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Aquila Basket, confermato coach Emanuele Molin

Aquila Basket, confermato coach Emanuele Molin

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E’ ufficiale: confermato Emanuele Molin, che firma con l’Aquila Basket un contratto quadriennale. Durante la conferenza stampa di questa mattina Lele Molin, il presidente Luigi Longhi e il GM Salvatore Trainotti hanno comunicato l’ufficialità del coach, che ha saputo in questi pochi mesi dare un contributo importante a quella che è la realtà trentina.

Longhi: “Oggi diamo continuità ad un progetto sportivo fondamentale con Lele, che ha saputo interpretare nel migliore dei modi quello che l’Aquila è e quello che vuole essere. Il contratto che firmiamo è un contratto lungo, è quindi una scelta di vita. Abbiamo voglia di ricominciare col pubblico, con i nostri tifosi: siamo già pronti, abbiamo già posto le basi per ricominciare la stagione alla grande”.

Molin: “Se oggi sono qui a intraprendere una nuova avventura e una grande responsabilità, è perché siamo riusciti a terminare la stagione grazie a coloro che stanno dietro, grazie a persone invisibili che hanno contribuito. Nel momento in cui la stagione si faceva difficile, questo gruppo è riuscito a dare continuità, a dare convinzione, e arrivare a portare a termine la stagione con un risultato che non si era ipotizzato. Questo contesto, quello di Trento, mi impersona: riesco ad essere me stesso. Mi consente di insegnare, di trasmettere alcuni valori, e questo mi da la spinta di affrontare una nuova avventura, un progetto che vuole essere ambizioso”.

 

Le domande

Contratto quadriennale Trainotti: Vogliamo mettere lo sviluppo delle persone al centro del progetto: sviluppando le persone a tutti i livelli, si crea un contesto che porta risultati. Fin dal primo giorno, Lele mi disse che cercava un posto per condividere un percorso. Nel momento in cui la condivisione non è solo quella di obiettivi, si trasmette che al centro non ci sarà il risultato di oggi ma un metodo di lavoro. Noi non guardiamo ad oggi, ma ad un medio-lungo periodo“.

Recruiting Molin: “Dobbiamo pensare di selezionare persone che siano pronte ad intraprendere un percorso con gli elementi che vogliamo noi, persone che crescono imparando la pallacanestro: questo vorremmo fosse il nostro modo di operare, l’obiettivo è quello di essere riconosciuti in Italia e in Europa come portatori di valori. Sempre in tema di recruiting, non possiamo mettere in seconda fila cosa sarà la squadra: abbiamo l’obbligo di pensare anche alle caratteristiche. Non possiamo riempire il roster di giovani, dobbiamo anche pensare al livello competitivo, soprattutto nei confronti dei nostri partner. La mia responsabilità, il mio obbligo è cercare di lasciare la squadra in un posto più alto: sia per come vista da fuori sia per quello che facciamo all’interno. Per la prossima stagione si cercherà qualche giovane emergente, ma anche qualcuno di più esperto:ai giovani ci vuole un contorno che possa sostenerli, le situazioni di stress devono far crescere con qualcuno da vicino che possa dare un contributo”.

Gruppo squadra Molin: “Cominciando da Victor, siamo soddisfatti di quello che ha raccolto in questa stagione. Apprezziamo la persona, e soprattutto abbiamo individuato in lui alcune qualità che permettono di disegnare un progetto tecnico molto preciso; ci aspettiamo che lo condivida. Ha dimostrato attaccamento a questo club, è uno che quando scende in campo compete, è in linea con le nostre idee. Del percorso che ha fatto quest’anno valutiamo i segnali: quello che ha trasmesso ci porta a pensare che è un giocatore sul quale vogliamo contare. Gruppo italiani, dobbiamo alimentarlo per due ragioni: deve produrre di più e, secondo, siamo un club che come obiettivo ha quello di promuovere, siamo una ‘tappa di passaggio’, quindi vogliamo investire su alcuni di questi giocatori emergenti. Quello che abbiamo, per noi, è un piccolo tesoro: è fuori discussione il capitano; il progetto su Ladurner è molto chiaro, e forse è stato accelerato il processo addossando responsabilità importanti. Abbiamo un tesoro in Dada, rispettoso delle scelte che ho fatto nel momento dell’esigenza. Andrea è un ragazzo giovane che in questi anni ha fatto fatica ad avere continuità; per lui è stata una croce perché ne viene meno l’autostima. Però è un ragazzo sul quale contiamo di poter ancora investire. Conti: ci auguriamo che essendo uno dei pochi di Trento, che resti con noi”.

Lo staff Molin: “Si libera un posto di assistente, sicuramente cercheremo qualcuno che possa integrare. Allo stesso tempo Rudy sarà affiancato alla figura dell’allenatore e quindi il mio primo interlocutore sarà lui”.