorità a rimbalzo e ad una magia di Green; una giocata che non rientra nella categoria dello spettacolo, ma che di fatto ha concesso alla Scandone di gestire l’ultimo possesso. Il play ex di turno, riesce a far carambolare su una rimessa con 1” sul cronometro dei 24, sul piede di un avversario, resettando a quota 14 il tempo a disposizione e permettendo alla Sidigas di vincere la gara.

La cronaca:
Parte molto dura in difesa Avellino alla partenza, la guardia stretta su Lacey e Johnson Odom, blocca l’attacco biancoblu, mentre la Scandone dall’altra parte del campo, trova risorse sia nel pitturato, con Fesenko, sia lontano da canestro con Thomas, tanto da collezionare un 10-0 di parziale, bloccato solo dai liberi di Johnson Odom. Lo stesso Thomas va a commettere due falli in pochi istanti, il secondo è un antisportivo prima che Sassari possa effettuare la rimessa, concedendo ai padroni di casa il contro break del 10-6.
Avellino non chiama time out e reagisce, facendo dei rimbalzi in attacco la sua miglior arma, Sacripanti sceglie Severini su Johnson Odom e Green su Lacey, Pasquini abbassa il quintetto con Stipcevic e Sacchetti, cercando di giocare in post basso con gli esterni, la scelta non paga e Sassari nel primo quarto segna solo 7 punti dal campo, 16-24 il punteggio.
Sassari cambia marcia confeziona il sorpasso, dopo l’ingresso di Lydeka in campo, il lavoro sporco del Lituano libera il pitturato in difesa per i padroni di casa, che ritrovano consistenza a rimbalzo e riescono a trovare maggiore precisione al tiro, con Avellino in rottura prolungata, con il solo Randolph a fare male in attacco.
E’ la difesa la chiave per Sassari, che con il quintetto “pesante” non permette alla Scandone di sfruttare i suoi lunghi, Sacripanti sceglie di giocare lontano da canestro e Avellino si mantiene a -6, 41-35, 25-11 il parziale.

Esce bene dagli spogliatoi Avellino, che grazie agli isolamenti si riporta a contatto, Sacripanti, vuole il quintetto basso e Pasquini risponde per le rime, gli unici lunghi di ruolo che rimangono in campo sono Lydeka e Fesenko, la differenza in questo contesto la fa la reattività e la lucidità e Devecchi suona la scossa per i suoi, con la tripla e il taglia fuori a rimbalzo su Ragland, che vale il doppio fallo con il tecnico per proteste per il n°1.
Non basta per creare una fuga per i padroni di casa, Avellino continua a comandare a rimbalzo, soprattutto in attacco e Thomas in post basso è una sentenza che tiene a contatto gli irpini, che però sprecano dalla lunetta. 55-53 al 30’.
La croce dei rimbalzi per Sassari è pesantissima da portare sulle spalle dei padroni di casa, mentre per Avellino è oro colato, emblematica la schiacciata di Randolph, che corregge un suo tiro sbagliato dai 6.75, portando la gara in parità a quota 58 dopo 2’ di gioco dell’ultimo quarto.
La Scandone trova il +6 con Thomas che di tabella dalla lunga distanza, prova a far fuggire gli ospiti, Stipcevic risponde allo stesso modo a 4’ dalla fine e si va punto a punto verso il finale di gara.
Ancora lo stesso Thomas a punire i raddoppi difensivi Sassaresi, con i padroni di casa che sembrano accusare un po’ di stanchezza e il time out di Pasquini è provvidenziale da questo punto di vista, ma Cusin pesca il Jolly con un reverse senza vedere il canestro e mantiene un possesso di differenza fra le due squadre, quando inizia l’ultimo minuto.
Passano i secondi sul cronometro, Sassari difende bene e lascia solo un secondo ad Avellino per effettuare una rimessa e tentare il tiro a 15” secondi dal termine, Green mette in campo tutta la sua esperienza, riesce a far finire il pallone sui piedi di un giocatore Dinamo e riporta il cronometro dei 24 a quota 14, Avellino può quindi gestire il possesso costringendo Sassari al fallo sistematico, con Cusin bravo poi a non tremare dalla lunetta.
La Dinamo si ritrova solo 9” per gestire il possesso, non trova il canestro in breve tempo e Avellino espugna il PalaSerradimigni per 70-75.

Sassari (Coach Pasquini)
Johnson-Odom 9; Lacey 2, Devecchi 6, D’Ercole, Sacchetti 3, Lydeka 10, Savanovic 6, Carter 4, Stipcevic 18, Olaseni 9, Ebeling, Monaldi 3

Avellino coach Sacripanti
Zerini , Ragland 18, Green, Esposito, Leunen 3, Cusin 5, Severini 5, Randolph 18, Obasohan, Fesenko 5, Thomas 21, Parlato